Una delegazione di lavoratori si è riunita davanti ai cancelli di palazzo Zanca in attesa di risposte. Rivendicano lo stipendio di ottobre e un futuro più tranquillo. Ma le porte del municipio sono chiuse a tutti. A breve la ripresa della raccolta dei rifiuti
Stipendi in ritardo, gasolio che manca, contributi Inps arretrati, difficoltà a pagare i fornitori e a garantire il servizio. Situazioni che si ripetono con puntuale frequenza e che hanno indotto stamani i lavoratori di Messinambiente a manifestare davanti a palazzo Zanca. La situazione non è stata delle più tranquille. Cancelli del Comune chiusi a tutti e forte protesta.
Domenica era terminata un’emergenza durata ben tre settimane, ma la pace è durata solo un paio di giorni. La ditta che si occupa del trasferimento dei rifiuti in discarica chiedeva il giusto corrispettivo che non era ancora arrivato. E così da qualche giorno la raccolta dei rifiuti si è nuovamente bloccata e i cassonetti tornano ad essere stracolmi. E’ una situazione che, fortunatamente, non raggiungerà i livelli dello scorso stop e dovrebbe rientrare a breve.
Il Comune ha infatti raschiato dal fondo del barile la somma di 750mila euro, che servirà a pagare un acconto di 250mila euro. 100 mila euro serviranno a pagare qualche rata dell’acquisto di alcuni autocompattatori finora mai corrisposta, il resto servirà per acquistare pezzi di ricambio per i mezzi fermi in deposito.
Degli stipendi, però, neanche a parlarne. I lavoratori sono in arretrato del solo mese di ottobre, ma ogni mese devono lottare per ricevere il giusto compenso. Ed è proprio per questo che oggi i lavoratori sono davanti a palazzo Zanca, per rivendicare un futuro che, a queste condizioni, è sempre più nero.

una domanda , come ha assunto messinambiente in questi anni?? noto in foto anche consiglieri di quartiere ( quindi doppio stipendio). Forse non sanno che c’è gente molto più colta e preparata di loro che fa davvero la fame nel silenzio e indifferenza totale, perchè non ha — santi in paradiso-. Ma adesso i nodi stanno venendo al pettine e il tempo del raccolto (pari a zero) è arrivato.
Gli stipendi degli alti dirigenti del comune ,quelli a fine mese ci sono puntualmente.VERGOGNA!!!!!
http://www.corriere.it/politica/12_novembre_23/poltrone-parlamentari-rizzo_55b08756-3535-11e2-a6ed-6f1dca7ec717.shtml
«Il trattamento economico dei membri della commissione Costituente è pari a quello dei membri della Camera dei deputati, ivi comprese le indennità accessorie», hanno proposto Luciana Sbarbati e il suo collega Giampiero D’Alia. Il conto? Una ventina di milioni in un anno. Per fare una riforma che, come ha ricordato Pardi, secondo l’articolo 138 della Costituzione è invece compito del Parlamento.
Così, anche se un po’ fuori tema (e me ne scuso), vediamo di chiudere il cerchio, dato che i responsabili di queste situazioni paradossali sono sempre “gli altri”.
Ringraziatelo dovutamente alle prossime tornate elettorali, mi raccomando.