Pochi mezzi ma tanti sogni e voglia di fare. Come auto-produrre arte a Camaro

Pochi mezzi ma tanti sogni e voglia di fare. Come auto-produrre arte a Camaro

Eleonora Corace

Pochi mezzi ma tanti sogni e voglia di fare. Come auto-produrre arte a Camaro

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domenica 20 Ottobre 2013 - 21:45

Un gruppo di ragazzi di Camaro tra i quattordici e i vent'anni ha realizzato un cortometraggio contro l'uso delle droghe pesanti. L'idea, nata da uno studente messinese, Giuseppe DI Blasi, vuole dare l'opportunità a tanti ragazzi delle periferie di coltivare l'arte e la cultura, facendoli crescere, nel frattempo, lontani dalla strada. Già in cantiere il secondo cortometraggio.

Dare l’opportunità ai più giovani di coltivare sogni e sviluppare interessi. Una cosa scontata, in altre città, meno che a Messina, dove gli spazi di aggregazione per i ragazzi sono praticamente inesistenti. Nei quartieri cosiddetti a rischio, poi, troppo spesso non ci sono alternative alla strada. Per sopperire a tutto questo e invertire la fatalistica ingiustizia sociale che contrappone ragazzi più fortunati a giovani condannati alla marginalità anche solo per il luogo di residenza, un giovane studente, Giuseppe Di Blasi, ha deciso di rimboccarsi le maniche e mettere la sua creatività al servizio dei ragazzi del proprio quartiere. Ci troviamo a Camaro, dove Di Blasi ha unito in un progetto comune un gruppo di ragazzi del quartiere tra i quattordici e i vent’anni. Insieme hanno realizzato un cortometraggio dove ognuno ha potuto assecondare le proprie inclinazioni e approfondire i propri interessi. Al di là dei risultati, il pregio del lavoro collettivo di questi giovani cittadini – che si sono battezzati “Ragazzi in Corto” – risiede nel fine educativo e culturale dell’iniziativa, che allontana i ragazzi dalla strada e ne valorizza i rispettivi talenti.

Giovanni Di Blasi, ideatore del progetto, racconta che: “Il gruppo Ragazzi in corto vuole – attraverso l'utilizzo dei cortometraggi – sensibilizzare la società su tematiche quali: droga, bullismo, razzismo ed alcolismo. Nasce nella realtà del villaggio di Camaro, ma stiamo già lavorando per coinvolgere anche gente di altri quartieri. Ovviamente non siamo professionisti, siamo solo ragazzi appassionati e pieni di sogni”.

Il primo lavoro è un medio- metraggio sul tema della droga pubblicato su YouTube il 12/09/2013 dal titolo: "Volere è Potere”. Il prossimo, già in cantiere, tratterà l’argomento tristemente attuale della violenza sulle donne. Previsti per lunedì 21 ottobre dei provini aperti ai ragazzi di tutti i quartieri all’Arena dentro Villa Dante. Questi i nomi dei ragazzi che hanno partecipato al primo cortometraggio: Regia, Sceneggiature, Montaggio e Casting a cura di Giuseppe Di Blasi. Fotografo ufficiale: Antonio Maggio. Protagonisti Principali sono stati: Tindaro De Salvo, Eros Di Blasi, Andrea Centorrino, Vincenzo Lisi, Emanuele Giuffrida, Ketty Rizzitano, Valentina Scarrantino, Mario Guglielmo, Giuseppe Riggio, Giuseppina Messina. Chiunque volesse mettersi in contatto con il gruppo “Ragazzi in Corto” può farlo anche attraverso l’omonima pagina Facebook.

“Ho avuto questa idea un giorno che ero seduto in piazza – racconta Giuseppe Di Blasi – Vedevo tanti ragazzi demotivati, quindi ho cercato dei volontari per creare un gruppo di lavoro. Ci incontriamo a casa mia, poi ci spostiamo per girare le scene. Due mesi fa abbiamo pubblicato il nostro primo video su youtube e abbiamo raggiunto 1.649 visualizzazioni. Non mi aspettavo questi numeri e sono felice. Per creare il primo progetto, abbiamo lavorato sei mesi, da marzo ad agosto. Abbiamo girato anche qualche scena a Catania, visitando nel frattempo questa città che alcuni ragazzi non avevano mai visto. Ho anche organizzato degli incontri con alcuni attori professionisti. Andavamo a trovarli prima dell’inizio del loro spettacolo a Teatro, credo che parlare con loro abbia fatto bene a diversi ragazzi, motivandoli a continuare sulla strada dell’arte e della cultura”.

Insomma, la storia di un’esperienza fai da te, organizzata “dal basso” che oltre ai ragazzi protagonisti ha coinvolto, in una sorta di reazione a catena, anche amici, vicini di casa, genitori e nonni. I ragazzi raccontano che hanno avuto anche diversi commenti negativi. Al lavoro non hanno partecipato dei professionisti, ma qualsiasi sia il giudizio sui risultati, resta la dovuta stima per il lavoro e l’impegno di aver creato da soli e senza mezzi un prodotto culturale.

“Accettiamo le critiche- commenta Giuseppe Di Blasi – ma non le prese in giro, perché le critiche se sono costruttive ci aiutano a migliorare nel nostro lavoro. Molti di questi ragazzi, secondo me, hanno talento. La cosa brutta è che non esistono corsi di recitazione gratuiti per tanti ragazzi che hanno questa passione, ma che per problemi economici non possono permettersi di coltivarla. Per questo ho creato il gruppo, per dare un’opportunità a chi non ne ha, anche se in piccolo. Sarebbe bello se la città offrisse corsi anche a titolo gratuito, un vero e proprio sogno per molti di noi”.

Insomma, i ragazzi dei villaggi e delle periferie non solo dei teppisti, ed hanno diritto a pari opportunità e soddisfazioni, indipendentemente dalle situazioni culturali ed economiche da cui familiarmente provengono. È questo il messaggio che Di Blasi e il suo gruppo di giovani ed adolescenti vuole lanciare al resto della città. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. Se ci fossero centinaia di persone così vivremo in una città migliore

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