Sensori iper-techno nelle -ferite- delle statue e dispositivi nei basamenti per monitorare la meccanica
Non andranno in tournee, ma a marzo, quando, torneranno nel museo nazionale di Reggio Calabria, i Bronzi di Riace porteranno con sè un apparato iper-tecnologico, così da consentire un check-up continuo.
Fra i sistemi messi a punto nel laboratorio allestito a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, spicca quello che controllerà il microclima sia all’interno che all’esterno della sala di esposizione. Ma la vera novità è rappresentata dalla strumentazione hi-tech che sarà inserita -sotto pelle- alle due statue, per monitorarne la stabilità sotto vari profili. Un caso unico, per dei manufatti cavi.
Uno dei dispositivi più sofisticati che sarà inserito nel corpo dei Bronzi è un estensimetro, un piccolo -francobollo- elettronico, il cui funzionamento è simile ai vetrini che vengono impiegati per monitorare le crepe sui muri.
-Andremo a posizionare queste celle nelle micro-cricche che si trovano sulla superficie delle statue per tenere sotto controllo lo ‘stress’ che può derivare da cambi di temperatura, umidità o da shock meccanici-, ha spiegato Roberto Ciabattoni, fisico dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) e responsabile della diagnostica del laboratorio.
-Nel basamento – ha proseguito – saranno invece posizionati in maniera permanente degli accelerometri, scatoline grandi quanto un pacchetto di sigarette che serviranno a controllare se ci sono vibrazioni-.
In entrambi i casi, il server che controlla la situazione sarà consultabile anche da remoto. -Il responsabile del monitoraggio – sottolinea Ciabattoni, che dal 1986 segue la diagnostica sui Bronzi – potrà avere accesso ai dati in tempo reale, controllarli ovunque si trovi e vedere l’archivio delle informazioni. Potremo così intervenire per tempo in caso di anomalie o di una concomitanza di valori critici-. E se i parametri dovessero avvicinarsi o superare i livelli di guardia, il sistema provvederà anche ad avvisare automaticamente i tecnici con sms, e-mail o telefonate registrate.
Tutti i software che saranno applicati sui Bronzi sono opera del laboratorio di Fisica dell’Iscr, che da oltre 25 anni verifica periodicamente la -salute- delle due statue. Per metterli a punto, i tecnici dell’Istituto del restauro hanno lavorato mesi, sviluppando i dispositivi forniti dalla Leane International, azienda romana attiva nella sensoristica e nella strumentazione elettronica.
Le apparecchiature hi-tech all’interno dei corpi cavi dei Bronzi andranno ad affiancarsi a una complessa strumentazione che d’ora in poi accompagnerà ovunque le statue (eventuali tournee incluse): una serie di sonde che saranno posizionate nella sala di esposizione e negli ambienti attigui per controllare il microclima.
-Abbiamo ricevuto due milioni dal Consiglio regionale – afferma il direttore del laboratorio di Palazzo Campanella, Pasquale Dapoto – ma stiamo progettando un programma di interventi per il futuro e presto dovremo chiedere un altro finanziamento di qualche centinaio di migliaia di euro-.
