Raffineria di Milazzo. Gli Ambientalisti: “Si investa sugli adeguamenti”

Raffineria di Milazzo. Gli Ambientalisti: “Si investa sugli adeguamenti”

Salvatore Di Trapani

Raffineria di Milazzo. Gli Ambientalisti: “Si investa sugli adeguamenti”

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giovedì 21 Maggio 2020 - 16:17

Gli ambientalisti puntano il dito contro la Raffineria di Milazzo, accusandola di non voler investire per salvaguardare lavoro, salute e ambiente.

Torniamo a parlare della Raffineria di Milazzo, nelle ultime ore interessata da uno sciopero ad oltranza dei lavoratori. Tra i tanti temi presi in esame, nel corso degli ultimi giorni, c’è stato anche l’adeguamento degli impianti voluto dal Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria. Un punto sul quale sono intervenuti l’Adasc, il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, il Coordinamento Ambientale Milazzo – Valle del Mela, l’Arci Messina APS e il Movimento no inceneritori del Mela.

Le dichiarazioni degli ambientalisti

«I dirigenti della società –dichiarano gli ambientalisti- continuano a tirare in ballo, in modo strumentale, il Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria approvato dalla Regione Siciliana. E’ chiara la loro intenzione di non investire per adeguare gli impianti alle migliori tecnologie disponibili che consentirebbero di ridurre l’inquinamento e quindi irischi sanitari per la popolazione ed i lavoratori».

Le associazioni ambientaliste hanno quindi sottolineato come il Piano di Tutela della Qualità dell’Aria sia applicabile, con i giusti investimenti.

«Ribadiamo –dichiarano- ancora una volta che non è assolutamente vero che le disposizioni del Piano sono inapplicabili, perché fanno riferimento a tecnologie pubblicate in un “elenco” approvato dall’Unione Europea per tutti gli impianti di raffinazione già esistenti (le cosiddette “BAT Conclusions”)».

La situazione occupazionale e gli investimenti

Gli ambientalisti si sono quindi detti vicini ai lavoratori, in sciopero da questa mattina, auspicando un cambio di rotta sul fronte degli investimenti e dell’adeguamento degli impianti.

«Più volte –concludono- abbiamo sottolineato l’importanza degli investimenti, anche dal punto di vistaoccupazionale: infatti più fondi vengono previsti per adeguare gli impianti, più posti di lavoro vengono creati. Sembra che adesso anche i lavoratori comincino a capire la necessità che l’industria non lesini sugli investimenti. Esprimiamo quindi vicinanza ai lavoratori che da stamattina hanno indetto lo sciopero ad oltranza, affinché l’azienda disponga con estrema urgenza tutti gli investimenti necessari, senza ricorrere più a ricatti, sotterfugi e strumentalizzazioni».

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