Ponte sullo Stretto, Basile favorevole ma "serve coinvolgere la città"

Ponte sullo Stretto, Basile favorevole ma “serve coinvolgere la città”

Redazione

Ponte sullo Stretto, Basile favorevole ma “serve coinvolgere la città”

lunedì 21 Novembre 2022 - 11:00

In un'intervista su Radio Cusano, il sindaco parla dell'opera, ma sottolinea che deve servire "a ristrutturare le opere che ci sono già"

MESSINA – “Sono favorevole all’opera, ma bisognerà capire come dialogare con la città”. Sono queste le parole del sindaco di Messina Federico Basile, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi ed Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Un intervento di circa un quarto d’ora con cui il primo cittadino riaccende il focus sul Ponte sullo Stretto, già argomento centrale a livello nazionale dall’insediamento del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni.

Basile: “Io favorevole all’opera ma…”

Basile, quindi, si mostra favorevole all’idea del Ponte ma spiega: “Sono sindaco da sei mesi, ho 45 anni e sento parlare del Ponte dal 1960. Ora sembrerebbe ci sia un’accelerata, ma io sono molto pragmatico. Bisognerà capire se il progetto potrà essere portato a termine. Io sono favorevole all’opera infrastrutturale, ma bisognerà capire come dialogare con la città. Fare il Ponte sullo Stretto non significa fare l’opera e appoggiarla. Ma comporta una serie di cose molto tecniche e riguarda la vivibilità a 360 gradi, parliamo di una cosa che ha un impatto importante in città. Opere compensative, si parlava dello spostamento della stazione. Non è solo mettere il Ponte e via”.

I trasporti in Sicilia

“Il ponte tanto per farlo non serve – continua Basile -. C’è scritto che si farà in 5 anni ma poi magari non sarà così, perché le grandi opere presentano grandi incognite a livello di tempistiche”. E il primo cittadino parla anche della situazione dei trasporti in Sicilia: “La realtà che viviamo è paradossale perché la Sicilia ha collegamenti interni abbastanza obsoleti. Quindi se il Ponte deve essere volano di sviluppo per tutte le reti di trasporto ben venga. Ma concertato col territorio: le famose opere compensative sono anche i collegamenti. Abbiamo un’autostrada Messina-Palermo inaugurata 10 anni fa che ancora ha tanti problemi. Bisogna collegare tutto il resto della Sicilia che molto spesso è abbandonata”.

“Ben venga l’opera se serve a ristrutturare quanto c’è”

“Ben venga un’opera infrastrutturale – prosegue il sindaco – che però serva anche a ristrutturare le opere che ci sono già. Bisogna anche capire, al di là dell’aspetto economico, gli studi di fattibilità. Noi lavoriamo attualmente per ridisegnare la città in un certo modo, ma chiaramente cambierebbe e cambierà volto. Per questo è importante che ci sia un coinvolgimento pratico e non solo burocratico del Comune. Noi siamo pronti al dialogo costruttivo anche per capire l’impatto rispetto a tutto lo snodo siciliano”.

La messa in sicurezza del territorio

E sui messinesi Basile dice: “50 e 50. Ci sono sempre i pro e i contro, ma l’impatto è serio ed è chiaro che preoccupi molto. Ma non abbiamo fatto sondaggi, magari lo faremo. Ritengo che il Ponte non sia un investimento dedicato alla sola opera, ma a tutto ciò che c’è intorno. La messa in sicurezza del territorio? Si è fatto poco. Nel 2009 c’è stata l’alluvione di Giampilieri. Qui si è detto tanto e fatto poco, sembra come se non si riuscisse mai a spendere tutto ciò che serve. Ma per far camminare le cose servono le persone giuste nei posti giusti”.

Il reddito di cittadinanza “non ha funzionato”

L’intervista si chiude parlando anche di reddito di cittadinanza: “Era nato per agevolare l’immissione nel mercato del lavoro. Si è andati un po’ alla deriva e non credo abbia raggiunto il suo scopo. Qui probabilmente c’è un problema su come sia stato strutturato o gestito. Ci dovevano essere i famosi navigator e non è stato così. Credo sia stato un fallimento perché non ha aiutato il tessuto economico”.

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5 commenti

  1. Dai politici ci si attende qualunque porcheria tranne che provino vergogna. Da oltre mezzo secolo spendiamo milioni di € per fare e rifare il progetto e la deputata messinese intenderebbe buttare altri 50milioni di € per aggiornare il progetto. Vorrei ricordare alla politica e a tutto il codazzo di ingegneri, scienziati e burocrati vari che un palazzo si costruisce dalle fondamenta non dal piano attico in giù quindi, prima di aggiornare il progetto, realizzate quanto di indispensabile e propedeutica necessità per parlare di alta velocità. Mi riesce davvero difficile
    pensare che ci sia solo inesperienza dietro certe affermazioni, sarei più propenso a pensar male.

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  2. Il reddito è nato come misura di sostegno non come mezzo per l’inserimento nel mercato del lavoro.
    Per quello c’erano già i centri per l’impiego e tutti sappiamo quanto funzionino bene.

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  3. Ma come il progetto, si racconta, è perfezionato al 100 % e NON si sa se verrà realizzata una nuova Stazione ferroviaria in città?? E quante altre cose non si sanno o se ne parla poco? Dove sono localizzate e quante sono le nuove discariche sui Peloritani per i materiali di risulta pari a 10 milioni di metri cubi ??? Quanti sono i cittadini che dovranno abbandonare la propria casa?? Quante attuali attività nell’area interessata al ponte dovranno essere chiuse?? Quanta sarà l’area attorno al ponte da lasciare libera e per quanti anni??? E’ ora che qualcuno informi i Messinesi.

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  4. Intanto con l’annuncio che riparte il ponte si blocca l’iter del prg, e quindi un territorio intero viene lasciato nel limbo per chissà quanti anni, per poi arrivare alla conclusione che il ponte non si farà.

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  5. Già pronto il nome del ponte sullo stretto, sarà denominato Chimera.
    E’ diventato oramai un tormentone, a intervalli regolari si rinnova la promessa e l’impegno per la costruzione.
    Almeno per una volta dovrebbero ammettere, con coraggio ed onestà, che questa importante opera non sarà mai realizzata perchè gli interessi contrari sono tanti….assolutamente troppi !!!!

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