Reggio si pone l'obiettivo di raggiungere il 40% della raccolta differenziata con il -porta a porta-. E' nata la prima isola ecologica e sono in arrivo centinaia di nuovi cassonetti colorati

Reggio si pone l’obiettivo di raggiungere il 40% della raccolta differenziata con il -porta a porta-. E’ nata la prima isola ecologica e sono in arrivo centinaia di nuovi cassonetti colorati

Reggio si pone l’obiettivo di raggiungere il 40% della raccolta differenziata con il -porta a porta-. E’ nata la prima isola ecologica e sono in arrivo centinaia di nuovi cassonetti colorati

venerdì 06 Agosto 2010 - 10:35

Oggi la città è al 12%, una cifra impensabile fino a pochi anni fa. Cassonetti appositi anche in esercizi commerciali, farmacie e ambulatori. Per la Città è un salto nel futuro a livello di civiltà, senso civico e sviluppo ambientale. Dall'Assessore Plutino un appello alla cittadinanza

Il Comune di Reggio è in crisi a livello politico, con un sindaco f.f. dimissionario e il rischio del commissariamento. Ma il lavoro di uffici e assessorati non si ferma: dal settore dell’ambiente viene lanciato un nuovo obiettivo è ambizioso e affascinante: raggiungere il 40% della raccolta differenziata. Per una città come Reggio Calabria, che produce 130 tonnellate di rifiuti al giorno, sarebbe un risultato di qualità.

Il 12% di oggi sarebbe stato impensabile fino a quale anno fa: nel settore sono già stati fatti grandi passi avanti, ma non ci si può cullare sugli allori e bisogna guardare al futuro.

La Leonia, la società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti e, da pochi mesi anche della differenziata, ha avviato un percorso che «nell’arco dei prossimi sei mesi conta di raddoppiare i dati di oggi» come ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Plutino che ha tracciato i passaggi chiave dell’operazione che punta alla diffusione capillare sul territorio, investendo sul porta a porta. Oltre alla raccolta differenziata di carta, vetro, plastica e lattine si dedica maggiore attenzione alla frazione organica (che in termini di peso inciderebbe parecchio) e ai rifiuti pericolosi come pile e materiale farmaceutico.

Un percorso lungo fatto di piccoli passi. «Verranno installati per la sola frazione organica oltre 5 mila bidoni carrellabili e 310 cassonetti stradali». Per il primo anno contiamo «di attivare la raccolta porta a porta a Santa Caterina, Tre Mulini, Centro storico, Sbarre e Gebbione. Poi ci estenderemo a tutto il territorio cittadino».

Ma oltre che sull’umido, la campagna messa in campo dalla Leonia prevede «l’installazione di 250 scatole da banco per la raccolta delle pile, negli esercizi commerciali del settore oltre che in alcune zone della città».

Farmacie e ambulatori invece saranno punto di riferimento per la raccolta di medicine scadute e rifiuti farmaceutici. E inoltre si potenzia il servizio per carta plastica, vetro, lattine con la distribuzione di oltre 6 mila bidoni.

E’ una grande operazione che per raggiungere l’obiettivo prefissato ha bisogno della collaborazione di tutti. L’Assessore Plutino ha fatto un appello al senso civico e al senso di appartenenza dei reggini: «Invito tutti a non abbandonare i rifiuti ingombranti in prossimità dei cassonetti. In via Foro Boario abbiamo istituito un’isola ecologica (un’atra sorgerà nella zona sud e una a nord) dove i cittadini potranno depositare gratuitamente gli ingombranti o richiedere il servizio a domicilio. Basta una telefonata (0965/56926) e il costo del servizio è davvero irrisorio».

E inoltre «per le fasce svantaggiate, anziani e disabili il servizio sarà garantito gratuitamente». Il progetto con cui la Leonia è riuscita ad aggiudicarsi l’appalto, pensa a servizi aggiuntivi nelle aree mercatali «dove è previsto che vengano installati i bidoni per la raccolta differenziata».

L’assessore conclude così: «l’Amministrazione Comunale punta ad aumentare la percentuale della differenziata, operazione che oltre ad un notevole risparmio economico, (riuscire a ridurre la spesa dello smaltimento del ciclo dei rifiuti sarebbe davvero vantaggioso) investe sul futuro. Abbiamo l’obbligo di educare le nuove generazioni al rispetto per l’ambiente».

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