"Muraglia di Giampilieri", il Genio civile dispone la sospensione dei lavori

“Muraglia di Giampilieri”, il Genio civile dispone la sospensione dei lavori

Rosaria Brancato

“Muraglia di Giampilieri”, il Genio civile dispone la sospensione dei lavori

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venerdì 28 Luglio 2017 - 11:44

L'opera non corrisponde a quanto previsto dal progetto. Dall'esito del sopralluogo effettuato il 25 anche la richiesta di una relazione nuova. La precisazione dell'assessore De Cola: "le foto si riferiscono a una fase di cantiere"

A fermare l’avanzata della “muraglia di Giampilieri” ci ha pensato il Genio civile, che oggi ha disposto la diffida a sospendere immediatamente i lavori in via cautelativa.

Il provvedimento, firmato dall’ingegnere capo Leonardo Santoro fa seguito al sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dagli ingegneri del Genio civile Giampaolo Nicocia e Antonio Barone,.

Come si ricorderà la collocazione dei massi a Giampilieri marina, posti a tutela della costa, ha suscitato la reazione dei residenti che si sono visti costruire sotto il naso una vera e propria muraglia in cemento tra l’altro in riva al mare. (Guarda il video servizio).

La protesta degli abitanti, attraverso la nascita di un Comitato ha scatenato la formazione di due “fronti”: da un lato i deputati regionali Nino Germanà e Valentina Zafarana, il consigliere comunale Daniele Zuccarello, hanno sollevato una serie di dubbi chiedendo l’intervento delle istituzioni e dall’altro lato l’assessore Pino e il deputato regionale Franco Rinaldi, che pensandola in modo opposto erano per la prosecuzione dei lavori come da progetto. L’assessore Pino aveva accusato Germanà di utilizzare la protesta muraglia per far campagna elettorale. Analogamente il deputato regionale Franco Rinaldi ha accusato l’assessore regionale Croce (che ha ipotizzato sanzioni contro il Comune) di cercare visibilità ipotizzando lo stop ai lavori.. Nel mezzo si registra l’ intervento del Soprintendente ai beni culturali Orazio Micali che ha dapprima revocato l’autorizzazione concessa da un dirigente del suo ufficio a conclusione della conferenza dei servizi (sia pure condizionata ad alcune prescrizioni), salvo successivamente ri-autorizzare i lavori stessi.

A scendere in campo è stato quindi l’assessore regionale al territorio Maurizio Croce che ha evidenziato come nessuna richiesta di autorizzazione sia stata trasmessa alla Regione dicendosi pronto a procedere a tutela del territorio. A rispondergli per le rime è stato il deputato regionale di Forza Italia Franco Rinaldi sostenendo che l’iter procedurale per il finanziamento da 400 mila euro destinato ad opere marittime a difesa degli abitati tra Giampilieri e Briga per mitigazione dei rischi idrogeologici era stato rispettato: “ evitiamo ogni presa di posizione idonea a generare fibrillazione strumentale di esponenti politici che vogliono ricavare risultato in termini di visibilità speculando sulle esigenze di sicurezza della comunità, salvaguardia della costa, prevenzione del rischio danni alla pubblica incolumità”. Rinaldi, nel chiedersi se si sia verificato un corto tra Palermo e Messina, difendeva l’operato del Comune che ha “osservato tempi, procedure, come da "delega" Regionale. Mi chiedo poi se le fotografie apparse non siano in realtà quelle del cantiere per la formazione e posizionamento dei blocchi”.

A mettere un punto è l’esito del sopralluogo del Genio civile effettuato alla presenza del dirigente del dipartimento del Comune Antonio Cardia, del rup Marco Mancuso e del direttore dei lavori Pietro Bottari, dei rappresentanti dell’Ufficio Dogane e dell’ingegnere Emilio Passaniti per il Comitato spontaneo di Cittadini.

