Che fine ha fatto l'Eye Scout, acerrimo nemico degli automobilisti indisciplinati?

Che fine ha fatto l’Eye Scout, acerrimo nemico degli automobilisti indisciplinati?

Veronica Crocitti

Che fine ha fatto l’Eye Scout, acerrimo nemico degli automobilisti indisciplinati?

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lunedì 25 Novembre 2013 - 12:13

Da quando è nato, ha trascorso più tempo in garage che nelle strade a fare il suo dovere. Il dispositivo filma-tutto, dopo aver fruttato 12000 euro in solo un anno, è poi scomparso non lasciando più tracce. Ennesimo spreco?

Scomparso da 3 anni e mezzo, tranne qualche piccola riapparizione, nessuno sa più che fine abbia fatto l’eye scout della Polizia Municipale. A rimanere, adesso, sono solo grosse perplessità per l’acquisto, e quindi la spesa, per un mega dispositivo utilizzato poche volte e poi lasciato in garage.

Storia strana quella della telecamera filma-tutto vantata come il mezzo decisivo per contrastare soste in doppia e tripla fila e dare una mazzata a tutti gli automobilisti indisciplinati.

Nel marzo 2009 l’eye scout fu installato su un unica vettura della polizia municipale e, nel suo solo primo giorno di lavoro, fruttò ben 2000 multe.

Il meccanismo era elementare: il dispositivo rivelava elettronicamente tutte le soste irregolari e trasferiva le immagini catturate all’operatore, inclusa targa del mezzo e informazioni base del proprietario. Non appena i dati venivano recepiti, la multa veniva verbalizzata, stampata e notificata.

Le polemiche contro un sistema ritenuto eccessivamente "repressivo" erano cominciate immediatamente. Alcuni esponenti del Pd avevano infatti esortato l’amministrazione, e l’allora assessore Melino Capone, a sospendere immediatamente il servizio.

L’eye scout continuò a circolare e multare per diversi mesi fino ad arrivare a racimolare ben 12.000 multe nel solo 2009.

Ben presto, però, della temutissima macchina non si seppe più nulla, se non che si trovava ferma in garage per motivi tecnici.

Per due anni Messina ha vissuto senza occhi elettronici, multe scansionate tramite Gps e azioni mirate contro posteggi in doppia e tripla fila, o nelle carreggiate di preferenza.

Solo lo scorso aprile, il caso eye scout tornò alla ribalta. Ma anche lì si trattò di un periodo brevissimo. I problemi tecnici erano stati risolti, dopo due anni, sostituendo la macchina a gasolio della Polizia Municipale con una elettrica. E, così, al grido di “temete, l’eye scout è tornato” l’intera città si era nuovamente messa all’erta. Ma è bastato davvero poco perché la minaccia passasse e della macchina filma-tutto si tornasse a non sapere più nulla.

Almeno fino ad oggi, quando dalla Polizia Municipale hanno dichiarato che “il Comune non ha soldi per rinnovare i contratti di assistenza per cui il servizio è sospeso da tempo”.

Fino a quando vigerà questo “sospeso” non è ancora dato sapere. Di certo rimane la consapevolezza che il dispositivo ha comportato, nel corso degli anni, spese di acquisto e manutenzione notevoli, a fronte di un utilizzo minimo.

Qualcuno forse gioirà, continuando a sperare in un posteggio in doppia e tripla fila non sanzionato, qualcun altro invece, come è lecito che sia, domanderà: altro spreco?

Veronica Crocitti

@VCrocitti

12 commenti

  1. Che pena, basta rimetterla in funzione e garantirne la manutenzione con i proventi dei verbali incassati, emessi dalla stessa vettura, in una parola AUTOFINANZIAMENTO.
    Nel 2009 ha fruttato 12.000 euro; volendo essere ottimisti, posso credere che la manutenzione dell’eye-scout costi più di 12.000 euro l’anno? Se così fosse non avrebbe senso mantenerlo in vita e/o avrebbe senso indagare sulla concretezza dei costi di manutenzione.
    Siccome penso che costi meno la manutenzione annua che l’introito portato dalla stessa strumentazione, l’autofinanziamento è un’operazione sicuramente fattibile e che permette da subito il ripristino dell’eye-scout.
    E se l’apparecchio è guasto e non ci sono i soldi?
    Bene, lo si fa aggiustare e lo si mette a reddito da subito, tanto le fatture, emesse dagli enti pubblici, devono essere pagate a 30 giorni; in questi 30 giorni potrebbero farsi verbali a bizzeffe. La cassa comunale va in anticipazione per la somma della manutenzione e poi scaricherà l’anticipazione all’incasso dei verbali.

