Il Presidente della Regione uscente e candidato governatore del centro/sinistra ha chiuso la campagna elettorale a Reggio
-Scopelliti è in vantaggio solo nel Reggino Tirrenico. Ma perde nella Jonica e in tutte le altre aree della Regione-: è agguerrito l’Agazio Loiero che ha chiuso la campagna elettorale a Reggio in un incontro presso il cineteatro Odeon.
Anche se non lo dà a vedere, caratterizzato dal solito atteggiamento pacato, moderato ed estremamente tranquillo, Agazio Loiero – mai nervoso e spesso ironico – è tremendamente duro nei confronti di Scopelliti. E riesce, senza urlare anzi quasi sussurrando, a dire parole di fuoco contro il candidato governatore del centro/destra: -Su Scopelliti non so cosa dire, l’ho consociuto in questa campagna elettorale e ho notato che ha fatto di tutto, addirittura ha scritto una lettera a tutti i Calabresi in Piemonte e li ha invitati a votare Lega! Assurdo! E poi ha litigato con tutti anche all’interno della sua stessa coalizione. Ha detto che vincerà perchè i sondaggi lo danno vincente, ma non mi spiego perchè con questo vantaggio enorme ogni giorno viene in Calabria un Ministro del Governo per sostenerlo. E perchè Berlusconi non viene? Ve lo dico io: Berlusconi va dove si vince! In Calabria non viene perchè non vince! Scopelliti in questa campagna elettorale ha dato un saggio della conoscenza della lingua Italiana che è spaventoso. Chi fa il Presidente di una Regione è il Presidente di un esecutivo che deve parlare a Roma, Milano, Bruxelles. Ma se non sa parlare un buon italiano, magari schematico ma almeno comprensibile, il traduttore va in crisi e traduce un’altra cosa! Per non parlare della storia e della geografia. Il valore di rappresentanza di un Presidente della Regione è molto alto, perchè una volta eletto rappresenta tutti, sia quelli che l’hanno votato sia quelli che non lo hanno votato. Alla fin fine ci si deve identificare tutti nel Presidente. Ma Scopelliti è un personaggio incredibile che ha ridotto in dissesto finanziario il Comune di Reggio Calabria. Non so chi l’ha convinto a candidarsi. La situazione elettorale è che lui, a Reggio, potrebbe avere consenso superiore al nostro in città e sul tirreno ma non sulla jonica. Ma è in una situazione difficile nelle altre quattro province, nelle quali non può vincere. Vinceremo noi. Ve lo dico sinceramente, non potrei dirvi una cosa che può essere smentita tra tre giorni. Apparirei comico. La situazione è questa. Scopelliti l’abbiamo già visto all’opera e sappiamo gli strumenti che usa. Ma proprio lui bisognava trovare? Non mi fa scandalo che uno di Reggio faccia il Presidente della Regione, ci sono tante persone di talento, mi avrebbe fatto piacere uno come Falcomatà, ma proprio Scopelliti … Obiettivamente l’equilibrio è quello che vi ho descritto. Se tutti insieme facciamo questa battaglia con l’idea di un sogno, di un viaggio da fare insieme, cambiamo tante cose di questa Regione, rendiamo la sanità ordinata. Non dobbiamo guardare solo la festa sul lungomare perchè ci sono problemi grandissimi-.
L’incontro con i cittadini e i simpatizzanti ha visto seduto accanto Loiero il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito. Sul palco, prima del Governatore, è salita solo la segretaria cittadina del Partito Democratico, Consuelo Nava, che ha introdotto il Presidente dicendo che -con Scopelliti Reggio ha perso la civiltà della gloriosa primavera guidata da Italo Falcomatà. Scopelliti alimenta il sentimento di rabbia che alcuni Reggini hanno per il presunto scippo del capoluogo da parte del Catanzaro. Grazie a Loiero a cui questa provincia affida la sua capacità di riscatto e sviluppo per una Calabria unita nel consenso. Preferiamo la democrazia, vogliamo essere la migliore parte a sud di un’Italia libera e garantita dalla sua costituzione-.
