Presentato il “punto di estetica” del reparto oncologico del Policlinico

Presentato il “punto di estetica” del reparto oncologico del Policlinico

Pierluigi Siclari

Presentato il “punto di estetica” del reparto oncologico del Policlinico

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venerdì 08 Marzo 2019 - 13:16

Il progetto ha preso il via nel 2013 su iniziativa della compianta professoressa Cocchiara

Si inserisce nell’ambito del Programma di umanizzazione delle cure, già in atto presso l’UOC di Oncologia Medica del Policlinico e finalizzato a coniugare la migliore terapia con una globale presa in carico della Persona malata di tumore, l’apertura del nuovo “punto estetico”, presentato presso l’aula Saverio D’Aquino del padiglione dello stesso Policlinico.

Il professore Giuseppe Altavilla, direttore dell’unità di oncologia, ha dato inizio alla presentazione ricordando che il progetto di miglioramento dei servizi annessi alla terapia sia iniziato già nel 2013: È necessario ribadire la differenza che esiste tra i termini “paziente” e “persona malata”; quest’ultimo sottolinea maggiormente le necessità non solo fisiche ma anche psicologiche a cui deve rispondere una globale presa in carico della persona stessa. A maggio riapriremo il nostro Hospice, totalmente ristrutturato negli arredi e nei locali grazie a un finanziamento importante tramite fondi europei a cui abbiamo potuto accedere per merito della validità del nostro progetto di umanizzazione delle cure. Il progetto è nato nel 2013, grazie alla spinta sia dei pazienti che della professoressa Antonella Cocchiara, che oggi non è più tra noi”.

La professoressa Giovanna Spatari, Delegata alle politiche di genere dell’Ateneo, ha sottolineato che l’attività estetica presentata nel corso della conferenza si inquadra nel contesto delle attività rivolte esclusivamente al sesso femminile. “Già nel 2013 la professoressa Cocchiara e il professore Altavilla avevano organizzato una serata di beneficenza destinata all’acquisto di parrucche e alla fornitura di consulenze di parrucchieri. Successivamente, alcune colleghe, nel frattempo ammalatesi, mi hanno spiegato che, oltre alla perdita dei capelli, un elemento di rilievo è la perdita di ciglia e sopracciglia, perdita che causa la completa modifica della fisionomia del viso. Per questo si è pensato di offrire alle donne una terapia estetica in senso ampio nel corso della terapia. Abbiamo coinvolto delle professioniste che si occuperanno dell’attività, e anche una ditta specializzata, la Oncos, in prodotti per soggetti ipersensibili come possono essere le donne che affrontano la terapia”. La professoressa Spatari ha poi citato uno stralcio di un discorso tenuto dalla professoressa Cocchiara il 6 marzo del 2015 sul tema dell’umanizzazione delle cure.

Professoressa Cocchiara

La parola è andata al professore Giovanni Tuccari, Pro-Rettore delegato ai rapporti con l’Azienda Ospedaliera Universitaria: “L’Ateneo si è impegnato sia nell’importantissima opera di umanizzazione delle cure che nel potenziamento e nella centralità dell’unità oncologica, selezionando due eccellenze italiane che riguardano prevalentemente la patologia oncologica femminile, cioè il prof. Dionigi per i tumori alla tiroide e il prof. Ercoli per i tumori alle ovaie. Possiamo quindi affermare che l’Università guarda alla salute delle donne in modo fattivo”.

A rappresentare l’Azienda Ospedaliera, data l’assenza del commissario straordinario Giuseppe La Ganga impegnato a Roma, il dott. De Vita: “Umanizzazione significa prendersi cura della persona malata in maniera globale, dal punto di vista fisico, psichico ma anche sociale. Questo tipo di attività si sposa perfettamente con le politiche aziendali di garantire un miglioramento delle cure, dell’assistenza diretta, e di dare risposte adeguate a quei bisogni particolari che riguardano la parte psicologica e appunto sociale. L’azienda ha condiviso una serie di iniziative e progetti, e sta lavorando per fare sempre più in modo che questo padiglione sia attrezzato per fornire non solo le cure, ma anche servizi di accoglienza e comfort per i malati e per i familiari. Oltre alla preparazione scientifica, un enorme valore aggiunto per la nostra unità oncologica è quello di vedere sempre prima di tutto la persona”.

Il professore Altavilla, dopo aver ringraziato le dottoresse Stefania Panetta e Francesca Albiero per il loro fondamentale operato, ha evidenziato come l’estetica oncologica necessiti di particolare preparazione, richieda l’utilizzo di prodotti appropriati, in grado di non interferire con le cure in corso. Il professore ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione, per l’attività in questione, dell’unità dermatologica.

“Tutto nasce da un desiderio” ha spiegato la giornalista Patrizia Casale, organizzatrice dell’evento “Una Mimosa Per Te” (qua il link all’articolo sull’iniziativa), il desiderio di dare una mano affinché in questo luogo, già molto attento ai bisogni delle persone, ci sia anche uno spazio destinato alla bellezza. Bellezza intesa come benessere dell’anima. Sono stata sensibilizzata dalla professoressa Spatari, e spero a mia volta di riuscire a portare avanti un percorso di sensibilizzazione. Quella di oggi infatti è solo una tappa di un cammino, che è all’inizio ma ha già ricevuto la disponibilità a dare una mano da parte di diversi professionisti del settore estetico”.

Laboratorio Policlinico

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