Teatro Vittorio Emanuele, nominato il Cda. Si rialza il sipario

Teatro Vittorio Emanuele, nominato il Cda. Si rialza il sipario

Rosaria Brancato

Teatro Vittorio Emanuele, nominato il Cda. Si rialza il sipario

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mercoledì 08 Gennaio 2014 - 20:57

Scelti i componenti del Cda del Teatro Vittorio Emanuele di competenza del sindaco e del commissario della provincia. Si tratta di Laura Pulejo, Salvatore D'Urso, Giovanni Giacoppo (nominati da Accorinti) e di Daniele Macris e Giovanni Moschella (nominati da Romano). Domani conferenza stampa. Adesso il "motore" dell'Ente si potrà riaccendere e si rialza il sipario.

A distanza di cinque mesi dalla nomina del Presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele e dalla presentazione dei curricula per i componenti del Cda, sia il sindaco Accorinti che il commissario della provincia Romano hanno deciso e nei prossimi giorni il “motore” del teatro potrà finalmente essere riattivato. A congelare le nomine è stata finora l’incertezza sul numero consentito di membri del Cda, che secondo la nuova normativa non potrà più essere di 7, ma di 5, se non addirittura di 3. Il tempo però è trascorso senza che su questo punto vi sia stata chiarezza a Palermo, dove nel frattempo la Regione non ha neanche confermato il commissario del Cda Cultrona, causando una situazione di immobilismo intollerabile.

Al momento sia Accorinti che Romano hanno effettuato le nomine in base alla vecchia normativa, eventuali tagli saranno decisi successivamente, ma lo stallo non poteva proseguire oltre, perché senza Cda non si può riaccendere il motore.

Tre quindi i componenti scelti dal sindaco su 80 curricula presentati: Laura Pulejo, Giovanni Giacoppo, Totò D’Urso, due quelli di competenza della provincia, il professore Daniele Macris (vicepresidente) e Giovanni Moschella, attore messinese con una carriera nota in tutta Italia.

Domani a Palazzo Zanca conferenza stampa di presentazione del nuovo Cda, anche se non sappiamo se resterà “integralmente” o se Crocetta farà qualche ritocco (oppure rinuncerà al componente di competenza regionale).

Con il Cda in azione sarà possibile procedere con la nomina dei Direttori artistici, del nuovo Sovrintendente e si potranno avviare le stagioni di prosa e lirica, anche se, è bene ricordarlo, le casse dell’Ente sono state falcidiate dai tagli.

Il sindaco ha quindi deciso i tre componenti del Cda. C’è Salvatore D’Urso, docente presso Istituti di scuola superiore, diverse esperienze di direzione artistica, attore, autore teatrale, dal ’98 al 2009 ha istituito e tenuto presso il carcere di Gazzi, laboratori teatrali, (quella dell’integrazione dei detenuti è una delle tematiche che stanno più a cuore al primo cittadino che infatti ha stipulato nelle scorse settimane un’importante convenzione con la Casa circondariale). Nel Cda c’è anche Laura Pulejo, docente universitaria in pensione, operatrice culturale molto attiva e nota nel territorio e che nel corso dell’ultimo anno ha seguito con attenzione e partecipazione le vicissitudini del Teatro, le cui problematiche conosce abbastanza bene. La sua nomina sarà sicuramente bene accolta dai lavoratori. Più volte tra la fine del 2012 e tutto lo scorso anno il suo nome è stato in pole position per il ruolo di Presidente e di Commissario. Candidata nel Megafono di Crocetta alle Politiche di febbraio, negli ultimi mesi si è allontanata dal movimento del governatore. Infine il sindaco ha nominato l’avvocato Giovanni Giacoppo, numerose esperienze quale legale in Enti pubblici, nonché componente del Collegio di difesa del Comune durante la sindacatura di Genovese, legale dei Nutrimenti Terrestri ( l’Associazione del presidente del Teatro Puglisi e di Bruschetta), ritenuto vicino ad Antonio Saitta e Filippo Panarello.

E’ probabile che queste nomine susciteranno qualche malumore e polemica, ma finalmente saranno messi quei tasselli che consentiranno l’avvio del rilancio del Teatro. Non si capisce a questo punto, visto che il numero dei componenti è rimasto inalterato, perché non siano state fatte prima, come annunciato sin da ferragosto. Ma l’importante è riaccendere il motore. Messina, i lavoratori, gli orchestrali, le maestranze, i precari, il pubblico, aspettano da troppo tempo che si rialzi il sipario.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Non interessa a nessuno.

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