Prova di carattere del Messina, ma bisogna serrare i ranghi

Prova di carattere del Messina, ma bisogna serrare i ranghi

Simone Milioti

Prova di carattere del Messina, ma bisogna serrare i ranghi

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domenica 04 Febbraio 2024 - 16:00

La rete della vittoria arriva in inferiorità numerica dopo l'ottavo cartellino rosso ricevuto in casa, senza squalifiche e assenze i biancoscudati possono fare meglio

MESSINA – Una splendida vittoria, emozionante e sofferta, per il Messina e che al tempo stesso evidenzia ancora delle lacune su cui questa squadra se migliora farà un ulteriore salto di qualità. Nel frattempo però come ha anche detto l’allenatore Giacomo Modica “godiamocela” sia l’affermazione sul campo che anche la posizione in classifica, perché il Messina al momento è salvo e ha anche un discreto margine che però dovrà essere bravo a conservare e gestire contro le rivali.

Nella sfida di sabato il merito è stato un po’ di tutti. Di Giulio Frisenna autore di una grande partita, un gol, quasi da centrocampo in cui ci vuole testa, piede e coraggio per metterlo a segno quasi allo scadere, un assist per Zunno (terzo gol per lui nelle ultime tre giocate in casa) e sempre su un cross di Frisenna nasce anche la rete di Emmausso (sempre più capocannoniere del Messina con 8 reti). Merito del reparto offensivo che, oltre ad essere andato in gol con due uomini su quattro, ha creato tanto con Ragusa e Luciani fermati solo dal portiere nel finale. Anche merito dell’esordiente Piana che nel finale quando serviva ha dato un po’ di sicurezza al centro dell’area con un paio di uscite, forte dei suoi quasi 200 cm d’altezza.

piana in uscita bassa
Edoardo Piana

Tutto ciò è stato merito soprattutto di un modulo, il 4-2-3-1 che sta dando più equilibrio al Messina e soprattutto un Emmausso in grande spolvero, ma anche, e scusate la ripetizione rispetto a qualche settimana fa, del gruppo che ha capito l’importanza di riuscire a muovere quasi ogni giornata la classifica e non arrendersi, nelle ultime nove partite giocate sono arrivate cinque vittorie, tre pareggi e una sconfitta. In ultimo va anche dato merito al mister Giacomo Modica di non essersi chiuso in difesa a difendere il pareggio sotto di un uomo ma aver messo uomini che comunque potevano creare l’occasione davanti.

Problema difesa e assenze

Tempo fa l’allenatore disse dobbiamo riacchiappare l’attacco, dopo diverse settimane possiamo dire che il Messina in zona offensiva è tornato in salute. 13 gol nelle ultime nove, solo in casa del Potenza è rimasto a secco l’attacco. Adesso il problema sembra essere in difesa, arrivato finalmente il centrale ma Daniel Dumbravanu non può avere chissà che grandi colpe, anche se risulta assente in area di rigore in occasione delle due reti subite contro la Virtus Francavilla. Il ragazzo è arrivato da poco e deve calarsi appieno nei ranghi conoscendo i compagni e gli schemi di gioco. Dimostrerà il suo valore.

dumbravanu colpisce di testa
Daniel Dumbravanu

Altro tasto dolente in difesa è non aver avuto a pieno regime tutti gli effettivi in rosa. Vuoi per acciacchi fisici, Pacciardi e Polito, vuoi per squalifiche, Ortisi. Nelle ultime settimane mister Modica si è dovuto inventare nelle ultime cinque giocate quattro volte delle difese diverse. Il problema si dovrebbe riproporre settimana prossima ad Avellino quando rientra dalla squalifica Ortisi ma sarà fuori dai giochi Salvo, nel frattempo si lavorerà in settimana per affiancare un centrale a Manetta vero perno imprenscindibile in queste ultime settimane, non salta una partita dal 29 ottobre scorso.

Troppi cartellini rossi

Ciò che ha reso incredibile la vittoria del Messina è stato il fatto che sia arrivata con un gol segnato in inferiorità numerica. Negli ultimi 20 minuti infatti Salvo ha lasciato in dieci la sua squadra, sorvolando sul giudizio di arbitro e guardalinee, il terzino peloritano è caduto nella provocazione di Ingrosso e per l’ottava volta in stagione il Messina si è ritrovato a terminare la partita in dieci uomini.

Ieri abbiamo vinto ed è andata bene, come anche contro il Giugliano, espulso Pacciardi nel finale per evitare una chiara occasione da rete, e come contro l’Avellino, in quel caso Polito fu espulso ma anche gli irpini chiusero la partita in dieci uomini. Il Messina ha subito 8 espulsioni come detto poc’anzi che sono praticamente un terzo sulle 24 giornate giocate. Un handicap non da poco che probabilmente ha influito a volte sul risultato finale.

Ad esempio avrà pesato giocare con l’uomo in meno nella sfida persa contro l’Audace Cerignola, Ortisi ha lasciato i suoi in inferiorità già dal primo tempo e il Messina ha perso, l’unica sconfitta subita nelle ultime nove partite giocate. Sempre Ortisi a Benevento fu espulso nel finale e i biancoscudati hanno perso. Sconfitte con cartellini rossi ai danni del Messina anche contro il Latina, rosso a Frisenna ad inizio secondo tempo, e ancora contro la Juve Stabia, espulso Franco, e contro il Brindisi, rosso a Plescia nel finale ma parità numerica in campo in quanto qualche minuto prima gli ospiti avevano perso un loro uomo.

Cosa accomuna tutte queste partite? Che si sono giocate tutte al Franco Scoglio. Praticamente delle 13 partite disputate tra le mura amiche il Messina ne ha terminate quasi metà (6) in inferiorità numerica, non consideriamo le due occasioni in cui il rosso ha pareggiato gli uomini in campo. In mezzo a tutte le difficoltà con cui il Messina deve lottare settimanalmente sarebbe preferibile evitare di dover chiudere quasi ogni partita in casa con l’uomo in meno. Va bene che il pubblico è l’uomo in più e anche ieri è stato presente, stimato in circa tremila il dato delle presenze (il dato ufficiale non è stato comunicato dalla società), ma il pubblico purtroppo non può correre con i calciatori in campo.

Immagini in questo articolo di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook ufficiale dell’Acr Messina

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