Reggio. Autonomi Differenziata, Falcomatà: “Occhiuto ha venduto la Calabria”. FdI:” solo strumentalizzazioni”

Reggio. Autonomi Differenziata, Falcomatà: “Occhiuto ha venduto la Calabria”. FdI:” solo strumentalizzazioni”

Redazione

Reggio. Autonomi Differenziata, Falcomatà: “Occhiuto ha venduto la Calabria”. FdI:” solo strumentalizzazioni”

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venerdì 03 Marzo 2023 - 14:46

Per Falcomatà è giunta l'ora di organizzare una grande mobilitazione dei calabresi e dei meridionali "contro questa follia"

REGGIO CALABRIA – “Occhiuto ha venduto la Calabria in nome dei suoi interessi politici. Nonostante le perplessità apertamente dichiarate, il Governatore ha votato sì al disegno di legge sull’autonomia differenziata, proposto dal ministro della Lega Nord Calderoli, acconsentendo a un futuro di sottosviluppo per la nostra regione”. E’ quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook, il sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. “Cos’è l’autonomia differenziata?  È un modello di gestione degli investimenti pubblici che fissa i diritti dei cittadini di una determinata regione non in base ai loro bisogni, ma in relazione a quante risorse hanno avuto fino a quel momento. Quindi chi fino ad oggi ha avuto poco, avrà sempre meno, chi ha avuto tanto, adesso avrà ancora di più. Per questo viene definita la “Secessione dei ricchi”.

“In questo modo – prosegue Falcomatà – si certifica per legge che un bambino che oggi nasce in Calabria avrà sicuramente meno diritti di uno che nasce in Veneto, ad esempio. Un anziano ricoverato in uno dei nostri ospedali continuerà ad avere un’aspettativa di vita inferiore rispetto ad uno ricoverato in Piemonte. Un infartuato o il ferito di un incidente, dovrà attendere sempre di più l’arrivo di un’ambulanza rispetto a quanto avviene in Friuli.

Una persona con disabilità è condannata ad una qualità della vita sicuramente inferiore ed un ragazzino che frequenta una delle nostre scuole avrà sicuramente minori opportunità di un suo coetaneo che vive in Lombardia. 
E questo, all’attuale Presidente della Regione Calabria, evidentemente, sta bene! Ha dichiarato pubblicamente di avere dei dubbi sul Ddl Calderoli, ma adesso lo ha votato, probabilmente per fare un favore al ministro della sua maggioranza di governo e non di certo alla nostra regione”.

Per il sindaco sospeso “oggi è la giornata più triste per la Calabria, tradita da chi avrebbe dovuto battersi per rappresentarla e invece ha barattato i diritti della nostra terra per gli interessi della propria parte politica e per obbedire a ordini di scuderia. Ma non bisogna arrendersi. I parlamentari eletti al sud si oppongano con fermezza a questa sciagurata legge. E’ giunta l’ora di organizzare una grande mobilitazione dei calabresi e dei meridionali contro questa follia. E contro chi con il proprio voto, sta per trasformarla in realtà”.

Fratelli d’Italia: “Falcomatà strumentalizza tema istituzionale”

Sull’Autonomia differenziata, Falcomatà strumentalizza tema istituzionale. Piuttosto apra un confronto in città per approfondire punti di forza e debolezza di un assetto istituzionale previsto dalla Costituzione”  – questa la replica a stretto giro del circolo di Fratelli d’Italia “Giorgia Meloni” che, attraverso il suo presidente Giuseppe Crea, specifica: “occorre un dibattito, come contributo alla comunità, che non può avere solo connotati politici, ma che deve essere accompagnato da riflessioni di carattere culturale, soprattutto alle nostre latitudini, in Calabria, dove facciamo ancora i conti con un regionalismo mai effettivamente compiuto”.

E’ necessario ragionare, al netto di posizioni ideologiche – continua la nota di Fratelli d’Italia – sul fatto se lì autonomia differenziata potrebbe portare benefici alla nostra terra. Perché di questo si tratta! È indubbio che il tema centrale deve essere quello di non sacrificare all’altare di una grande riforma, diritti e perequazione del Sud del Paese. Per questo, realizzare un federalismo regionale, non deve essere un tabù”.  “Certamente occorre lavorare ad un federalismo efficiente e solidale, rispettoso della Costituzione, superando per esempio, il criterio della spesa storica soprattutto in materia socio-assistenziale. Ma la grande intuizione invece, potrebbe essere quella di far maturare nuove opportunità rispetto ad una riforma che nel dibattito pubblico sembra dare per spacciata la Calabria.

Invece – siamo convinti – che con coraggio e consapevolezza, e soprattutto una forte sinergia istituzionale, possa maturare una riforma che corregga gli errori, gli squilibri tra i territori, le penalizzazioni per il Meridione, adeguando gli enti regionali ai cambiamenti “forzati” della società e fornendo ad esse gli strumenti per competere ad armi pari con il resto del Paese. Parliamo di questo evitando elucubrazioni di propaganda politica”

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