    Volere è Potere.

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  2. Il motivo è semplice. Non consentiva favori con conseguenti acquisizioni di benemerenze, il mezzo non ragionava ma colpiva nel mucchio. Si direbbe che fosse uno strumento fascista come i manganelli, procedeva con pochi riguardi.

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  3. Non ci dormivo da tempo! Sempre a chiedermelo giorno e soprattutto la notte. Ma che fine avrà fatto quel meraviglioso strumento procura-infarti?

    Quel mezzo (amichevolmente chiamato “scassam…a” dai messinesi) di repressione che provoca ansia in chiunque debbe fare una sosta di pochi minuti per accompagnare la nonna dal dottore, per portare su la spesa e andare a prendere i bambini a scuola, per andare a prelevare i soldi in banca ed andare all’ufficio a pagare le multe per le irrazionali ztl.

    Quell’impareggiabile strumento procura-stress che permette ai vigili di non “sporcarsi le mani” standosene tranquillamente seduti in auto a non fare una beata m..a. Tanto tra poco li sostituiscono con cybervigili, magari più intelligenti e meno arroganti.

    Ma che fine avrà fatto quel prodigioso mezzo ammazzaeconomia?

    Ma non solo non ci dormivo io…., ma passavo le notti insonni a chiedermi “Ma perché nessuno ne sente la mancanza”?

    Adesso sappiamo il perché: Perché nessuno parcheggiato in doppia fila aveva bloccato la macchina di un giornalista.

    Adesso possiamo morire contenti.

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  4. C’era una volta una contadinella che si chiamava Mariettina. Un pastore le regalò una ricotta. La ragazzina, tutta contenta, mise la ricottina in un cestello che si pose in testa e si diresse al mercato. Strada facendo pensava:- Ora vado al mercato, vendo la ricotta, con i soldi ricavati compro una gallina che mi farà tante uova. Con i soldi ricavati comprerò una coniglia che mi farà tanti coniglietti, poi li venderò e comprerò un maiale che ingrasserò bene. Lo venderò e comprerò una mucca che mi farà tanti vitellini e vendendoli guadagnerò molti soldi. Mi comprerò tanti abiti eleganti e una bella casetta con balconcino, così quando mi affaccerò, tutti mi saluteranno con un inchino: “Buongiorno signorina!”. Mariettina era tanto convinta che un giorno si sarebbe trovata in quella situazione che, senza accorgersene, fece un bell’inchino. Naturalmente la ricotta che aveva sul capo cadde a terra e non poté comprare proprio nulla.

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  5. C’era la storia di una madama che comprava uova al mercato e con le uova in un cesto portato in testa fantasticava della splendida torta che avrebbe fatto, e di come tutte le comari le avrebbero fatto: ohhh. Poi incrociò un’altra madama e si inchinò per dire: buongiorno Madama Concetta! E tutte le uova fecero splash per terra.

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  6. Poco tempo fa ero a Parigi. Là, se lasci la macchina in zona vietata, le autorità non si creano problemi : te la bloccano con le ganasce di colore giallo . Lo stesso, dicasi, se, in zona di sosta oraria, superi il tempo di sosta che avevi pagato. Non parliamo poi se ti azzardi a posteggiare FUORI dalle aree di sosta a pagamento. Risultato ? Si circola agevolmente. Ma attenzione : lo stesso vale per il resto della Francia (Grenoble, Rennes, Brest, Lione ….).

    E se lo facessimo anche qua ?

