A Bordonaro torrente sovralluvionato, viabilità assente e un progetto ancora nel “libro dei sogni”

A Bordonaro torrente sovralluvionato, viabilità assente e un progetto ancora nel “libro dei sogni”

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A Bordonaro torrente sovralluvionato, viabilità assente e un progetto ancora nel “libro dei sogni”

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lunedì 21 Maggio 2012 - 00:46

Di seguito proponiamo un ampio reportage fotografico sulle condizione di pericolo in cui versa il villaggio della zona sud e l’omonimo torrente. Numerose, dal 2008 ad oggi, le sollecitazioni inoltrate dal consigliere Minutoli, che oggi torna a “bussare” alle porta di palazzo Zanca

Ottobre 2008, aprile 2009, febbraio 2010, fino ad arrivare ad oggi. Sono solo alcune delle date riportate su note e interrogazioni riguardanti le condizioni di pericolo, degrado e abbandono che interessano il villaggio di Bordonaro e l’omonimo corso d’acqua. Caditoie otturate, torrente sovralluvionato, strade dissestate: la descrizione potrebbe corrispondere a quella di molte altre zone della città, ma stavolta concentriamo l’attenzione su uno dei villaggi della zone sud dove anche a causa delle abbondanti piogge dello scorso inverno (oltre che degli anni passati), sta continuando a subire notevoli danni. Dopo gli interventi avviati e “pubblicizzati” nei mesi passati sui lavori di demolizione delle baracche nel letto del corso d’acqua, la situazione è rimasta in stand-by. Il tempo, però, sia in senso meteorologico che cronologico, ha peggiorato e non poco le condizioni dell’abitato, diventato una vera e propria bomba ad orologeria. Un problema che di sicuro, considerando l’arrivo della stagione estiva e quindi il rischio minimo di frane e inondazioni, “passerà in cavalleria”, per ripresentarsi però ancora una volta, in tutta la sua drammaticità, il prossimo autunno. E gli effetti, come ben si evince dalle immagini presenti su photogallery, potrebbero essere devastanti.

Le problematiche che attanagliano il villaggio, come sottolineato in più occasioni dal consigliere del III quartiere Massimiliano Minutoli, variano sotto molteplici aspetti: dalle strade impraticabili di Contrada Ruvi e Contrada S.Nicola, a quelle di Contrada Germania e di tutta la via Ernesto Cianciolo. Disservizi anche per i tombini di raccolta delle acque resi inefficienti dal terriccio che nel tempo li ha ostruiti totalmente. Gli impianti idrici e fognari sono datati e sono oggetto di ripetuti interventi di riparazione che avvengono con tempistiche spesso lunghissime. Problemi da tempi remoti, conosciuti addirittura da ex consiglieri dell’allora consiglio della XIV^ Circoscrizione. Dato, quest’ultimo, che pur evidenziando come i disagi siano il risultato di inefficienze amministrative passate, non deve però “giustificare” la mancanza di interventi concreti, ancor di più alla luce dei recenti eventi alluvionali (dal 2009 al 2011).

“Per migliorare la situazione non vi è traccia di progetto neanche nel famoso “libro dei sogni”, il piano triennale opere pubbliche”, spiega Minutoli, che aggiunge: “Non si riescono nemmeno a programmare gli interventi di scarifica e bitumatura delle stradine del centro storico come la Piazza Canonica, ormai dissestata nella pavimentazione e piena di buche, la via 3° Pianicello che è una groviera, la via Principe Umberto, ormai tutta sconnessa e con le pendenze inesistenti, sta creando notevoli danni alle abitazioni per infiltrazioni di acqua provenienti dalla sede stradale. Per non parlare della via San Pantaleo – continua – che presenta buche divenute ricettacoli di immondizia”. Problema risolto solo qualche giorno fa con l’intervento di alcune squadre di Messinambiente.

Esiste invece un progetto per la caotica viabilità di via Cianciolo, inserito, quello sì, nel piano triennale opere pubbliche, ma evidentemente dimenticato. L’incartamento, presentato dall’associazione Mari e Monti, risulta fermo alla fase preliminare non essendo stati nominati i tecnici che dovrebbero curare la parte della progettazione esecutiva. Della questione si è interessato anche l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, che ha inoltrato una nota al dirigente del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie, l’ing. Antonio Amato, per avere “aggiornamenti” sull’iter progettuale. Ad oggi però nessuna risposta. L’idea sarebbe quella di creare una strada di collegamento fra Bordonaro Inferiore e Superiore, che secondo quanto spiegato dal consigliere Minutoli, consentirebbe di garantire la messa in sicurezza definitiva del torrente, assicurare la protezione alle opere di urbanizzazione che corrono lungo l’argine dell’asta torrentizia in maniera abusiva. E poi ancora consentirebbe una via di fuga alternativa in caso di calamità e uno sfogo alla caotica viabilità esistente, nonché la metanizzazione delle case insistenti nella parte a sud del torrente. Torrente che purtroppo, ancora oggi, risulta essere sovralluvionato con le caditoie delle passerelle totalmente ostruite (vedi foto). Tutto ciò determina evidentemente grossi rischi per la famiglia che, ancora oggi, vive in una baracca all’interno dell’asta torrentizia.

Una situazione decisamente complessa, che tuttavia, come spiegato dal consigliere Minutoli, risulta ancor più aggravata dalla mancanza di comunicazione e dunque di risposte da parte dell’amministrazione. “Se non sono questi elementi sufficienti a denunciare un vero e proprio “Caso Brdonaro” – conclude – lascio ad altri ogni considerazione”. (E.DEP.)

(PHOTOGALLERY DINO STURIALE)

3 commenti

  1. rossetti mariano 21 Maggio 2012 06:03

    Cari buddunaroti,
    non vi dovrete lamentare quando, alla prossima grossa pioggia, l’acqua spazzerà via case, persone ed animali.
    Costruzioni abusive, invasione del greto del torrente, discariche abusive causate dall’inciviltà e dalla maleducazione che vi contraddistinguono nel mondo.
    Non meritate nulla.
    Divertitevi con pagghiaru (manifestazione di preistorica stupidità che solo voi potete fare) e poi conterete danni e morti.
    Ma non pensate di ottenere i soliti risarcimenti dal “governo”. La pacchia è finita.

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  2. I problemi della manutenzione dei torrenti a Messina sono ormai endemici, a sud come a nord. Deploro i toni offensivi e fintamente ironici del precedente commentatore.
    Sicuramente pericolosa è la situazione del torrente Bordonaro, così come altrattanto lo è per il torrente Cumia, che per il Comune non è una strada, ma in caso di necessità (vedi interruzione per frane o lavori sulla strada per Cumia) lo diventa.
    Per non parlare dell’inciviltà di tanti , privati ed operatori edili, che scaricano detriti, rifiuti e suppellettili nel’alveo dei torrenti.
    Dovremmo essere più rispettosi del nostro territorio e di chi vi abita.

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  3. rossetti mariano 22 Maggio 2012 06:55

    Scusi, ma dove ha colto ironia nel mio scritto?
    Mi sembra di essere stato serissimo.
    Se il torrente è pieno di rifiuti; se pullula di ruderi e costruzione abusivi; se le sue aree golenali sono state rubate dai buddunaroti la colpa non è del sindaco, ma loro.
    Questa è gente che non ha cultura civica, che vede il pubblico demanio come un bottino da saccheggiare.

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