Ponte sì, Ponte no, Ponte ni. Bocciata mozione del sì. Polemiche alla Camera

Ponte sì, Ponte no, Ponte ni. Bocciata mozione del sì. Polemiche alla Camera

Rosaria Brancato

Ponte sì, Ponte no, Ponte ni. Bocciata mozione del sì. Polemiche alla Camera

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giovedì 05 Novembre 2020 - 07:25

Bocciata la mozione sì Ponte approvata quella della maggioranza che di fatto lancia la patata bollente alla Commissione del Ministero

La maggioranza Pd-5stelle-Italia Viva boccia la mozione sull’inserimento del Ponte sullo Stretto tra le opere da finanziare con il Recovery Fund, scatenando le reazioni dell’opposizione. Nel contempo, approva una mozione “governativa” che rinvia ogni decisione alla Commissione tecnica nominata dalla Ministra ai trasporti De Micheli. Una mozione di maggioranza che, con giri di parole piuttosto ampi, fa riferimento a “collegamenti veloci” tra la Calabria e la Sicilia.

La palla al governo Conte

Così mentre i deputati del centro destra indossavano per protesta la maglietta con la scritta “Sì” Ponte, la maggioranza approvava una mozione che lascia il pallino in mano al Ministero ed alla Commissione integrata da esperti. In realtà stando ai commenti successivi di alcuni esponenti della maggioranza, come i 5Stelle, la mozione affonda il Ponte. Non a caso a Messina è Art.1 a plaudire, con un comunicato di Domenico Siracusano, alla mozione Pd-5stelle-Italia Viva.

La mozione Pd-5stelle-IV

Con il voto di ieri in Commissione Ambiente alla Camera la maggioranza impegna il governo Conte ad avviare con il Parlamento una specifica interlocuzione sulle modalità attraverso cui ammodernare le infrastrutture del Mezzogiorno, allineandole a quelle delle altre zone geografiche d’Italia e d’Europa. Il secondo punto è volto a chiedere che la Commissione voluta dal Ministero dei trasporti, integrata con esperti ambientali, concluda i  lavori entro il 31 dicembre, li pubblichi e li metta a disposizione del Parlamento. Fin qui la mozione dei deputati Nobili, Pezzopane, Cantone, Stumpo, Planger, Fregolent, Bruno Bossio, Deiana, Scoma, Navarra, Paita, Occhionero è abbastanza vaga ed anche scontata. Ci mancherebbe pure che il governo sul futuro delle risorse destinate al Mezzogiorno ignori il Parlamento…. E sarebbe anche una beffa se la Commissione ultimasse i lavori fuori tempo massimo, a giochi fatti.

“Il Governo trovi una soluzione”

Il terzo punto della mozione riguarda il collegamento tra la Sicilia e l’Italia. “Si impegna il governo ad individuare, all’esito del confronto con il Parlamento e con le altre istituzioni, anche locali, la soluzione che possa meglio rispondere alla domanda di mobilità da e per la Sicilia coerentemente all’atto d’indirizzo approvato dalla Camera nell’ambito della discussione sul Recovery Fund con la finalità di realizzare un collegamento stabile e veloce dello Stretto mediante opere adeguate e mezzi idonei e sostenibili in modo da porre fine all’isolamento della rete dei trasporti siciliani”. La parola Ponte sullo Stretto non c’è, sebbene si faccia riferimento ad un collegamento stabile e veloce (che potrebbe essere anche il tunnel che tanto piace al viceministro Cancelleri o la pista ciclabile ipotizzata dalla ministra De Micheli).

Come Ponzio Pilato

Posto che una mozione non è vincolante comunque per il governo, il documento approvato è scritto in modo da poterci vedere dentro un po’ di tutto. Non è un no, sebbene i 5stelle lo intendano così, ma non è neanche un sì, come evidenziano le opposizioni. E’ un “lasciamo fare alla Commissione”, sperando che concluda i lavori entro il 31 dicembre.

M5S: Ponte cattedrale nel deserto

 Soddisfatti i 5stelle come spiega la deputata Caterina Licatini: “Non possiamo pensare al Ponte se poi per raggiungere lo Stretto da Palermo in treno si impiega quasi 4 ore e da Trapani più di 14 ore: significherebbe lasciare intatto il deserto e concentrare le risorse sulla cattedrale. Le priorità sono le  ‘infrastrutture di prossimità’, le tante opere che risolvono i problemi quotidiani delle persone e diventano per loro opportunità di progresso: ferrovie, porti, strade, scuole, asili nido, ospedali”.

Siracusano: Sud abbandonato

Di parere opposto Matilde Siracusano che nella mozione di Pd-5stelle e Italia Viva legge un No al Ponte, sottolineando come contemporaneamente la maggioranza abbia bocciato la mozione Prestigiacomo a favore dell’opera. “Ancora una volta la maggioranza scappa dalle grandi opere e si cela dietro ad astruse formule parlamentari che hanno il solo obiettivo di bloccare ogni proposta per collegare la Sicilia all’Italia e al resto d’Europa. Il Sud viene abbandonato a sè stesso. Il Ponte è l’unica infrastruttura – con un progetto già esecutivo, immediatamente cantierabile in grado di far ripartire davvero il Mezzogiorno del Paese. Il governo, invece di presentarsi in Parlamento – oggi erano assenti il ministro per il Sud Provenzano e il ministro per le Infrastrutture De Micheli -, ignora come sempre le proposte dell’opposizione e chiude le porte in faccia allo sviluppo”.

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Un commento

  1. Mentre in tutto il Mondo i ponti uniscono, il Ponte sullo Stretto divide!!!!
    Abbiamo gli archivi pieni (ma anche le tasche) di relazioni redatte da fantomatiche commissioni guardacaso tutte negative! Ma c’è qualcuno che conosce un’opera pubblica, di qualsiasi genere, realizzata grazie alla relazione favorevole di apposita commissione????
    Le “commissioni” nel nostro Paese sono state inventate ad arte per “affossare” argomenti scomodi del Governo di turno.!

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