Sì all’incontro “privato” sull’Atm purché alla presenza di Buzzanca , dei dirigenti e dei revisori dell’azienda

Sì all’incontro “privato” sull’Atm purché alla presenza di Buzzanca , dei dirigenti e dei revisori dell’azienda

Sì all’incontro “privato” sull’Atm purché alla presenza di Buzzanca , dei dirigenti e dei revisori dell’azienda

venerdì 08 Luglio 2011 - 09:01

Dopo il diniego espresso dai capigruppo su una seduta aperta del Consiglio comunale, Orsa, Ugl e Cub accettano la proposta di una riunione a porte chiuse che chiarisca definitivamente la situazione economica dell’azienda ed eventuali responsabilità

«Accettiamo l’invito al confronto che nell’interesse di tutti dovrà svolgersi nel più breve tempo possibile». Reagiscono in maniera diplomatica Orsa, Ugl e Cub nonostante la mezza porta chiusa in faccia dai consiglieri comunali, che hanno respinto la richiesta delle tre organizzazioni sindacali di indire una seduta aperta del Consiglio comunale per discutere sulla vertenza dei lavoratori Atm e più in generale sul futuro della società speciale di proprietà del Comune.
Se da un lato, infatti, Orsa Ugl e Cub dicono di prendere atto «negativamente del diniego al confronto pubblico espresso dai capigruppo del Consiglio Comunale», dall’altro accettano la proposta dei capigruppo, cioè quella di incontrare i rappresentanti comunali in separata sede e non in aula consiliare.
I sindacati pongono, però un paletto,: «onde evitare sterili passerelle e consueti attestati di solidarietà istituzionale che non servono al sostentamento delle famiglie dei lavoratori né a migliorare il disastroso trasporto urbano – scrivono in un comunicato – chiediamo la presenza in aula del Sindaco Buzzanca, che dovrà spiegare il motivo per cui i lavoratori “non hanno nulla da lamentare”; la presenza del Commissario Russo, del Direttore Generale Conte, dei rappresentanti della Giunta Comunale che bocciano sistematicamente i bilanci consuntivi ATM, e del revisore dei conti».
Secondo i tre sindacati, «l’incontro dovrà servire per capire chi racconta la verità e quale della parti, fra ATM e Comune, ha falsato i propri bilanci trascinando l’azienda al fallimento. Solo risalendo alle antiche omissioni si può sperare di organizzare un serio progetto di risanamento, diversamente si tratterebbe della solita farsa di cui non vogliamo essere attori».
Nel documento, Osa, Ugl e Cub tornano anche sulla tragedia sfiorata ieri mattina, quando un dipendente che non percepisce da mesi lo stipendio ha minacciato di gettarsi dal cornicione dell’edificio che ospita la sede dell’Atm. «A costo di apparire ripetitivi – scrivono – riteniamo doveroso evidenziare, ancora una volta, lo stato di estrema tensione che vige fra i lavoratori privati del loro stipendio, umiliati dai rappresentanti delle istituzioni che sminuiscono la loro vertenza e spesso additati strumentalmente come unico male del disastro aziendale». (Danila La Torre)

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