Porta a porta in centro a Messina. "Cassonetti per la differenziata e multe per gli incivili"

Porta a porta in centro a Messina. “Cassonetti per la differenziata e multe per gli incivili”

Redazione

Porta a porta in centro a Messina. “Cassonetti per la differenziata e multe per gli incivili”

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martedì 22 Dicembre 2020 - 07:00

Il presidente di Messina Servizi, Pippo Lombardo, aveva chiesto proposte invece che critiche. Ecco la proposta di un nostro lettore, Mario Galletta

“Chi continua a criticare non avanza nessuna proposta alternativa, continua ad essere contro alla raccolta differenziata a prescindere”. Così il presidente di Messina Servizi, Giuseppe Lombardo, aveva risposto a quattro associazioni che avevano definito “assurda” l’ordinanza che dà il via al porta a porta anche in centro città, almeno nella parte da viale Giostra a piazza Antonello.

Un cittadino nostro lettore, Mario Galletta, ha colto la palla al balzo per avanzare una proposta alternativa, così come chiesto da Lombardo.

“Cassonetti per la differenziata, vigilanza e multe”

“La soluzione è presto detta – scrive -, quella che dovrebbero trovare i nostri amministratori che sono demandati a risolvere i problemi della città e non aspettare che siano i cittadini che si sostituiscano a loro. Dietro stupide ipocrisie con le quali ci si difende quali paladini pronti a salvare il mondo, per contro, si crea maggior inquinamento acquistando montagne di plastica per carrellati e bidoni. Sarebbe sufficiente ripristinare e mantenere per le strade e non nelle case e nei negozi i cassonetti di metallo (materiale non inquinante) con differenziazione dei colori affinché si possa conferire secondo la tipologia di rifiuti, attivando una seria e capillare vigilanza per l’applicazione di sanzione nei casi dovuti e l’istallazione di telecamera ove è possibile. Si eliminerebbe la vergogna di tutti questi contenitori di plastica (inquinanti) sparsi in ogni angolo delle strade, posizionati alla meno peggio, invadendo anche spazi di terzi, lasciati lerci, con catene e nastri adesivi, rubando spazi anche per il semplice transito del pedone e bloccando quello dei disabili (qui il paladino del rispetto altrui dov’è?)”.

Costi più alti e disagi ai cittadini

Un problema di costi, secondo il nostro lettore, oltre che di disagi e mancanza di decoro. “Al costo sostenuto dalla comunità, che anziché vedere diminuire la Tari quale beneficio della differenziata, si continua a spendere soldi per l’acquisto di plastica su plastica, i cittadini devono farsi carico di altre spese per far portare fuori e ritirare i carrellati o i bidoni, obbligati a consegnare le chiavi a terzi sconosciuti per il servizio, riducendo la sicurezza delle nostre case e incrementando liti condominiali per la collocazione dei bidoni, tipo di servizio scelto e per le multe per errori di conferimento. Non si è capaci di dare un arco orario in cui passano per la raccolta per potersi regolare come gestire i propri contenitori mentre per chi dovrà personalmente mettere fuori dal portone bidoncini o sacchetti viene imposto un orario estremamente ridotto e notturno, disagevole per tutti e soprattutto anziani e donne sole diventando facile preda di malintenzionati. Mentre, in termini di igiene, quei bidoni saranno, con i loro effluvi, calamite per insetti, scarafaggi, topi, cani e gatti che non mancheranno di urinarci o cacarci di sopra… e nella speranza che nessun drogato o altri non ci butti la sua siringa o altro (comprese mascherine infette). Bidoni che poi il cittadino si riporterà dentro la propria abitazione. Sicurezza, igiene, disagio per l’orario, odi condominiali e costi che non dovrebbero esserci ai già tanto vessati cittadini nascono da tanto insensato sistema di raccolta dietro il paravento di frasi fatte come:Per un mondo migliore!… migliore di che??? Senza tener conto delle diversità e necessità di situazioni che si creano nella gestione della vita di ciascuno di noi in caso di orari e turni di lavoro diversi, disagi fisici, condizioni economiche, necessità di partenza e non poter conferire quanto di poco igienico ci resta in casa. Peraltro, per l’indifferenziata, è insensato poter buttare la carta del pesce, dei pannolini e pannoloni ecc. una volta alla settimana”.

Il paragone con altre città

“E’ stupido dire che fanno così anche in altre città. Il gratuito buonismo non giustifica che ciò che fanno in tanti, se non va bene, lo debbano accettare tutti. È come ammettere di essere senza cervello. Invece ci sono altre città fra cui alcuni Municipi di Roma che adottano, per l’appunto, i tradizionali cassonetti con i coperchi colorati per suggerire cosa raccolgono, con la possibilità di conferimento h 24 per tutti i giorni dell’anno di qualunque tipologia di rifiuto rispondendo così alle necessità dei cittadini in tutte le sue varianti, come in parte sono già state sopra rappresentate. La regola più elementare di una società civile è che le istituzioni rendano serena la vita del cittadino e non che il popolo sia schiavo di ingiustificati e macchinosi sistemi che ne esasperano la sua civile e decorosa convivenza”.