Loiero è arrivato all’Odeon accompagnato da Demetrio Naccari, e in sala erano presenti molti dei candidati reggini del centro/sinistra. Pesante, però, l’assenza di Peppe Bova. La manifestazione, all’insegna dello slogan -Loiero Presidente per non dividere la Calabria-, è stata caratterizzata da numerosissimi riferimenti alla situazione politica nazionale e durante il suo comizio, lo stesso Agazio Loiero ha duramente criticato il governo Berlusconi dichiarando che -se si dovesse guardare l’azione del Governo, il centro/destra in Calabria non dovrebbe prendere un solo voto-.
-La nostra campagna elettorale è iniziata in ritardo – ha esordito Loiero – perchè abbiamo avuto una forte dialettica al nostro interno. La dialettica è dipesa dal fatto che non si sceglieva una piccola cosa. Si sceglieva il presidente della Regione e l’abbiamo fatto attraverso l’esercizio della democrazia, con le primarie. Non abbiamo fatto una brutta cosa. Da noi sarebbe difficile calare dall’alto un personaggio. Quand’è capitato abbiamo perso e abbiamo perso male. Se una classe dirigente non è legittimata dal voto il sistema non va bene. Partiti senza congresso non fanno altro che nominare i ruoli di potere come ai tempi di Cesare. Sono convinto e contento di trovarmi accanto a tutti i candidati con i quali stiamo facendo una grande battaglia in questo territorio dove Scopelliti ha occupato tutto, una battaglia con condizioni di difficoltà estrema perchè c’è un’idea quasi del possesso da parte del centro/destra. Oggi sono qui e parlo dopo la manifestazione del Pdl di piazza San Giovanni a Roma: un evento che a un democratico procura inquietudine. Non s’è mai visto che in una democrazia il potere legittimamente costituito vada in piazza a protestare o contro altri poteri dello Stato o, di fatto, contro se stesso. Quella di Berlusconi è una posizione assunta nel momento in cui sembra perdere le sue certezze e i suoi alleati: Casini s’è sfilato e Fini si sta sfilando. Lui si rinchiude con Bossi e tenta di tener forte il territorio del nord. Sembra quella marcia a ritroso che già fece un personaggio storico chiudendosi nel nord del Paese. Questi fatti mi lasciano inquieto. E’ come se fossimo in un regime sudamericano, ma sta avvenendo in Italia dove abbiamo una delle più moderne democrazie grazie alla nostra grande costituzione. L’informazione non è libera, la verità viene manipolata. C’è una grande sete di notizie. Il sogno della filosofia, principio morale della verità e della libertà, oggi non esiste più. I media danno le notizie come le vogliono dare. Il Paese è sonnolento, addormentato dai media e dalla televisione. E ne fanno le spese le fasce più deboli. Berlusconi e Bossi sono un problema grande. Bossi non ha abiurato alla secessione. Trova una forma diversa, lo fa attraverso l’uso della leva fiscale, ma il suo obiettivo è sempre quello. Il federalismo fiscale mostrerà in modo drammatico le disparità tra i territori e sarà imposto al mezzogiorno. Sono preoccupato, dovremo fare i conti da soli con il federalismo fiscale, sarà una tragedia. Sono convinto che proprio dal mezzogiorno deve succedere qualcosa, basti guardare quello che sta succedendo in Sicilia, dove Lombardo ha vinto con il 65%. Siciliani sono Ministri che contano, la seconda carica dello Stato e uno stuolo di viceministri e sottosegretari, in più hanno lo statuto speciale. Ma perchè Lombardo e una parte del Pdl Siciliano si ribellano? Si ribellano all’egemonia della Lega. A questo dobbiamo ribellarci anche noi. L’antica questione meridionale non è più considerata. Gentile mi fa ridere: costretto in parlamento a votare contro gli interessi del proprio territorio, qui critica me che divento bersaglio di tutto. Questo governo è contro il sud, lavora solo per il nord. I deputati del sud danno la fiducia a Berlusconi contro il loro territorio. Se si deve guardare l’azione del governo, il centro/destra non dovrebbe prendere un voto solo in Calabria. Se il terremoto dell’Abruzzo fosse capitato in Calabria, c’è un Calabrese che può pensare che saremmo stati trattati nello stesso modo? Penso di no. Siamo abbandonati, siamo lasciati soli-.
