Ponte, un centrodestra sull'orlo di una crisi di nervi

Ponte, un centrodestra sull’orlo di una crisi di nervi

Marco Olivieri

Ponte, un centrodestra sull’orlo di una crisi di nervi

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venerdì 15 Dicembre 2023 - 07:00

Lega contro Forza Italia. Le precisazioni di Schifani e i messaggi al governo e a Salvini. Sullo sfondo, la rimozione della questione meridionale

Schifani manda un messaggio al governo nazionale: “C’è il rischio di un conflitto istituzionale“. Germanà attacca Calderone. I consiglieri comunali leghisti di Messina criticano Forza Italia. Sono tanti gli scontri interni al centrodestra nel nome del ponte sullo Stretto. La sottosegretaria messinese Matilde Siracusano cerca di gettare acqua sul fuoco: “La compartecipazione delle Regioni Sicilia e Calabria al finanziamento del ponte era già stata concordata con il ministro Salvini. Il presidente Schifani non ha detto di non voler partecipare al finanziamento dell’opera. C’è un equivoco su 300 milioni in più chiesti dal governo. La Sicilia aveva invece deliberato per stanziare 1 miliardo di euro. Tutto può essere superato attraverso la stesura dell’accordo di coesione che verrà negoziato con il ministro Fitto”.

Per la parlamentare messinese di Forza Italia, “in quella sede si stabiliranno tutti i progetti che verranno finanziati con il Fondo sviluppo e coesione e la Sicilia avrà più di 6 miliardi di euro per opere pubbliche. Ricordo che in passato le Regioni del Mezzogiorno hanno avuto difficoltà nella spesa di queste risorse”. Ma che cosa emerge sul piano politico in questo scontro tra Lega e Forza Italia? Si conferma una sensazione da tempo consolidata: una grande opera che andrebbe valutata in termini di costi e benefici, impatto ambientale e sul territorio, necessità ed esigenze su scala nazionale ed europea, è per il centrodestra una bandiera.

Un drappo ideologico privo di sfumature. Un dogma. E, in quanto tale, materia di fede e non sottoposto al vaglio della ragione.

Il ponte, gli scontri interni al centrodestra e la rimozione della questione meridionale

Non bastano i necessari pareri tecnici. Anche la politica deve avere un approccio cosiddetto laico nei confronti di ciò che si realizza. E, ancora di più, se si parla di un’operazione di questo tipo. In realtà, affiorano ancora una volta le tensioni interne alla maggioranza. In altre occasioni tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. In questo frangente, tra il partito guidato da Tajani e la Lega. Quest’ultima sempre più aggressiva in vista delle Europee.

Il caos non regna solo nel centrosinistra, insomma. E l’immagine di un centrodestra sull’orlo di una crisi di nervi, per di più su uno dei suoi obiettivi simbolo, non è un’immagine di poco conto. Che cosa esprime ancora quest’animata discussione? Nelle pieghe della polemica, ai margini o nei sotterranei di una politica troppo spesso autoreferenziale, c’è il grande tema rimosso degli ultimi trent’anni: la questione meridionale. Destra, sinistra e centro dovrebbero confrontarsi su un’idea innovativa di sviluppo per un Meridione senza lavoro e senza infrastrutture adeguate. E inserire ogni argomento, dai Fondi di sviluppo al ponte o no, in quest’ambito.

Tuttavia, da tempo, in molte occasioni, la politica ha abdicato al proprio ruolo e gli slogan e le finte ideologie si sono impadronite dei leader del momento. Altro che dialettica tra idee contrapposte. I partiti hanno perso la loro funzione e il dibattito corrisponde più a guerre di posizione tra correnti prive di un’anima politica. Così l’animata discussione sul ponte sarà un altro capitolo delle scaramucce e non uno spunto per sviluppare un confronto serio sul futuro del sud e sulle sue potenzialità. Sarebbe bello sbagliarsi.

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4 commenti

  1. Più che un ponte è un cavallo di Troia, usato per scardinare la buona fede delle persone.
    Lo scontro non è sul ponte, non riguarda la visione strategica, ma riguarda il vil denaro con il quale poi si compra il vil consenso, specie dove il vil lavoro è merce rara.
    È una gara a chi frega per primo il posto migliore.

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  2. da Vomito sinceramente ……alle spalle dei Siciliani e Calabresi……Vergogna e ancora Gente li vota e non solo parranu puru quattru scassapagghiari chi pi stari in consiglio passano con la Lega.NORD NORD ……..mi fermo qui scusate.

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  3. Un plauso all’autore di questo articolo che con semplicità e coraggio ha trattato la realtà delle cose, come fa la gente avvilita e affamata a credere ancora in questi politicanti, sveglia

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  4. Beh siamo solo all’ inizio fra poco si arriverà alle vie di fatto. Ring salvini – schifani anche se c’è un problema di peso.

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