Reddito di cittadinanza, da lunedì scatta la fase due: le proposte di lavoro

Reddito di cittadinanza, da lunedì scatta la fase due: le proposte di lavoro

Francesca Stornante

Reddito di cittadinanza, da lunedì scatta la fase due: le proposte di lavoro

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sabato 31 Agosto 2019 - 08:00

I navigatori dovranno accompagnare coloro che ricevono il sussidio verso l'individuazione di un posto di lavoro adeguato alle proprie competenze

Reddito di cittadinanza, adesso scatta la fase due. Il mese di settembre porterà al secondo step della misura introdotta dal governo gialloverde. Si tratta della fase sicuramente più delicata e forse anche complicata: quella che dovrà aprire nuovi scenari professionali a chi ha ottenuto fino ad oggi il reddito di cittadinanza. 

Cosa accade da lunedì

Da lunedì 2 settembre in pratica dovrebbero arrivare le prime proposte di lavoro per chi in questi mesi ha usufruito del reddito di cittadinanza.

Saranno i navigator, le figure assunte presso i Centri per l’Impiego proprio appositamente per questa misura, a dover accompagnare i potenziali nuovi lavoratori in questo percorso.

Le chiamate

I Centri per l’Impiego inizieranno a convocare chi ha ottenuto il reddito di cittadinanza da aprile a luglio. Insieme a loro è prevista possibilità di inserimento lavorativo anche per i membri maggiorenni non occupati del nucleo familiare. Sono esclusi dalla convocazione alcune categorie come gli over 65 anni, i disabili e i beneficiari della pensione di cittadinanza.

In Italia sono poco più di 700 mila le persone che dovrebbero ricevere una chiamata dal 2 settembre per firmare il Patto per il lavoro. In Sicilia i soggetti interessati sono 162.518 e la nostra regione è seconda solo alla Campania.

Il Patto per il lavoro

Il Patto per il lavoro prevede un percorso per la ricollocazione occupazionale dei percettori del sussidio. A loro verranno proposte fino a tre offerte di lavoro. La prima potrebbe distare fino a 100 chilometri dalla residenza del lavoratore, la seconda fino a 250 chilometri, mentre la terza offerta potrà provenire da tutto il territorio nazionale. E’ possibile rifiutare fino a due offerte, chi dirà no a tutte rischia di perdere definitivamente il sussidio. 

Il banco di prova

Questo secondo step sarà il vero banco di prova sull’effettiva validità del reddito di cittadinanza. Un test che arriva proprio in questi giorni caldissimi in cui Movimento 5Stelle e Pd stanno dialogando per il nuovo Governo. Proprio il reddito di cittadinanza è uno degli argomenti caldi sul tavolo e potrebbero scattare delle modifiche. Intanto però si va avanti così come era stato previsto. Adesso si toccherà con mano se e quanto effettive possibilità di lavoro ci sono. Soprattutto al sud Italia. 

Francesca Stornante

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