Ponte sullo Stretto, Salvini: "Una priorità, creerà 100mila posti di lavoro"

Ponte sullo Stretto, Salvini: “Una priorità, creerà 100mila posti di lavoro”

Redazione

Ponte sullo Stretto, Salvini: “Una priorità, creerà 100mila posti di lavoro”

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lunedì 24 Ottobre 2022 - 21:46

Il neo ministro: "Costa di più non fare quest'opera che realizzarla"

REGGIO CALABRIA – Il Ponte sullo Stretto sempre più al centro della scena politica. “Costa di più non fare il Ponte sullo Stretto che realizzarlo. Nel corso di questi cinque anni far partire il cantiere è uno dei miei obiettivi e creerebbe oltre 100mila posti di lavoro“. L’ha dichiarato durante la trasmissione Porta a Porta il neo vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Matteo Salvini (fonte Ansa).

Vedremo se rimarrà un tema eterno, e mai risolto, o se ci saranno passi in avanti concreti.

“Il trasbordo via traghetto, oltre a inquinamento e perdita di tempo, in un anno costa a siciliani e calabresi più del Ponte” ha spiegato il leader nazionale della Lega, sottolineando che “il Ponte è solo una parte, perché servono l’Alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria“.

Altri obiettivi risultano essere, per il ministro Salvini, “l’alta velocità in Sicilia e la Salerno-Reggio Calabria“. Così si è espresso sulla sua pagina Facebook: “Al lavoro per far ripartire i cantieri, da Nord a Sud. Non solo strade, porti, ferrovie o caserme: sul tavolo ci sono già 2,8 miliardi per il piano speciale per l’edilizia sociale e la rigenerazione urbana. Si tratta di più di 150 progetti selezionati da Messina a Brescia, da Milano a Bari, da Latina a Cuneo, da Treviso a Caserta. Previsti interventi su migliaia di abitazioni e quartieri, con grande attenzione per le periferie: sarà una delle nostre priorità”.

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12 commenti

  1. Caro Salvini, ti vorrei ricordare che l’alta velocità in Sicilia è mera utopia. Puoi dirmi dove, quando e come si farà il raddoppio ferroviario della Messina Palermo Catania e quanti anni ci vogliono? Prova a farti una passeggiata nella A 20. Cari concittadini non sono contro il ponte. Analizziamo bene la situazione, un mio parere? Faranno solo i movimenti terra (in parte), ci lasceranno una città sventrata e come al solito, l’abbandono altro che 100.000 posti di lavoro, la miseria…

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  2. Prima erano diecimila, ora si sono decuplicati. Chissà se le spese aumenteranno in proporzione…comunque il 95 per cento dei lavori spetterà ad imprese del nord. Poi resteranno i viadotti come Giostra e Annunziata, incompleti e pieni di promesse. Ci si vede fra trent’anni……

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  3. Muccalapuuuuuniii!!!

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  4. Due semplici domande per i fautori dell’opera:
    1) Sapete da Messina DOVE si accederebbe al Ponte (Capo Peloro, Marotta, Rodia, San Sabba, Mortelle…)?
    2) Quante volte in un anno siete rimasti imbottigliati sul viadotto Ritiro/Giostra, nella galleria Telegrafo, ai caselli di Villafranca?

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  5. Crollano i viadotti, infrastrutture vecchie e insufficienti, opere pubbliche alle calende greche, debito pubblico alle stelle, emergenza energetica che sta portando alla chiusura di migliaia di attivita’… e questo parla ancora di ponte.

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  6. Praticamente lavoreremo tutti ai cantieri del ponte, anche i neonati e gli anziani. Ma si rendono conto i siciliani che per l’ennesima volta vengono presi per i fondelli o veramente sono troppo tonti?

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  7. Solo propaganda. ! E vi spiego il perchè. Non esiste ponte al mondo ad unica campata, stradale e ferroviario che superi i 1.100 metri. Stime ufficiali prevedono che il traffico stradale previsto nel 2032 sia di soli 18.500 autoveicoli al giorno, quando, se davvero si volessero ripagare le spese dl ponte con i pedaggi, bisognerebbe garantirne per lo meno 100.000, con le disastrose conseguenze per le aree urbane di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Otto anni di cantieri previsti impegherebbero solo una manopodera specializzata che escluderà maestranze locali con una perdita di centinaia di posti lavoro tra gli addetti al traghettamento altro che occupazione. Con le opere, discariche , cave ecc.ecc. si devasterà tutta l’area dello Stretto compromettendo la vita di migliaia di cittadini. Invece di fare le ferrovie in Sicilia e di risolvere il problema dei rifiuti con i moderni termovalorizzatori, vorrebbero realizzare un’opera inutile e devastante. Verrebbe sconvolta tutta la città di Messina per la realizzazione di gallerie artificiali in corrispondenza della Via Santa Cecilia e Aurelio Saffi per far passare i binari ferroviari. Senza pensare poi quello che verrebbe trovato sotto terra, reperti preistorici che bloccherebbero i lavori distruggendo una città e costringendo molti dei suoi abitanti a lasciarla definitivamente. Per tutto questo dico No al Ponte!

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    1. Ma se fanno il ponte potremo andare a prenderci il gelato a Scilla

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  8. Vincenzo Ricciardi 25 Ottobre 2022 14:08

    Da che ero bambino, sono sessanta anni che spunta uno e promette il ponte. Se in sessanta anni non se ne è fatto nulla, vuol dire che o non serve o non è realizzabile o tutte e due le cose

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  9. E poi vi imbianchiamo pure le case.

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  10. Antonino Risitano 25 Ottobre 2022 17:22

    Ripeto quanto ho già detto altre volte ( mai. pubblicato). Il ponte ad una sola campata è irrealizzabile e per motivi geotecnici ( vedi i risultati degli studi più recenti) e per motivi di sicurezza strutturale. Le condizioni ambientali ( correnti e venti soprattutto), le condizioni orografiche , e non ultime quelle geotecniche farebbero del ponte ad una sola campata un monumento inutilizzabile. Inutilizzabile e per i carichi di esercizio limitati e per la manutenzione continua. Manutenzione e monitoraggio continuo indispensabile per rendere affidabile una struttura che al massimo sarebbe capace di portare se stessa.
    Ministro, cominciamo da quello che ha dichiarato per ultimo: la sistemazione delle autostrade e l’alta velocità in Sicilia e Calabria. Quando abbiamo completato queste realizzazioni, in ogni caso utili, passiamo al ponte ma non ad una sola campata ( inaffidabile e quindi non realisticamente realizzabile) ma a quello a più campate in zona più distante dai due eterni mostri ( Scilla e Cariddi) dove i problemi per venti e correnti e iproblemi geotecnici, sono più affrontabili.

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  11. Ma scusate se gli architetti dicono che si puó fare,come mai qualcuno dice che non si puó fare?

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