Busta sospetta a Scopelliti: Palazzo Alemanni in tilt. Al Governatore della Calabria la solidarietà di Gasparri e della Polverini

Busta sospetta a Scopelliti: Palazzo Alemanni in tilt. Al Governatore della Calabria la solidarietà di Gasparri e della Polverini

Busta sospetta a Scopelliti: Palazzo Alemanni in tilt. Al Governatore della Calabria la solidarietà di Gasparri e della Polverini

lunedì 23 Agosto 2010 - 17:01

E' l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti della nuova Amministrazione Regionale. Occhiuto (Udc): «vogliono impedirci di cambiare questa terra»

Doveva essere una normale giornata di lavoro per la Giunta Scopelliti e tutti gli organi di Palazzo Alemanni: nel pomeriggio era prevista una riunione di Giunta ma la giornata è stata caratterizzata da un grave episodio intimidatorio avvenuto in mattinata.

Un busta contenente una polvere bianca sospetta è arrivata alla sede della presidenza della Giunta regionale. La busta, indirizzata al governatore Giuseppe Scopelliti, è stata aperta da un impiegato dell’ufficio protocollo. Appena ha visto il contenuto, l’impiegato ha avvertito la polizia e lo stesso Governatore che si trovava nel suo ufficio.

Il piano terra di Palazzo Alemanni, nel centro di Catanzaro, che ospita la presidenza della Regione Calabria, è stato subito evacuato. Il provvedimento è stato preso a scopo cautelare in attesa di stabilire il tipo di sostanza che era contenuto nella lettera. A scopo precauzionale il dipendente della Regione che ha aperto la busta è stato portato in ospedale per accertamenti. Nella busta, oltre alla polvere, c’era anche una lettera in cui, secondo quanto si è appreso, si fa riferimento alla situazione del debito nel settore della sanità in Calabria con, anche, un ‘invito’ a eliminare il ticket sui medicinali.

I vigili del fuoco del nucleo regionale Nbcr hanno compiuto una serie di accertamenti a Palazzo Alemanni ed hanno escluso che la polvere bianca trovata nella busta sia radioattiva o esplosiva. La polvere bianca che, al momento dell’apertura della busta, si era sparsa sul tavolo dell’ufficio protocollo, è stata raccolta dai vigili del fuoco e sarà inviata all’Arpacal che, a sua volta, ne invierà un campione ad un laboratorio di Foggia per accertarne la natura.

L’ufficio all’interno del quale è stata aperta la busta è stato sigillato e resterà chiuso fino a quando non si avranno gli esiti degli accertamenti di laboratorio.

A Scopelliti è arrivata la solidarietà di alcuni esponenti del mondo politico. Il presidente dei senatori del gruppo Pdl, Maurizio Gasparri, ha espresso «solidarietà al presidente della regione Calabria perchè non si lasci intimidire dalle minacce che lo hanno raggiunto. L’impegno di Scopelliti, prima da sindaco di Reggio Calabria ed oggi da presidente della regione, contro la criminalità organizzata è noto. Sono certo che proseguirà la sua personale battaglia per fare della Calabria una terra di legge ed ordine. Gli rinnovo stima e vicinanza».

Parole di stima e apprezzamento anche dal Governatore della Regione Lazio, Renata Polverini: «Esprimo piena solidarietà al presidente Scopelliti per il vile gesto intimidatorio subito. Si tratta di un atto grave che condanniamo con fermezza e che sono convinta non scoraggerà il governatore della Calabria nel proseguire con impegno e senza condizionamenti la sua attività di governo e di contrasto all’illegalità».

Il parlamentare dell’Udc Roberto Occhiuto ha detto che «la lettera minatoria ricevuta da Scopelliti è il simbolo di quella parte di Calabria che non vuol cambiare e che si esprime con le minacce, nascondendosi. Non è un caso che nella lettera si faccia riferimento alla sanità, per gli interessi e gli sprechi che in essa si annidano. La Calabria, purtroppo, è anche quella delle lettere anonime, della violenza e della malasanità. Ma, fortunatamente, è soprattutto una regione piena di speranza e di voglia di cambiare, che Scopelliti ha raccolto alle ultime regionali e che, sono sicuro, saprà interpretare con coraggio nonostante le minacce».

Il vice coordinatore del Pdl della Calabria, Antonio Gentile, ha detto che «le forze oscure si ribellano al cambiamento e l’inquietante messaggio arrivato al presidente Scopelliti ne è la dimostrazione. Abbiamo costruito nella pulizia della politica una vittoria chiara e netta che oggi si traduce, progressivamente, in espulsione di un certo malcostume che si aggirava intorno alla Regione. Siamo, come forza di maggioranza e come alleanza di Governo, i nemici principali della ‘ndrangheta e delle consorterie lobbistiche che si sono nascoste negli anni drenando risorse che sarebbero dovute andare ai calabresi. Al mio, al nostro grande amico Scopelliti ribadiamo la solidarietà concreta e vicina di un intero popolo che si identifica con la sua azione politica».

Proprio sul tema della sanità, nei giorni scorsi l’Amministrazione Scopelliti aveva presentato il piano di rientro e il progetto per il rinnovamento del sistema sanitario regionale, che prevede la chiusura di alcuni ospedali considerati inutili e pericolosi, e la riconversione di altri.

Questo gesto intimidatorio è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi analoghi che, in Calabria, si ripetono quotidianamente nei confronti di alcuni esponenti del mondo politico, sindacale, giornalistico e più in genere professionale.

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