Reggio Calabria. Antibracconaggio, sequestrate armi e richiami vietati. 8 persone denunciate

Reggio Calabria. Antibracconaggio, sequestrate armi e richiami vietati. 8 persone denunciate

Dario Rondinella

Reggio Calabria. Antibracconaggio, sequestrate armi e richiami vietati. 8 persone denunciate

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martedì 17 Novembre 2020 - 12:16

Numerose persone denunciate dai carabinieri Forestale

I  militari delle stazioni carabinieri Forestale di Melito di Porto Salvo e di Brancaleone, quest’ultima coadiuvata da militari del nucleo C.I.T.E.S. di Reggio Calabria hanno denunciato all’autorità giudiziaria 8 persone, colte in flagranza di reato. Svariati sono gli illeciti contestati, che vanno dall’utilizzo di disposo dei richiami elettroacustici, all’esercizio della caccia nei periodi vietati e all’abbattimento di specie protette.

Nel territorio del comune di Bova Marina, in località Lardicà sono stati deferite due persone, entrambe residenti a Condofuri (RC), sorprese ad utilizzare i richiami acustici vietati. Inevitabile il deferimento all’autorità giudiziaria ed il sequestro di due fucili da caccia con relativo munizionamento e di 4 richiami elettroacustici vietati, oltre a numerosi esemplari di avifauna protetta già uccisa.

A Melito di Porto Salvo in località Musa-Torre, tre soggetti, entrambi residenti a Melito, mentre il terzo residente a Reggio Calabria, sono stati denunciati per uso illegale di richiamo elettroacustico vietato. Anche in questo caso, oltre al sequestro di 3 fucili con relativo munizionamento, e di 2 dispositivi elettroacustici vietati, è scattato il deferimento all’autorità giudiziaria. Infine a Montebello Jonico, in località Ficarella, è stato sorpreso un uomo, denunciato a piede libero per aver abbattuto un esemplare di avifauna protetta; sequestrato un fucile da caccia e numerose cartucce.

A Caraffa del Bianco, in località Badia del Rizzo, e a Sant’Agata del Bianco in località Ripe, invece, sono stati colti sul fatto rispettivamente due persone, residenti a Rosarno, entrambi sorpresi ad esercitare la caccia utilizzando i mezzi di richiamo vietati; inevitabile il deferimento all’autorità giudiziaria ed il sequestro dei mezzi di caccia (fucili, munizioni e dispositivi elettroacustici).

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