Si sblocca la situazione rifiuti, dalla Regione l'ok a scaricare. Mezzi subito in viaggio

Si sblocca la situazione rifiuti, dalla Regione l’ok a scaricare. Mezzi subito in viaggio

Francesca Stornante

Si sblocca la situazione rifiuti, dalla Regione l’ok a scaricare. Mezzi subito in viaggio

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giovedì 06 Novembre 2014 - 17:24

La Regione ha dirottato il Comune di Messina verso la discarica di Motta S. Anastasia, la stessa in cui la città ha scaricato fino a qualche mese fa. E' finalmente arrivata l'autorizzazione regionale dopo tre giorni di attesa e servizi fermi. I mezzi pieni sono si sono subito messi in viaggio per scaricare, tra stanotte e domattina riparte la raccolta in città.

L’autorizzazione finalmente è arrivata. Da giorni Palazzo Zanca attendeva con trepidazione il via libera dalla Regione per poter scaricare i rifiuti in discarica, dopo la chiusura di Mazzarrà S. Andrea. Il provvedimento è stato trasmesso al Comune intorno alle 17.30 e fa tirare un sospiro di sollievo all’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e al commissario di Messinambiente Alessio Ciacci che possono far ripartire la macchina dei rifiuti. Messina porterà la sua spazzatura nel sito catanese di Motta S. Anastasia, un ritorno al passato perché fino allo scorso mese di maggio Palazzo Zanca era stato costretto a scaricare nell’impianto gestito dalla Oikos perché Mazzarrà S. Andrea aveva chiuso i cancelli per i troppi debiti pregressi. Era stata una soluzione obbligata all’epoca e lo è anche oggi che il sito di Tirrenoambiente è stato posto sotto sequestro.

Il Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione ha emesso un’ordinanza che parla delle tante emergenze causate dalla chiusura di Mazzarrà e che chiama in causa tutte le discariche siciliane che adesso dovranno prepararsi a ricevere le circa 700 tonnellate quotidiane di spazzatura che fino alla scorsa settimana venivano scaricate a Mazzarrà. Circa 300 sono quelle di Messina, quasi la metà è l’immondizia messinese, per questo era imprenscindibile anche per la Regione individuare in quale discarica dirottare la città dello Stretto. Ma se inizialmente l’assessore Ialacqua aveva preso contatti con l’altra discarica catanese, quella di Grotte San Giorgjo gestita dalla Sicula Trasporti, alla fine la Regione ha deciso per la Oikos di Motta che dovrà aumentare la sua capienza da 800 tonnellate quotidiane a circa 1.100. Soluzioni naturalmente tampone per fronteggiare la grave emergenza rifiuti che stava esplodendo in larga parte della provincia di Messina, considerato che sono circa un’ottantina i Comuni rimasti orfani dopo i sigilli a Mazzarrà.

L’assessore Ialacqua e il Commissario Ciacci si sono subito rimessi in moto per attivare una sorta di piano di smaltimento pronto ormai da giorni per riuscire a portare nel più breve tempo possibile la spazzatura raccolta in questi giorni. I mezzi sono ormai quasi tutti pieni, sia quelli del trasporto che quelli della raccolta. I primi partiranno immediatamente per un primo viaggio verso la discarica, il secondo viaggio servirà invece ad alleggerire la piattaforma di Pace e i mezzi della raccolta ancora carichi. In nottata o più verosimilmente domattina mezzi e uomini di Messinambiente torneranno a raccogliere l’immondizia che nel frattempo si è inevitabilmente si è accumulata nei cassonetti e riversata per le strade. Per recuperare e smaltire questi tre giorni di stop si dovrà aspettare la prossima settimana, sarà un week-end di super lavoro per Messinambiente che dovrà ripulire la città dall’ennesima emergenza rifiuti.

Scaricare a Motta ovviamente avrà un costo maggiore. La tariffa rispetto a Mazzarrà è tra i 10 e i 20 euro in più a tonnellata, si passa insomma dai 90 di Tirrenoambiente ai 100/110 di Oikos. Spesa a cui si devono aggiungere anche i costi di trasporto. I conti Palazzo Zanca li conosce bene perché Messina ha dovuto utilizzare il sito di Motta dal settembre 2013 al maggio 2014, producendo anche un debito fuori bilancio proprio per questi costi extra.

Inutile però recriminare su prezzi e costi perché questa era l’unica alternativa per non rimanere sommersi dalla spazzatura.

“Sono soddisfatto perché con la firma di questa ordinanza si scongiura un'emergenza totale, che poteva verificarsi non solo a Messina, ma anche in numerosi comuni limitrofi. Da stasera si avvia una nuova fase di gestione di smaltimento dei rifiuti, che comporta delle problematiche per la lontananza del sito e potrà esaurirsi soltanto nel momento in cui si completerà l'iter per il finanziamento del Porta a Porta e l'affidamento della gara per sviluppare la Piattaforma di Pace. Solo allora il comune di Messina potrà chiudere all'interno del suo territorio il ciclo dei rifiuti” ha commentato l'assessore Ialacqua.

“Finalmente è arrivata l'autorizzazione che chiedevamo da giorni – ha aggiunto il commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci – e ora iniziamo le operazioni di scarico dei mezzi e ci vorranno alcune ore prima di riavviare con regolarità la raccolta ed il recupero delle giacenze a terra. Ringraziamo la cittadinanza per la preziosa collaborazione e chiediamo le ultime ore di pazienza. Non è una soluzione definitiva ed è anche più costosa. Il mio gesto, al pari della pressante insistenza sulla Regione Siciliana da parte del sindaco, Renato Accorinti, e dell'assessore, Daniele Ialacqua, hanno sbloccato una situazione pericolosa per la città di Messina. Adesso continuerò a chiedere con insistenza l'attivazione di un tavolo regionale per la corretta programmazione sui rifiuti in Sicilia che coinvolga i Sindaci dei comuni più importanti e le aziende pubbliche del settore”.

Francesca Stornante

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