Primarie del 3 marzo: a Messina in gioco la leadership del Pd. Si vota dalle 8 alle 20

Primarie del 3 marzo: a Messina in gioco la leadership del Pd. Si vota dalle 8 alle 20

Rosaria Brancato

Primarie del 3 marzo: a Messina in gioco la leadership del Pd. Si vota dalle 8 alle 20

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lunedì 25 Febbraio 2019 - 17:11

Un gazebo per ogni circoscrizione. Tre i candidati alla segreteria nazionale

Domenica prossima, 3 marzo, per la quinta volta dal 2007 (anno di nascita del Pd), l’elettorato Dem viene chiamato alle primarie per eleggere il segretario nazionale.

Anche a Messina la commissione per il congresso, presieduta da Piero Corona, sta definendo i dettagli per le primarie di domenica.

I candidati al ruolo di segretario nazionale dai 6 iniziali sono scesi a 3 in conseguenza alle pre-primarie riservate agli iscritti Pd che hanno votato nei circoli: Nicola Zingaretti (che ha avuto 88.918 voti pari al 47,4%), Maurizio Martina (67.749 pari al 36,1%) e Roberto Giachetti (11,1% pari a 20.887).

I sondaggi vedono in posizione favorita l’attuale governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ma è chiaro che ogni realtà rispecchia percentuali diverse, come appunto Messina. In chiave locale si giocano tutti gli equilibri.

A Messina saranno 6 i gazebo, uno per ogni circoscrizione.

1-Briga Marina in piazza

2-Confluenza svincolo di San Filippo con la S.S.114

3-Provinciale nei pressi della Parrocchia S.Maria di Gesù

4-Piazza Cairoli

5-Piazza Castronovo

6-Piazzetta di Sant’Agata

Si voterà domenica dalle 8 alle 20. Ancora da definire i dettagli. Il regolamento nazionale prevede infatti per i non tesserati il pagamento di 2 euro, ma si stanno studiando ipotesi che prevedano il pagamento di 1 euro per tutti (compresi i tesserati). Al momento del voto occorre esibire la tessera elettorale.

Le mozioni congressuali, come detto, sono 3 e dai risultati delle liste si capiranno anche gli equilibri interni al Pd dello Stretto (si vota anche nei singoli comuni della provincia).

Per la mozione di Nicola Zingaretti il capolista a Messina città è il consigliere comunale Felice Calabrò (in provincia Emanuele Giglia)

Per la mozione di Maurizio Martina il capolista è il deputato nazionale Pietro Navarra

Per la mozione di Roberto Giachetti il capolista è Nicola Marchese.

A sostegno di Martina quindi in città saranno in campo i “tir”, come la cosiddetta corrente accademica (con il deputato regionale Franco De Domenico in testa) e le truppe del leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo e dell’ex deputato Giuseppe Laccoto.

L’area Zingaretti è rappresentata in città dal gruppo storico dei Ds, da LabDem e dal gruppo che fa riferimento a Franceschini.

Per Giachetti sono schierati i giovani dem che hanno iniziato a poter vantare esperienze sul territorio.

Navarra, Picciolo e Laccoto puntano quindi a raggiungere quota 70%, (a dispetto delle previsioni nazionali) in vista sia degli appuntamenti elettorali che congressuali, con i zingarettiani che daranno filo da torcere.

In gioco c’è la leadership del Pd a Messina, anche relativamente alle alleanze ed ai rapporti con l’amministrazione comunale.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. MARCUS TULLIUS CICERO 26 Febbraio 2019 08:29

    Mi chiedo, veramente cosa faranno personaggi come I fratelli Bozzo, Sturniolo, et similia …….. , se cioe’ avranno il coraggio, finalmente, DI FARE QUALCOSA DI SINISTRA. Dal punto di vista puramente politico, …. io ne dubito fortemente. Resto infine, sempre dell’idea, citando Giorgio GABER, che “POLITICA E’ PARTECIPAZIONE”.

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  2. FORZA GIACHETTIIIIIIIIIIIII

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