I pochi cassonetti rimasti per la differenziata

In città sono rimasti pochi cassonetti per la raccolta differenziata, anche questi dovrebbero essere rimossi in vista del porta a porta. Ecco come sono stati tenuti finora, pieni di rifiuti e non svuotati. La foto è stata scattata in via Garibaldi, ieri, 21 dicembre 2020.

Cassonetti pieni di rifiuti in via Garibaldi, foto del 21 dicembre 2020

9 commenti

  1. “La regola più elementare di una società civile”.
    Il commento a quanto Lei scrive è nella fotografia che orna l’articolo. I cassonetti colorati li avevano già proposti ma i risultati sono stati quelli che vede.

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    1. E secondo Lei la colpa è del cittadino, che dopo che si impegna a fare la differenziata non trova i cassonetti vuoti per poter conferire la propria spazzatura..o di colui che offre il servizio, che non si impegna a svuotare regolarmente i cassonetti “costringendo” i cittadini a lasciarli fuori dagli stessi o pretendendo che si riportino il sacchetto a casa trovando il cassonetto pieno???

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  2. Le percentuali di crescita indicate da Lombardo sono vere ma fuorvianti.
    Partendo da zero in talune zone, è inevitabile e logico che vi sia una impennata nell’incremento della differenziata sul totale cittadino.
    Il dato però è esposto in modo scorretto, perché andrebbe considerata la percentuale di differenziazione rispetto a quella potenziale o programmata per la nuova zona, non quella assoluta rispetto al totale dell’intera città.
    In questo modo infatti non si misura affatto l’efficienza della raccolta nelle nuove zone ma si considera solo l’incremento sul totale, che non può che essere positivo visto che prima la differenziazione era a zero.

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    1. La differenziata c’era, ma non è misurabile perchè veniva portata dai cittadini nei centri di raccolta, senza che si potesse dividere per zone di provenienza.

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      1. Non c’entra con questa modalità di raccolta. Era su base volontaria, incentivata dagli sgravi introdotti e comunque tracciabile perché riconducibile al domicilio di chi la consegnava. Adesso in teoria sarebbe obbligatoria.

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  3. SOSTENIAMOMESSINA 22 Dicembre 2020 10:56

    Ma Vi viene veramente così difficile fare la differenziata? Rispettate le regole..ad esempio la carta nel mastello non si getta dentro la busta di plastica.. si svuota o la si getta dentro una busta di carta. L’umido si getta nelle buste biodegradabili o nei sacchetti di carta che ha fornito il comune(scarsi di qualità ma adeguati)per gl’ingombranti si chiama il numero verde. Ovviamente si devono rispettare i giorni..
    Certo in una città dove la gente riesce a farsi fare le multe anche quando non si paga il parcheggio è dura … ma prima o poi riusciremo a farvelo capire

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  4. anonomopalermitano 22 Dicembre 2020 13:02

    I problemi consistono nell’incivilta dei cittadini, negli scarsi controlli con e senza telecamere, nelle scarse sanzioni, e nell’inefficienza degli operatori ecologici. Risolvendo questi risolviamo parte del problema rifiuti, la cui altra parte consiste nella gestione dei rifiuti raccolti e dallo spazzamento delle strade.

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  5. E se gli addetti al ritiro scioperano o non passano per un giorno o piu’ giorni che succede? Ed inoltre se con il vento di scirocco i contenitori per la carta si rovesciano per terra liberando per le strade carte a non finire?E se i vecchietti soli non possono scendere dai piani superiori negli orari stabiliti per malattia o altri impedimenti che succede?Questa raccolta a porta a porta inondera’ la citta’ di contenitori sparsi ovunque ,di sporcizia sui marciapiedi causata dai contenitori sporchi di polvere di sotto.Insomma una idea che nel 21° secolo sembra medievale

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  6. …leggo e commento… ci sono leggi nazionali che non possono essere eluse… ogni comune si deve organizzare dando concretezza a queste leggi…ciò premesso occorre evidenziare che i contenitori non possono essere più collocati su suolo pubblico… piaccia o non piaccia è così… però il Comune poteva (POTEVA) sperimentare una modalità diversa già attuata in altri Comuni, ovvero contenitori da 1000 litri o più con coperchio bloccato e fornito di bocca ad apertura con scheda magnetica per l’introduzione dei rifiuti ed il calcolo degli svuotamenti,…ma basta andare a vedere come funziona nei comuni progrediti…

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