Hyerace (Pd): «No a un sistema clientelare e ad una sterile corsa tra personalità»

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Hyerace (Pd): «No a un sistema clientelare e ad una sterile corsa tra personalità»

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domenica 10 Marzo 2013 - 08:36

Il vice- segretario cittadino del partito democratico non ritiene le primarie il migliore strumento per selezionare le candidature , ma nel caso in cui dovessero svolgersi, “pretenderà” regole che assicurino «una maggiore trasparenza e partecipazione rispetto al passato»

Nel dibattito sulle primarie del centro- sinistra, esce allo scoperto anche il vice- segretario cittadino del partito democratico, Armando Hyerace. In una nota, il giovane esponente del Pd parte da lontano prima di arrivare al punto focale. Inizia, infatti, col commentare lo scandalo del voto di scambio a Patti e l’appello lanciato dalla compagna di Partito Lucia Tarro Celi (vedi correlato) , di cui dice di condividere pienamente l’analisi. «Anche io -scrive Hyerace – ho più volte posto l’accento sulla necessità di avere un “Partito libero da intrecci invisibili e sotterranei che finiscono per inficiarne l'immagine e la credibilità attraverso elezioni telecomandate e metodi parentali”. Sono, altresì, consapevole e convinto, come del resto Lucia, che il PD abbia al proprio interno forze ed esperienze positive per aprire un dialogo proficuo e credibile con tutti i movimenti che esprimono questo profondo disagio e possa assumersi la responsabilità di un protagonismo nuovo, fatto di progettualità concrete e di fiducia».

«Del resto, in questi anni – continua il vice-segretario del Pd – il Partito Democratico cittadino si è impegnato a proporre soluzioni alternative e programmi di rottura col passato per il governo della nostra Città. Tutti questi sforzi rischiano, tuttavia, oggi, di essere irrimediabilmente offuscati dai passati e recenti scandali che hanno toccato da vicino esponenti del Partito Democratico messinese che non sono e saranno certo positivi per l’immagine, la credibilità e la serietà di un Partito che, appunto, vuole incardinare il cambiamento, anche e soprattutto nel modo di fare Politica. Sarà, quindi, necessario identificare la nostra proposta di cambiamento con interpreti credibili e seri».

Ed è questo punto che Hyerace interviene in merito alle primarie e alla selezione dei candidati.

«La scelta del candidato Sindaco alle prossime amministrative -scrive ancora nella nota -sarà un banco di prova decisivo. Non sono un accanito sostenitore delle primarie, anzi, non credo – e i fatti mi danno ragione – che sia il migliore strumento per selezionare le candidature. Se, comunque, la coalizione di centro sinistra riterrà opportuno celebrarle, credo che oltre a porsi come obiettivo la doverosa predisposizione di regole che assicurino una maggiore trasparenza e partecipazione rispetto al passato, debba anche porsi il problema di chi vi parteciperà, chi saranno i protagonisti, e se saranno o meno all’altezza dei problemi della Città».

Il vice-segretario cittadino assicura il proprio impegno «nel contrastare e combattere metodi e sistemi clientelari», convinto che «la Politica debba esercitare il proprio ruolo anche nella scelta e selezione dei migliori candidati nella, eventuale, competizione delle primarie, in maniera tale da offrire alla cittadinanza un confronto serio e costruttivo di alta qualità, evitando una sterile corsa tra personalità. Diversamente – conclude Hyerace – tutti gli sforzi fin qui fatti risulteranno inutili, e sarebbe una disdetta, ha ragione Lucia, per tutti quei militanti e giovani che credono in noi, e soprattutto per tutti quei cittadini che chiedono di essere rappresentati da persone che esercitano le loro funzioni con passione, onestà ed integrità etica e morale. Con l'inevitabile conseguenza che tutti non potremo che uscirne sconfitti».

3 commenti

  1. la strada maestra è stata indicata con anticipo da Giovanni Frazzica: passa attraverso la “Risagomatura del Partito”. Le primarie proposte senza alcuna profonda revisione critica, anche alla luce di quanto è successo, sarebbero primarie di apparato, non di popolo.

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  2. Ci facciamo portare anche noi i curriculum e poi facciamo fare la cernita al partito?
    In parte posso essere in accordo su quanto dichiarato da Hyerace, ma in parte no. In quanto a mio giudizio va in contraddizione con la voglia di riformare e cambiare. Se lasciamo che i “soliti noti” decidano chi far candidare a ricoprire la carica di Sindaco, non vi sarà mai una scelta da parte del cittadino, sarà invece, per chi volesse ancora votare PD, dare la preferenza a chi è stato designato “dall’alto”. Per questo mi chiedo, perchè no le primarie? Certo, con regole chiare e precise senza possibilità di interferenze, ma tra le soluzioni, ritengo siano la soluzione migliore per far partecipare la gente…il cittadino che ancora crede o spera di avere un Sindaco onesto e capace.

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  3. Scusi la mia ignoranza, non ho sentito o letto di tale affermazione… ma che cosa significa “risagomatura”? Prendiamo un buon falegname e facciamo piallare e quindi risagomiamo? Cosa si dovrebbe fare? O forse sarebbe meglio buttare tutti dalla “torre”, come da proposta nelle interviste faccia a faccia di tempostretto: chi butta dalla torre…tale o talaltro? Qui mi pare che dalla torre dovrebbero cadere in parecchi!

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