Loiero ha poi ripercorso la storia politica degli ultimi anni della Calabria concentrandosi soprattutto su Reggio, partendo dal 2005 quando -siamo stati eletti con una netta maggioranza perchè c’era una grande voglia di centrosinistra. Ma abbiamo ereditato una situazione drammatica in tutti i settori. Gli Assessori di quella giunta erano Assessori famelici che costruivano posizioni di potere.Noi invece abbiamo costruito strumenti di legalità, come la stazione unica appaltante. E l’ambiente? Prima di noi era stato saccheggiato. Era in mano di An, e non abbiamo trovato un solo depuratore che funzionasse. Lì abbiamo chiamato Silvio Greco, un personaggio che ama e conosce il mare, e abbiamo fatto un bel lavoro. Nell’istruzione, ciò che Scopelliti dice di voler fare quando sarà eletto l’abbiamo già fatto noi! Abbiamo fatto un libro che si chiama ‘Le Cose Fatte’ in cui facciamo parlare i numeri. Ma i numeri non sono opinioni, non si possono contestare. Abbiamo mandato sette mila calabresi a studiare all’estero per studiare le lingue; ventottomila studenti meritevoli hanno ricevuto un premio in denaro dalla Regione; ottomila neodiplomati si sono potuti iscrivere all’università grazie alla Regione; diecimila studenti hanno partecipato a campi scuola e molto altro ancora. Abbiamo fatto tante cose, costruendo bandi limpidi e trasparenti. I tagli delle scuole fatti dal governo Berlusconi sono inenarrabili, abbiamo fatto bandi per venire incontro la necessità drammatica degli insegnanti. Soprattutto la Provincia di Reggio è stata tremendamente ridimensionate nelle scuole tanto che abbiamo fatto un ricorso. Per la Provincia di Reggio Calabria abbiamo investito, attraverso bandi o accordi di programma, tantissimi fondi: 50 milioni di euro per l’ambiente, 46 milioni di euro per l’aeroporto dello Stretto, 45 milioni per il porto di Gioia Tauro, 9 milioni per il porto di Villa San Giovanni, 97 milioni a Reggio per la mobilità urbana, 24 milioni per la strada Gioiosa – Rosarno, 58 milioni per la Strada Statale 18, 51 milioni per la Gallico – Santo stefano e molto altro ancora che non vi dico per non annoiarvi troppo, l’elenco è lunghissimo. Contro di noi vedo polemiche indecenti. Cinque anni fa ho detto che non avremmo lasciato Reggio senz’acqua, era un impegno che ci siamo presi dicendo che avremmo avuto la Diga del Menta che era bloccata da 40 anni. Sulla Diga abbiamo avuto un ritardo di soli 6-7 mesi per colpa di anni di piogge che hanno martirizzato questo territorio. L’altro giorno siamo stati sulla Diga e abbiamo visto a che livello è l’invaso. Rispettare un impegno in Calabria è una delle cose più difficili del mondo. Ci voleva solo la mia paranoia. Non c’è stato mese in cui io non abbia convocato la Sorical perchè io, conoscendo la storia della Calabria, potevo essere inadempiente con tutti ma non con Reggio Calabria. E oggi a Reggio c’è l’acqua. Un altro grande impegno che cinque anni fa presi con Reggio, oltre quello dell’acqua, era relativo al ‘Centro Cuore’: lo stiamo realizzando, domani firmerò il provvedimento a Catanzaro. La nostra legislatura è stata drammatica per l’omicidio Fortugno, ne abbiamo passate di tutti i colori, ma alcuni impegni li abbiamo mantenuti. Anche nella Sanità abbiamo fatto moltissimo, garantendo stabilizzazioni e assunzioni. Io mi sono ricandidato per molte ragioni, ma soprattutto perchè in Calabria mai nessuno ha replicato l’esperienza della Presidenza della Regione. Se c’è un Presidente diligente, con coscienza e soprattutto che conosce il territorio, può fare molte cose nonostante situazioni difficili. Il sud per la politica è una gogna mediatica permanente. Guidare una Regione del sud significa diventare bersaglio di tutto. Chi fa il Presidente deve sapere che queste cose possono avvenire. Io quando ho scelto di diventare presidente della regione ero in una situazione molto più tranquilla, a Roma da parlamentare, e quando mi sono insediato nel 2005 ho trovato un disastro. Ritengo che interrompere il mio lavoro sarebbe demenziale. Ricominciare da capo significa tessere una tela di Penelope che non finisce mai-.
