“La protesta siciliana non va cavalcata, va governata. Chi la strumentalizza rischia di bruciarsi le mani perche’ non ha la coscienza a posto”. E cio’ vale tanto per chi ha responsabilita’ di governo regionale, quanto per chi le ha avute a livello nazionale nell’esecutivo Berlusconi. Se gli autotrasportatori, i pescatori, gli agricoltori ed i commercianti siciliani si trovano in questa situazione – dice – non è certamente per responsabilita’ dell’attuale governo, che è in carica da poco più di un mese, ma di coloro che non hanno fatto nulla, pur avendone la possibilita’, negli ultimi tre anni e mezzo. Ci vuole maggiore serieta’: chi pensa di giocare al gioco del cerino, strumentalizzando i manifestanti, restera’ vittima delle proprie furbizie. Perche’ si sa le bugie hanno sempre le gambe corte. Intervenga il governo per fermare la protesta, anche facendo ricorso alla precettazione – conclude D’Alia – . Se la protesta continuasse, sarebbe molto grave, vista l’apertura di una trattativa con il governo nazionale. Non c’e’ tempo da perdere, sull’Isola iniziano a mancare i principali generi alimentari ed e’ a rischio la sicurezza del territorio e la salute dei siciliani”.
