Maroni a Reggio per l’Agenzia dei beni confiscati ribadisce la presenza dello Stato nella lotta contro le mafie

Maroni a Reggio per l’Agenzia dei beni confiscati ribadisce la presenza dello Stato nella lotta contro le mafie

Maroni a Reggio per l’Agenzia dei beni confiscati ribadisce la presenza dello Stato nella lotta contro le mafie

martedì 16 Marzo 2010 - 15:41

I riflettori sono nuovamente puntati su Reggio Calabria perchè quella odierna è una giornata storica nella lotta contro le mafie. Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha inaugurato la sede nazionale dell’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati proprio in riva allo Stretto.

Dopo l’attentato del 3 gennaio, quando venne fatta esplodere nella notte una bomba ad alto potenziale all’ingresso della procura generale di Reggio Calabria, il Governo ha risposto subito con una forte offensiva testimoniata dalle numerose visite nella Città dello Stretto dei Ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e dell’Interno, Roberto Maroni.

Il 28 gennaio, poi, s’è svolto sempre a Reggio un Consiglio dei Ministri in cui veniva presentato il nuovo piano straordinario contro le mafie che aveva al primo punto l’istituzione dell’Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia.

L’Agenzia è stata fisicamente inaugurata oggi, sul Viale Amendola di Reggio Calabria, alla presenza dello stesso Ministro Maroni: si tratta di un ente che avrà il compito di censire i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di amministrarli, custodirli e destinarli. Si tratta di un compito non semplice ed estremamente importante: sono ben 14mila i beni sequestrati e confiscati in tutta Italia solo negli ultimi 18 mesi, per un valore complessivo di sette miliardi e mezzo di euro.

Il dato, snocciolato dal Ministro Maroni, è eloquente per capire quant’è importante l’istituzione di quest’agenzia che controllerà i beni confiscati e sequestrati in modo molto più rapido e veloce di prima grazie ai nuovi provvedimenti rivoluzionari nei confronti della lotta alla mafia. Lo stesso Ministro s’è detto fiducioso e convinto che “questa struttura saprà gestire al meglio l’immenso patrimonio proveniente dal contrasto alla criminalità organizzata, perchè privare i clan dei loro beni è uno dei principali strumenti da utilizzare per sconfiggerli definitivamente“.

Proprio Maroni ha anche dichiarato di essere “contento che il decreto legge sia stato approvato all’unanimità dal parlamento, senza neanche un voto contrario” e ha fatto i complimenti al Sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, “per la straordinaria efficienza e l’eccezionale impegno che ha sorpreso anche me nella consegna di questo immobile che da oggi è sede nazionale dell’Agenzia. Ha realizzato i lavori in tempi da record, e per questo gli va tutto il mio apprezzamento“.

Proprio il Sindaco Scopelliti s’è detto “orgoglioso” delle parole del Ministro, spiegando che “la città ha risposto in modo pronto, veloce e attivo alle richieste del Governo in una missione, quella della lotta alla mafia, da cui non ci siamo mai tirati indietro. E’ l’ennesima bella figura che Reggio riesce a fare grazie all’impegno di un’Amministrazione seria e operativa“.

All’inaugurazione dell’Agenzia erano presenti anche il sottosegretario Nitto Palma, il capo della Polizia Antonio Manganelli, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e numerose autorità locali.

Il direttore dell’Agenzia è Alberto Di Pace (nella foto accanto) 50enne napoletano prefetto dal 1994. Il Consiglio Direttivo dell’Agenzia si compone anche di Carlo Meloni in rappresentanza del Ministero dell’Interno, Luigi Birritteri per il Ministero della Giustizia, Alberto Cisterna sostituto procuratore dell’Anti-Mafia e Maurizio Prato per il Ministero dell’Economia.

Secondo il Ministro dell’Interno Maroni, lo Stato nella sua lotta contro le mafia è “sulla strada giusta. Negli ultimi 18 mesi abbiamo catturato ben 22 latitanti inseriti nell’elenco dei 30 più pericolosi. Adesso stiamo stringendo il cerchio su Matteo Messina Denaro intorno a cui proprio ieri abbiamo fatto terra bruciata con l’operazione primula rossa. Oggi è un altro giorno fortunato perchè proprio qui in Calabria, a Isola Capo Rizzuto, stamattina all’alba è stato arrestato un altro latitante della ‘ndrangheta inserito nell’elenco dei 100 più pericolosi. Evidentemente porto bene, devo tornare più spesso a Reggio. Le direttrici fondamentali per sconfiggere le mafie sono due: la cattura dei boss più importanti e l’aggressione ai patrimoni mafiosi. In questo modo i clan si vedono mancare tutti i punti di riferimento, vedono i loro luoghi storici andare nelle mani dello Stato. Sequestri e confische hanno anche un forte valore simbolico. Siamo ottimisti sulla vittoria finale contro la Piovra“.

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