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  7. Qualcuno dovrebbe riferire al comandate che questo famigerato meccanismo mangiasoldi è illegale. Per il solo principio che, per questo tipo di violazione, viene tolto al verbalizzato il diritto alla difesa, o per meglio spiegare il diritto di riportare sul verbale le sue dichiarazioni a difesa. Pertanto, non essendoci l’accertatore presente per poter accertarsi dell’assenza del conducente, non si può dichiarare lo stesso “assente”. per esempio: se in quel momento mi sento male ed accosto e sto vomitando passa l’eye scout e mi verbalizza, io come posso dimostrare che ero piegato dietro la macchina a vomitare?. La vera porcata è che per fare ricorso devo sborsare 38 € di contributo unificato, e dunque mi conviene lo stesso pagare la multa. ed è questa la vera PORCATA. invece dell’eye scout mandino i vigili a fare la multa, almeno è moralmente ammissibile.

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  8. Raccontare la storia non è semplice ma voglo provarci.
    Nel 2009 la vettura dopo essere stata consegnata al costo di circa 50.000 euri, fu oggetto di proteste da parte di alcuni componenti della polizia municipale cercando di boicottare l’operazione. Furono fatte diverse sedute anche con Buzzanca e Ferlisi per risolvere il problema ma la cogiutaggine di elementi contrari, fece si che fosse utilizzata poco o niente adducendo che il servizio era difficile da espletare. Furono fatte anche sabotaggi alla vettura come inondare le telecamere di acqua spruzzata a forte getto in maniera di eviarre le foto e i filmati.Ci furono sabotaggi di tutte i generi fino a quando fu dimostrato che tutto addava perfettamente e che erano gli stessi operatoti a non voler effettuare il servizio. Qui fu Ferlisi che senza polso dimostrò come pochi agenti potessero dettare legge. Così fu messa in garage a marcire pur pagando per i primi anni il servizio di assistenza.

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  9. Giuseppe Secondo 26 Novembre 2013 06:35

    la disgustosa idea che la legge debba per forza contenere in sè l’inganno è il tipico bizantinismo italiano che è all’origine della stragrande maggioranza dei nostri problemi, e Messina è l’esempio lampante di questo stato di cose. Cosa deve far mettere a verbale chi sta in seconda fila a spina di pesce? Non ci può stare, paghi la multa e basta. E soprattutto POSTEGGI BENE, la prossima volta. Stanno forse tutti vomitando quelli che bloccano le strade con la propria inciviltà? io li vedo prendere il caffè, fare shopping, fare bancomat, andare DAL BARBIERE …

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  10. Caro amico, sono pienamente d’accordo con te. ed è per evitare polemice e costruire alibi ridicoli che bisogna procedere seguendo la procedura corretta. Il caro automobilista al quale viene contestato il parcheggio di traverso per comprarsi le sigarette o prendersi il caffè, alla domanda se ha qualcosa da dichiarare non potrà altro che scrivere “sono un coglione”.
    Bisognerebbe evitare le tolleranze alle quali si aggrappano i cafoni del ” Un minutu e minni vaiu”…

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  11. Si vuole trovare una soluzione al traffico, all’inciviltà rimpinguando anche le casse comunali a costo zero?

    Ho già scritto sotto quello che si deve fare, se poi Accorinti segue la scia dell’asse Buzzanca-Ferlisi è un altro conto. Si rottama la vettura e avremmo buttato altre 50.000 euro nel WC come se navigassimo nell’oro.

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  12. L’assistenza annua costa 4.000 euri e prevede la perfetta manutenzione della autovettura. Il problema è che non si vuole mettere in condizioni di funzionare perchè il servizio non lo vuole espletare nessuno e i sigg. Ferlisi (ex comandante) e Crisafulli(comandante senza comando) non possono piegarsi al volere di pochi vigili che dettano legge all’interno della caserma posta di fronte al campo Celeste.
    Questi vigili della Viabilità sono una xxxx molto unita che non è facile scalfire neppure dai diretti superiori. Si sono opposti sin dall’inizio e per loro volere non è permesso continuare il servizio senza loro approvazione. Non sono balle inventate basta verificare e potrete avere la certezza di quello che sostengo. Sono stati soldi buttati al vento come quelli delle Poste italiane che incassano 1.200.000 euri annue per un sevizio di raccomandate di verbali che è possibile fare con 500.000 euri. Provare per credere. Con i 600.000 mila euri come plus a voglia di migliorare i servizi.

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