Via alla risagomatura del torrente San Michele. Disagi per gli abitanti

Via alla risagomatura del torrente San Michele. Disagi per gli abitanti

Via alla risagomatura del torrente San Michele. Disagi per gli abitanti

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lunedì 14 Gennaio 2013 - 16:25

In corso i lavori per riportare l’alveo all’originaria larghezza e funzionalità idraulica. Importante la messa in sicurezza ma sono stati tolti anche i lampioni, come ordinato dal Genio Civile, e la zona è rimasta al buio

Sono stati avviati con la squadra movimento terra del Comune, i lavori di risagomatura dell’alveo del Torrente San Michele, a monte della copertura del torrente Giostra, a seguito dei quali l’alveo è stato riportato alla originaria larghezza e funzionalità idraulica.

E’ uno dei primi impegni del neo istituito gruppo di lavoro interdisciplinare “Struttura Tecnica per gli interventi urgenti sui torrenti”, che il commissario straordinario, Luigi Croce, ha voluto varare per le criticità dei torrenti cittadini, con determina del segretario generale, Santi Alligo, che ne ha incardinato l’organizzazione nel Dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie, diretto dall’Ing. Antonio Amato e da questi assegnata al Servizio 2-Infrastrutture, diretto dall’Ing. Salvatore Bartolotta.

Ottime notizie, dunque, se non fosse per il fatto che la vicenda relativa al torrente San Michele è vecchia e mai risolta. Sull’argine destro, vi sono delle abitazioni munite di regolare concessione edilizia, per accedere alle quali, però, è necessario attraversare il torrente. Case che adesso resteranno anche al buio perché, per sistemare l’alveo del torrente, sono stati tolti alcuni lampioni precedentemente installati.

E la situazione è grave da sempre: niente opere di urbanizzazione (si parcheggia nel torrente), servizi pubblici (raccolta e smaltimento dei rifiuti, trasporti, rete fognaria e del gas, ricezione televisiva e di telefonia mobile) ridotti all’osso, inesistenza della toponomastica con conseguente inefficienza del servizio di recapito postale.

Il tutto, mentre si attende che venga realizzato un progetto per la costruzione di una stradina reciproca a quella esistente, sull’argine destro del torrente San Michele, in modo tale da evitare che le auto lo invadano e ci parcheggino all’interno. In tal senso, una richiesta di intervento era stata effettuata in febbraio dal comitato di cittadini “Per la rinascita di San Michele”, appoggiata anche dal Genio Civile, ma da allora non è stato fatto alcun passo in avanti.

Un commento

  1. Sacrosanti gli interventi per la sicurezza!
    Ma quell’alveo va sistemato definitivamente, non bastano interventi tampone che durano poche decine di giorni.
    Manca un progetto di sistemazione definitivo che risolva per sempre tutte le problematiche di sicurezza e circolazione.
    Ma disgraziatamente ci vorranno decenni se si comincia da subito, solo che in prossimità delle elezioni qualcuno spera di raccogliere voti mostrando falso temporaneo interesse alla problematica.
    Intanto la circolazione è sempre un costante caos per via della ristretta sede stradale che funziona di fatto come senso unico alternato!!!
    Quindi PERCHE’ NELLE MORE DI UN QUALCHE PROGRESSO NON SI REGOLA CON UN SEMAFORO IL TRAFFICO VEICOLARE AL FINE DI EVITARE I FREQUENTI INTOPPI ALLA CIRCOLAZIONE???
    Un semaforo in salita, prima del centro abitato di San Michele, l’altro alla fine del gruppo di case prima del capolinea del 50. Ci sono comunque gli esperti per valutare la miglior collocazione.
    Questa potrebbe essere una soluzione provvisoria ragionevole, anche se sappiamo bene purtroppo che fine fanno tal volta le cose provvisorie!!!

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