Andata, Sportinsieme-Atletico Messina: 1-0

Andata, Sportinsieme-Atletico Messina: 1-0

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Andata, Sportinsieme-Atletico Messina: 1-0

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martedì 12 Novembre 2013 - 10:22

L'Atletico versione trasferta, non riesce a ripetere il segno 2 conquistato contro la Dominus Peloro e inciampa nella seconda sconfitta stagionale, che fa entrare in crisi i bianco-azzurri. Le assenze importanti che hanno privato Zoccoli di ben nove elementi, non possono essere una scusante valida a giustificare una delle partite più brutte della storia dell'Atletico Messina. Una squadra priva di identità, quella scesa al comunale di Santa Teresa, contro uno Sportinsieme letteralmente trascinato da bomber Lo Giudice, che sfrutta l'estro realizzativo di Marino, per portare a casa la prima vittoria stagionale, che equivale anche con i primi punti, buoni a muovere la classifica e scrollarsi di dosso l'etichetta di ultima della classe.

Zoccoli prova a fare di necessità virtù, cambiando nuovamente modulo rispetto all’ultima sfida contro il Nizza: si passa dal 4-3-3 ad un più coperto e classico 4-4-2, con Ghartey che indossa per la prima volta la casacca bianco-azzurra, in cabina di regia al fianco dell’inamovibile e ancora capitano, Galletta. Sulle fasce, due esterni che esterni non sono: a sinistra agisce Marchetta e a destra Vinci. Davanti coppia tutta ex Pompei, Amato-Paludetti. Davanti a La Fauci, per la quarta partita di fila, stesso quartetto di difensori : Quattrone, Mascaro, Milazzo e Insana. Avversari con un 3-5-2 molto difensivo, con le chiavi dell’attacco affidate all’uomo di maggior estro, ovvero quel Lo Giudice autore di una prova maiuscola, a cui è mancato solo il gol. A partire subito forte è l’Atletico: dopo 16 minuti prima occasione da gol capitata sui piedi di Vinci. Servito ottimamente in profondità da Ghartey, il numero 7 ospite si presenta a tu per tu con Rosani. Quella che doveva essere una semplice conclusione a portiere praticamente battuto, si trasforma invece in un timido tentativo di angolare la sfera. L’intervento di un difensore di casa evita che il pallone termini in fondo al sacco. L’occasione creata potrebbe svegliare i ragazzi, ma invece non sortisce alcun effetto. Lo sportinsieme si chiude bene e riparte ancora meglio, mettendo in luce tutte le problematiche di una squadra, quella ospite, che non è mai stata in grado di leggere con anticipo le mosse avversarie, consegnando per buona parte della prima frazione, l’iniziativa ai padroni di casa. Il preludio al gol del vantaggio, che poi risulterà decisivo, arriva al 24′ quando un errore di Milazzo, stava per permettere a Lo giudice di timbrare il cartellino. Infatti il numero 6 ospite, tenta un dribbling nella sua trequarti difensiva: errore che permette al sempre attento numero 9 di casa, non solo di rubargli la sfera, ma anche di partire in azione solitaria verso La Fauci. Come spesso accaduto in questo inizio di stagione però, a metterci una pezza ci pensa Mascaro, bravo a effettuare la diagonale di chiusura e aiutato da La Fauci, a sventare il pericolo. Passano 13 minuti in cui non è avvenuto praticamente nulla e arriva la rete del vantaggio. Marino riceve palla sulla trequarti offensiva, leggermente spostato sulla sinistra. Da li, fa partire un tiro magistrale verso la porta di La Fauci. La traiettoria si abbassa poco dopo che lo stesso portiere potesse dire la sua e consente ai padroni di casa di passare in vantaggio. Un gol da cineteca quello del numero 7, che si rende protagonista di una gara difensiva, ma che trova in questa occasione una rete fondamentale. La prima frazione termina senza vedere una vera e propria reazione al gol dello svantaggio, degli ospiti. Ci provano solo a tempo quasi scaduto, quando poco prima del fischio dell’arbitro, una combinazione tra Paludetti e Amato, porta quest’ultimo vicino al gol.Quelli che dovevano essere i 45 minuti della svolta per l’Atletico, si dimostrano solo buona copia di quanto fatto vedere nella prima frazione: una squadra assente, sulle gambe, priva di iniziativa,incapace a costruire qualcosa che potesse vagamente somigliare ad un’azione. Zoccoli prova a cambiare l’identità della squadra, apportando modifiche, più che di uomini, di modulo: si passa ad un 4-3-1-2 con Ghartey avanzato sulla trequarti e Vinci e Galletta a coprire le spalle a Marchetta in posizione centrale. Come si può immaginare però, non cambia assolutamente niente. Il mister ospite allora, prova il tutto per tutto: fuori Marchetta e dentro l’unico centravanti a disposizione, Tavani. La storia è sempre la stessa: La Fauci prova ad imbeccare qualcuno li davanti direttamente da rinvio, ma nessuno è in grado di prenderla di testa.Quando la palla transita dai piedi dei centrocampisti, la maggiore voglia di vincere e lottare degli avversari, impedisce all’Atletico di far giungere la sfera a destinazione. Insomma uno Sportinsieme che, pur non avendo fatto nulla di particolare in zona offensiva, eccezzione fatta per una conclusione rasoterra di Lo Giudice facile preda di La Fauci, risulta essere la vera padrona del campo. Come se non bastasse, il direttore di gara al minuto 69 decide di ergersi a protagonista ed espelle un nervoso Paludetti per proteste. Quello che il numero 9 ha detto all’arbitro, non è chiaro, però la decisione sembra eccessiva visto l’andamento piatto della gara, che stava scorrendo senza particolari problemi. L’Atletico non finirà però in dieci uomini questa sfida. Poco prima del fischio finale, quando siamo giunti al 87′, anche Vinci raggiunge gli spogliatoi anticipatamente: un fallo di reazione proprio sotto gli occhi del direttore di gara, gli costa il secondo giallo e quindi il cartellino rosso, che gli evita di giocare la gara di domenica prossima contro il Pompei. Insomma tutto storto in casa Atletico, che dovrà riorganizzare le idee in settimana, per cercare di evitare di soccombere nuovamente anche nella sfida sicuramente più difficile di settimana prossima.

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