E Loiero conclude, commosso, sul tema dell’immigrazione clandestina e dell’accoglienza, richiamando ancora una volta i cittadini a un voto nazionale di conflitto rispetto alla Lega: -Noi in Calabria abbiamo fatto la legge sull’accoglienza con il voto del centrodestra. La Regione ha co-prodotto un film sulla Calabria, una storia edificante dopo tanta devastazione mediatica. L’ha girato uno dei più grandi registi del mondo, il tedesco Wim Wenders che ha girato il film partendo da una storia vera, quello che è successo a Badolato più di dieci anni fa quando sulla spiaggia sbarcò una nave di Curdi. Il sindaco di Riace del tempo, un comunista di vere passioni, personaggio burbero, amministratore di un paese tristemente spopolato, condusse una vera e propria battaglia politica con il questore che voleva rispedire a casa tutti quei Curdi, e riuscì ad averla vinta e li accolse tutti nel borgo di Riace, ripopolato grazie ai clandestini. Wim Wenders nel cortometraggio che è davvero splendido, in 3D, si rifà proprio a questi immigrati che vivono a Riace e Stignano, richiamando la grande tradizione d’accoglienza della Locride e di tutta la Calabria. In quei borghi, oggi, gli immigrati fanno quei mestieri che gli Italiani non fanno più, sono artigiani e se la scuola di Riace non è stata chiusa, è proprio merito loro che hanno ripopolato il paese. Vorrei raccontare a tutti voi che proprio Wim Wenders mi ha fatto vivere il momento più emozionante della mia vita da Presidente della Regione Calabria, quando a Berlino, nelle celebrazioni per commemorare la caduta del muro, questo grande regista tedesco che secondo me è anche un poeta, disse che la vera utopia della storia non è la caduta del muro ma quello che sta succedendo in alcuni paesi della Calabria. L’ha detto davanti alle principali autorità internazionali, e io ho avuto un brivido. Non possiamo respingere i disperati che vengono qui, non è giusto. Il Canale di Sicilia è il più grande cimitero del mondo con migliaia di morti ogni anno. L’accoglienza fa parte della nostra indole. Abbiamo sempre vezzeggiato e accudito i forestieri perchè fa parte della nostra natura e, inoltre, una cosa del genere oltre ad essere giusta ci conviene pure-.
Dopo la manifestazione, appresa la notizia di un nuovo grave atto intimidatorio nei confronti di Giulia Serrao, candidata del centrosinistra a Lamezia Terme, Loiero ha accusato -l’accanimento di vigliacchi che agiscono nell’ombra per intimidire Giulia Serrao, candidata di Autonomia e Diritti al Consiglio Regionale, è allarmante e intollerabile- invocando l’intervento di Maroni. Il Ministro degli Interni, secondo Loiero, dovrebbe -occuparsi di più di quello che sta avvenendo in Calabria, dove la criminalità sembra essersi scatenata contro candidati e amministratori di ogni parte politica, arroventando così la campagna elettorale. E’ necessario non solo garantire la tranquillità e l’agibilità democratica in questa vigilia elettorale che qualcuno vorrebbe condizionare con atti sconsiderati, ma assicurare anche la serenità di chi, come Giulia Serrao, intende impegnarsi nelle istituzioni al servizio dei calabresi. A Giulia Serrao, che io stesso ho convinto a scendere in campo – ha concluso Loiero – voglio assicurare che, assieme a me, le sono vicini tutti i calabresi che credono nei valori di libertà e di democrazia”.
L’attuale Presidente della Regione Calabria si è congedato così da Reggio per l’ultima volta prima delle ormai vicine elezioni.