“Dal sopralluogo risulta- si legge nella diffida di oggi- quanto rappresentati negli elaborati di progetto non trova riscontro con l’attuale stato dei luoghi sia in relazione al posizionamento dei massi sia in relazione alle dimensioni trasversali dei tratti di arenile rispetto alla linea di costa. Analoga incongruenza si riscontra tra lo stato dei luoghi e gli atti progettuali sulla scorta dei quali sono state conseguite le autorizzazioni di rito”.

In sintesi l’opera non corrisponde al progetto.

Alla luce di quanto emerso il Genio civile, nel disporre l’immediata sospensione dei lavori ha chiesto anche agli uffici del Comune una nuova relazione contenente i nuovi calcoli che tenga in considerazione il reale stato dei fatti. Il provvedimento è stato trasmesso al Comune, alla Regione, alla Capitaneria ed alla Dogana.

Nei giorni scorsi il grillino Antonio De Luca così scriveva su Facebook: “Monumento all'ignoranza". Cemento su spiaggia, anonimo (per ora) siciliano, 2017. Complice l'afa di luglio, mentre le istituzioni andavano a rinfrescarsi a torre faro a bordo del 79, Giampilieri subiva l'ennesimo scempio! Quando abbiamo richiesto l'accesso agli atti avevamo già capito che non stavano facendo un buon lavoro, e che nessuno stava controllando ciò che si faceva. Adesso qualcuno pagherà, servirà un pò di tempo, ma pagherà. Nella zona sud di Messina siamo stanchi di pagare sempre noi”.

Mentre l’assessore Pino accusa il deputato regionale Germanà di fare campagna elettorale strumentalizzando i fatti e allo stesso modo il deputato regionale Rinaldi accusa l’assessore Croce di cercare visibilità elettorale, scendono in campo i “tecnici”, il cui parere è obiettivo.

Se lo stato dei fatti non corrisponde al progetto evidentemente è il caso di sospendere, riguardare le carte e fare le cose in modo diverso.

E se ciò accadrà sarà grazie ai cittadini che svegliandosi un mattino con la “muraglia di cemento” sotto il naso, hanno iniziato a protestare. Qualcuno, tra i politici li ha ascoltati (peraltro trasversalmente). E questo con le campagne elettorali non ha nulla a che vedere.

Si registra in serata la nota dell’assessore, Sergio De Cola, precisa alcuni aspetti che: “Ritengo importanti perché tutti possano avere le corrette informazioni. Per chiunque voglia approfondire quanto e come è stato fatto, devo rinviare alla copiosa (e forse noiosa) documentazione che accompagna in modo dettagliato tutti i passaggi del progetto che ricordiamo è stato avviato nel 2009 e portato in appalto adesso. Tuttavia per la professionalità del personale che lavora presso il dipartimento Protezione Civile e Difesa del Suolo che si è occupato della progettazione e dell’appalto delle opere, – prosegue De Cola – certamente sono state rispettate le norme vigenti e il progetto approvato in conferenza dei servizi ha recepito le indicazioni ricevute anche per le modalità di realizzazione. Non credo che polemizzare su foto riferite ad una fase di cantiere e non a quanto previsto dalla realizzazione finale delle opere sia utile a far comprendere il lavoro che si sta facendo per proteggere l’abitato nonostante le risorse limitate a disposizione; sono sicuro che quanto concordato durante il sopralluogo dello scorso martedì 25 luglio e poi richiesto dal Genio Civile sia comunque il modo migliore per avere un’ulteriore verifica del progetto”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. I soliti INCAPACI.
    E non provate a censurare questo sfogo!. Ma come si fa a non dare dell’INCAPACE a che non controlla MAI quello che è stato deciso prima??? O parliamo di massi o di spazzatura o di acqua il ritornello è sempre lo stesso: gente entrata nelle Istituzioni per raccomandazione politica che non è capace di gestire nulla, tantomeno ciò che va minimamente studiato e realizzato. INCAPACI!!!

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  2. libero professionista 28 Luglio 2017 20:29

    Risulta che le opere sono state progettate da geometri. Domanda: ma le opere di difesa marittima anche in assenza di manufatti in cemento armato non sono di competenza esclusiva degli ingegneri ?
    Lascio al magistrato di turno l’ardua sentenza.

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