Taormina. Dal successo del G7 ai 38 migranti che mettono in crisi la Perla

Taormina. Dal successo del G7 ai 38 migranti che mettono in crisi la Perla

Carmelo Caspanello

Taormina. Dal successo del G7 ai 38 migranti che mettono in crisi la Perla

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mercoledì 21 Giugno 2017 - 09:15

Dal summit mondiale sono cambiate tante cose: prima il pasticcio delle mostre, poi la resa del vicesindaco. Ieri si è dimesso anche il revisore dei conti. Taormina sui tg e sui giornali nazionali c’è rimasta ma è venuta fuori l’altra faccia della stessa medaglia. Quella di una classe politica che non appare all’altezza del ruolo affidatole dai cittadini

TAORMINA. Non è trascorso nemmeno un mese dal G7, l’evento con i Grandi della terra che ha proiettato la bellezza di Taormina a livello planetario. E’ emersa l’immagine di una città aperta e in grado di ospitare i potenti del mondo, di fare turismo internazionale ad alti livelli. Da quel 26 e 27 maggio sono cambiate tante cose. Taormina sui tg e sui giornali nazionali c’è rimasta con altrettanti servizi, ma è venuta fuori l’altra faccia della stessa medaglia. Quella di una classe politica che non appare all’altezza del ruolo affidatole dai cittadini.

Calato il sipario sul Summit mondiale è esploso il caso delle mostre a Palazzo Corvaja, che rischia di finire in Tribunale. L’esposizione che durante il G7 ha incantato le first ladies, da Emanuela Gentiloni a Melania Trump, a Brigitte Macron, è finita al centro di una querelle con il Comune per una sovrapposizione di date con un’altra mostra, negli stessi locali. Un pasticcio sul quale è stato chiamato già in causa il Tar, che in prima istanza ha dato torto al Comune. Sono seguite le dimissioni del vicesindaco, Mario D’Agostino. In tempi normali la notizia sarebbe rimasta tra le pagine della cronaca locale. Ed invece ha avuto eco tra le colonne di blasonati quotidiani nazionali, in quanto quelle dimissioni sono state collegate al pasticcio delle mostre.

Riflettori spenti sulla Città del centauro? Assolutamente no. A pochi giorni di distanza esplode il caso dei 38 migranti destinati alla Perla dello Jonio, su richiesta della Prefettura. Insorgono albergatori, commercianti, tour operator e cittadini. O quella parte di essi che ritiene incompatibile la presenza di quei 38 profughi con il turismo. L'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Eligio Giardina finisce di nuovo nel tritacarne mediatico. E anche questo caso diventa di rilievo nazionale. Ieri il Corriere della sera ha dedicato all’argomento l’apertura di pagina 27, quella delle lettere. Un lettore scrive di quella “incompatibilità ambientale” fra turismo e profughi: “Insomma – dice – gli affari e la loro immagine ne soffrirebbero. Io non accetto un pensiero così meschino”.

Nella sua risposta Aldo Cazzullo parte dal Summit mondiale del 26 e 27 maggio scorsi. “Ho seguito il G7 e sono rimasto colpito non solo dall’efficienza organizzativa – esordisce – ma anche dalla capacità di accoglienza degli abitanti di Taormina, delle frazioni, dei Comuni vicini. Ovviamente – aggiunge – gli alberghi in questa stagione sono per i turisti. Ma anch’io credo non sia impossibile sistemare in modo dignitoso 38 persone”. La risposta prosegue ed è molto articolata, fino ad arrivare alla conclusione che “la rotta del Mediterraneo va chiusa”. Che “i profughi vanno aiutati ma gli scafisti devono essere fermati”. E così via. Finite le grande dell’Amministrazione di Taormina? Ma nemmeno per idea. Ieri l’ultima tegola tra capo e collo degli amministratori comunali: il revisore dei conti, Gabriele Pagano, si è dimesso. Ma questa è un’altra storia.

Carmelo Caspanello

2 commenti

  1. Dopo il grande successo e l’immagine positive diffusa in tutto il mondo con il G7 stiamo sprecando tutto per questa assurda ed incomprensibile ostilità verso 38 (trentotto !!!) richiedenti asilo. L’amministrazione comunale rimedi subito accogliendo queste persone nel migliore dei modi come qualsiasi paese civile.

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  2. Dopo il grande successo e l’immagine positive diffusa in tutto il mondo con il G7 stiamo sprecando tutto per questa assurda ed incomprensibile ostilità verso 38 (trentotto !!!) richiedenti asilo. L’amministrazione comunale rimedi subito accogliendo queste persone nel migliore dei modi come qualsiasi paese civile.

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