L'anno scorso ha allenato il Cluj in Champions League, battendo la Roma all'Olimpico e pareggiando con il Chelsea

Dopo l’esonero di Iaconi e la scelta di affidare a Roberto Breda la prima squadra, era rimasto vuoto il posto di ‘mister’ della Reggina Primavera che lo stesso Breda aveva guidato con grandi successi nelle ultime due stagioni.

Per sostituirlo si era pensato ad una scelta interna alla Società: Simone Giacchetta o addirittura il ritorno di Gagliardi ma il Presidente Foti, com’è solito fare, ha spiazzato tutti con un -colpo a sorpresa-, ingaggiando Maurizio Trombetta (nella foto), 47 anni, ex difensore di Spal e Catanzaro negli anni ’80 con una discreta carriera di allenatore negli ultimi vent’anni.

Ha iniziato ad allenare gli allievi dell’Udinese nel 1994. Dopo pochi mesi è stato chiamato da Giovanni Galeone sulla panchina dell’Udinese che all’epoca militava in Serie B per fare l’allenatore in seconda e come vice di Galeone ha vinto il Campionato di Serie B. L’anno dopo ha seguito Galeone a Perugia vincendo il Campionato 1995/1996 e quindi a Napoli. Nel 1998 è tornato a Udine per fare il vice di Francesco Guidolin. L’anno successivo (1999), sempre con Guidolin, è andato ad allenare il Bologna in Serie A per 5 stagioni. Nel 2003-04 è ancora con Galeone ad Ancona e torna di nuovo a Udine per salvare l’Udinese nella stagione 2006/2007.

Nel 2007-08 diventa primo allenatore del Sevegliano, in Eccellenza subentrando al vecchio allenatore alla settima di campionato, con la squadra ultima in classifica. Termina il campionato al quarto posto (31 punti fatti nel girone di ritorno), vincendo inoltre la Coppa Italia di Eccellenza. A fine stagione viene premiato come Miglior Allenatore del 2008 dei dilettanti friulani.

Nel giugno 2008 decide di spostarsi all’estero e va a fare il Vice Allenatore del CFR Cluj con cui vince il campionato Rumeno. L’anno successivo, dopo l’esonero del primo allenatore, viene promosso ‘mister’ a tutti gli effetti e guida la squadra Rumena nella sua prima storica avventura in Champions League con il memorabile successo allo stadio Olimpico sulla Roma per 2-1 pareggiando poi anche in casa con il Chelsea 0-0. Ricordando quei momenti, il nuovo allenatore della Reggina Primavera dice, con riferimento al successo di Roma, che «era un momento particolare per i giallorossi e questo facilitò la nostra impresa. Che notte: solo tre mesi prima allenavo in Eccellenza, alla mia prima panchina gioco in Champions, contro una squadra italiana. E vinco. Incredibile».

«Sono contento di poter tornare in Italia – ha detto Trombetta – e di arrivare in una società con grandi tradizioni a livello giovanile. È una buona opportunità per me, è maturato tutto in pochissimi giorn. La Primavera è un’ottima opportunità, la Reggina è un settore giovanile organizzato con qualità e che permette di lavorare bene. E’ utile per riproporsi e dare un senso alla propria carriera, a prescindere dalla categoria. Si può lavorare bene, ci sono strutture importanti e materiale di qualità. La Reggina ha in prima squadra otto giocatori provenienti dal settore giovane, evidentemente si può lavorare bene. Non vedo l’ora di entrare nella splendida famiglia della Reggina».

Questa scelta denota il carattere e l’impegno di una Società che, nonostante la retrocessione della passata stagione, è ancora solida e vigile sia a livello economico che a livello tecnico e strategico. Le ambizioni non sono per nulla ridimensionate e il progetto della Reggina continua: se son rose, fioriranno. I giudizi, in fondo, li darà il campo con i risultati: l’esperienza degli ultimi mesi ci ha insegnato quanto il calcio può essere strano e quanto possa essere azzardato dare le cose per scontate.