Legambiente attacca la Regione: “Ha depotenziato l’Arpa e tolto un presidio specifico”

Legambiente attacca la Regione: “Ha depotenziato l’Arpa e tolto un presidio specifico”

Serena Sframeli

Legambiente attacca la Regione: “Ha depotenziato l’Arpa e tolto un presidio specifico”

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lunedì 06 Ottobre 2014 - 08:12

L’associazione interviene in merito all’incendio avvenuto all’interno della Raffineria di Milazzo, e concorda con il Primo Cittadino Pino in merito alla richiesta di recupero somme per un progetto di monitoraggio

Legambiente del Tirreno segue con molta attenzione l’evoluzione della vicenda legata all’incendio scoppiato all’interno della Raffineria Mediterranea di Milazzo la notte del 27 settembre. “Come già è stato- si legge nella nota dell’associazione- autorevolmente affermato da diversi sindaci del comprensorio, questo non è il momento delle speculazioni o dei toni polemici, bensì di un serio intervento di controllo e monitoraggio che accerti inequivocabilmente il rischio sanitario in atto”.

Legambiente concorda in particolare con il Sindaco di Milazzo Pino sia sull’opportunità di recuperare le somme per attivare il progetto per il monitoraggio, sia sulla richiesta all’ASP di controlli igienico-sanitari e procedure di campionamento sulle produzioni agricole in atto e sui terreni che sono stati investiti dal fumo conseguente all’incendio.

“Questi accertamenti- continua la nota- sono molto importanti per fornire i necessari supporti scientifici e istituzionali, al fine di poter adottare motivate misure sanitarie, in quanto la pericolosità delle sostanze rilasciate può determinare un danno persistente sui prodotti agricoli ed alimentari e tendenzialmente sul terreno e sulla falda idrica”.

Inoltre, secondo l’associazione, l’ASP deve procedere ad un programma di controllo tossicologico sulla popolazione per accertare eventuali alterazioni nel sangue delle persone esposte e monitorarne l’evoluzione in un idoneo arco di tempo; “questi atti- continua la nota- sono dovuti ed avvertiamo che il non procedere in tal senso, come pure la mancanza di tempestività, efficienza e ampiezza dell’intervento potrebbe configurare comportamento omissivo di rilevanza penale”.

Legambiente del Tirreno stigmatizza anche la Regione Siciliana per aver tarpato l’ARPA che “pur profondendo un lodevole intervento sul territorio, è stata privata delle competenze e di conseguenza dei mezzi per poter disporre direttamente gli accertamenti igienico-sanitari necessari. Di fronte ad un incidente rilevante come quello occorso nella Raffineria, infatti, la pubblicazione dei dati del normale monitoraggio statistico sulla qualità dell’aria non fornisce dati significativi”.

Secondo Legambiente tutto questo porta a “rilevare la grave responsabilità della Regione, che, depotenziando l’ARPA, ha fatto venire meno sul territorio un presidio certamente più specifico, agile e tempestivo, rispetto alle più generali competenze dell’ASP. Solo sulla base delle risultanze scientifiche si potrà anche valutare il danno arrecato all’ambiente e alla salute dei cittadini, che non può essere in alcun modo negato o minimizzato”.

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