Sparatoria a Fondo Fucile, vittima e figlio testimoni-chiave

Sparatoria a Fondo Fucile, vittima e figlio testimoni-chiave

Veronica Crocitti

Sparatoria a Fondo Fucile, vittima e figlio testimoni-chiave

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giovedì 26 Giugno 2014 - 18:59

Indagini a tutto campo per risalire al movente e all'uomo che, mercoledì sera, ha sparato cinque colpi di pistola contro un noto venditore ambulante di cd della zona di Fondo Fucile. Unici due testimoni, lui e il figlio. Si segue la pista del regolamento dei conti

Quei cinque colpi di pistola calibro 7.65 sono stati esplosi con l’intento di uccidere o, piuttosto, con lo scopo ultimo di avvertire “pesantemente” la vittima, magari per ricordargli che gli sgarri commessi si pagano sempre? E’ questo l’interrogativo su cui si stanno concentrando gli sforzi degli inquirenti, ancora impegnati a dare un nome ed un volto all’uomo che, mercoledì sera, ha sparato due raffiche di proiettili contro un venditore ambulante di cd ben conosciuto nella zona di Fondo Fucile. Al vaglio anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza di alcuni negozi vicini anche se, data l’angolazione, è poco probabile che qualche telecamera abbia potuto riprendere la scena.

I COLPI DI PISTOLA. Diverse le piste battute nelle ultime ore, dall’avvertimento, al tentato omicidio, al regolamento dei conti, senza escludere l’ipotesi di una gambizzazione mal riuscita. Quattro i colpi che hanno raggiunto la vittima nei pantaloni, lasciando altrettanti forellini ma senza provocare alcun graffio. Uno solo, invece, il proiettile che di striscio ha ferito l’uomo tra le scapole, forse nello stesso momento in cui tentava di fuggire da colui che gli aveva appena puntato una pistola addosso.

LA VITTIMA. Cinquantadue anni, piccoli precedenti alle spalle, un furgone sempre posizionato in quell’incrocio con la via 37N, il venditore ambulante è un volto noto della zona di Gazzi. Questa notte, i militari dell’Arma della Compagnia Messina Sud hanno ascoltato a lungo la sua testimonianza, insieme a quella figlio che sembra esser stato l’unico ad assistere alla sparatoria. Entrambi hanno già dichiarato di non aver riconosciuto l’aggressore il cui volto era coperto da un casco.

LE TESTIMONIANZE. Secondo quanto raccontato, al momento della sparatoria il venditore ambulante si trovava accanto al furgoncino di cd, mentre il figlio era all’interno. Il tutto si è poi svolto in pochi minuti, intorno alle 21.30. L’aggressore sulla sella del suo motorino si è avvicinato, ha estratto la pistola ed ha cominciato a sparare la prima raffica. Il 47enne ha tentato allora la fuga verso l’interno di un cortiletto. Lì la seconda raffica di colpi, e poi la scomparsa nel nulla. (Veronica Crocitti)

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