Ad offrirglielo, Franco Zappia, padre del ragazzo che ha ferito l’egiziano. Alì, avvertito telefonicamente, si è riservato di decidere
Alì, l’egiziano, ha avuto una proposta di lavoro. A offrirgli un ruolo nella propria officina del ferro, Franco Zappia, padre del ragazzo Pietro che, nella notte tra domenica 15 e lunedì 16, ha colpito l’extracomunitario alla testa nel corso di un futile diverbio. Alì sta bene e domani sarà dimesso dall’ospedale Papardo, dove ha trascorso quindici giorni in rianimazione. La città di Messina aveva reagito all’incidente, grave, con un forte e insospettato spirito di solidarietà, organizzando una fiaccolata per supportare l’egiziano vittima di un atto di violenza. Ma altrettanta solidarietà ha dimostrato Franco Zappia nell’offrire, con un gesto oggi particolarmente impegnativo, visti i magri tempi della recessione europea, un’occupazione stabile all’egiziano. Alì, che in questi ultimi giorni aveva espresso il desiderio di superare il suo attuale stato di precarietà, avvertito telefonicamente, si è riservato di decidere. (Adele Fortino)
sarà un gesto di solidarietà da parte del padre per voi, per me è un buon tentativo ,da libro cuore o pubblicità del mulino bianco, per cercare di evitare il grosso risarcimento danni e il processo per il figlio…
Spero che sia un contratto a tempo indeterminato e con il pagamento dei contributi previdenziali, e sanitari.
E” un compromesso. La causa finirebbe tra 25 anni quindi forse forse gli conviene…
Sarà pure un compromesso, un modo per accordarsi o mettere a tacere la propria coscienza…….io spero che lo spirito sia sopratutto quello di aiutare Alì, che ha conosciuto il peggio della natura umana.Probabilmente è anche quello di un padre che non sa come aiutare il proprio figlio, al quale la stessa natura di prima impedisce di voltare le spalle per come, forse, meriterebbe…..Dopo Alì, a mio parere,, è proprio questo padre che merita un incoraggiamento.
Spero che venga assunto davvero e vada a lavorare, perchè in tanti possiamo testimoniare i modi scortesi, offensivi e litigiosi con cui “Alì” a volte si proponeva… non è la prima che qualcuno perde la pazienza con lui. Ovviamente non si deve mai arrivare a fare del male a qualcuno, ma ho diversi amici che sono strati costretti ad intervenire, per fortuna solo a parole o spingendolo via, dopo l’ennesimo insulto verso di loro o le loro compagne. E poi nessuno l’ha mai visto ubriaco di notte per la città? O giocare ai cavalli tutto quello che “guadagnava”.
Messina ha fatto di un poco di buono un eroe… questo non lo posso sopportare.
Così il figlio, quando lo vorra picchiare di nuovo, saprà dove trovarlo.
Adesso si capisce perche a 42 anni “u carusu” si comporta come un bulletto. Sarà anche colpa di questi genitori… sensibili?
immaggino la gioia di quello che sarà licenziato per fare posto all’egiziano
vi ho inviato un messaggio tre volte, mai pubblicato. Solo perchè parlavo civilmente dei lati negativi di quello che voi avete fatto diventare un eroe. Siete un giornaletto.