Regionali, Scopelliti e La Russa a Reggio: «Loiero ha ucciso i sogni dei Calabresi, noi siamo la speranza per il futuro»

Regionali, Scopelliti e La Russa a Reggio: «Loiero ha ucciso i sogni dei Calabresi, noi siamo la speranza per il futuro»

Regionali, Scopelliti e La Russa a Reggio: «Loiero ha ucciso i sogni dei Calabresi, noi siamo la speranza per il futuro»

sabato 13 Marzo 2010 - 10:11

Dal candidato Governatore del centro/destra e dal Ministro della Difesa, a Reggio un vero e proprio show elettorale che ha appassionato ed esaltato un migliaio di simpatizzanti

“I sondaggi dicono che vinceremo ovunque e largamente. Erediteremo una Calabria in condizioni critiche, la vera sfida non è quella elettorale ma ciò a cui saremo chiamati dal giorno successivo“.

Sentono già la vittoria in tasca, e si proiettano al futuro: quello di Giuseppe Scopelliti e Ignazio La Russa è stato un vero e proprio show elettorale, esaltato dagli applausi scroscianti del migliaio di simpatizzanti presenti nell’Auditorium ‘Gianni Versace‘ del Ce.Dir. di Reggio Calabria: solo in un’occasione dal pubblico sono arrivati fischi e cori di disapprovazione, e cioè quando Scopelliti ha ricordato gli incontri di gioventù con l’attuale Ministro della Difesa a Milano “per andare a vedere la seconda passione che, dopo la politica, ci accomuna: la nostra Inter“.

La platea non ha condiviso, e allora Scopelliti quasi scusandosi s’è rivolto al Ministro: “sai, Ignazio, qui ci sono tanti Milanisti e Juventini“.

Ma, a parte questo simpatico siparietto calcistico, la presentazione della lista reggina del Pdl è stata vissuta con un momento di grande intensità politica in cui il candidato Governatore del centro/destra e il Ministro hanno trasmesso tutto il loro phatos e tutto il loro cuore al “popolo della libertà” che gremiva la sala.

Dopo i saluti dei massimi dirigenti Calabresi del partito, ha preso la parola Scopelliti che ha analizzato la stuazione a 360 gradi, presentando il programma di governo del centro/destra.

“Il Governo di centro/sinistra ha fallito”

Il primo punto analizzato da Scopelliti è riferito all’attuale Amministrazione Regionale: “Per poter capire cosa fare per migliorare la Calabria, abbiamo dovuto prima analizzare la situazione attuale della Regione e non possiamo fare a meno di segnalare il totale fallimento di Loiero e del suo governo di centro/sinistra. Sono stati l’emblema di sprechi, promesse non mantenute, superficialità e malgoverno: una classe dirigente incapace, inadeguata e incompetente che ha fatto sprofondare la Regione in una grave crisi economica e sociale. Eppure Loiero cinque anni fa aveva vinto con un grandissimo consenso, ottenendo il 59% delle preferenze: i Calabresi gli avevano dato la loro fiducia ma lui non è stato in grado di ricambiarla. Aveva detto che avrebbe rivoltato la Calabria come un calzino, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dopo decenni di malgoverno, anche i cittadini di destra speravano che finalmente iniziasse una stagione nuova e che la Calabria riuscisse finalmente a rialzarsi, ma Loiero ha addirittura fatto rimpiangere chi veniva prima di lui, facendo molto peggio: la sua legislatura è stato un vero e proprio disastro. Adesso è inutile che va in giro a dire che è tutta colpa di chi c’era prima, di Chiaravalloti, di Scopelliti … ma lui in cinque anni che ha fatto? E’ l’emblema della vecchia politica, quella dei salotti di potere. Noi siamo diversi, rappresentiamo il nuovo che avanza, abbiamo una mentalità giovanile e moderna e vogliamo davvero cambiare la Calabria. Loiero ha ucciso i sogni dei Calabresi“.

“Siamo la speranza per il futuro di questa terra, vogliamo aprire una nuova stagione che sia esaltante e che faccia intraprendere alla Calabria il cammino di crescita e sviluppo abbandonato da tempo”

E così Scopelliti passa in rassegna la propria coalizione, raccontando motivazioni, fatiche e ambizioni per il futuro: “Abbiamo iniziato la campagna elettorale a Lamezia con il ‘Meeting della Gioventù’, coinvolgendo per la prima volta nella storia della Calabria e non solo i giovani nei nostri processi politici: a sinistra sono talmente tanto vecchi, attaccati a una vecchia concezione della politica, che addirittura ci hanno detto che abbiamo forzato i giovani a venire al Meeting. In realtà non abbiamo forzato nessuno: 80 pullman, 500 automobili e cinquemila presenze spontanee e volontarie hanno voluto sostenere e appoggiare con forza, convinzione e speranza il nostro progetto che è un progetto rivoluzionario perchè figlio di una politica nuova, di una politica concreta, in cui si parla poco ma si fa molto. Stiamo lavorando tantissimo: i sondaggi dicono che vinceremo ovunque, e largamente. Ma continuiamo a lavorare perchè sappiamo che non è una battaglia semplice e comunque abbiamo voglia di conseguire un grande risultato. Stiamo girando tutta la Calabria, giorno dopo giorno: la nostra politica è in mezzo alla gente. Sto facendo tra i cinque e i sette comizi al giorno, in vari paesi sparsi nelle cinque Province. E in tutto questo Loiero rimane a frequentare i salotti di potere, promettendo tutti quei soldi e tutti quegli investimenti che in cinque anni di Governo ha dimenticato. Avete mai visto un’uscita pubblica di Loiero? Noi, al contrario suo, stiamo tra la gente e anche a Cosenza e Catanzaro, così come a Crotone e Vibo oltre che qui a Reggio, c’è tanta gente che viene ai nostri incontri e ai nostri comizi e ci strappa davanti le tessere di partito di Rifondazione Comunista, del Pd e di altri schieramenti che hanno fallito: anche questa gente con ideologie differenti dalle nostre è stanca della politica di Loiero & company e ha deciso di stare dalla nostra parte. Questa per noi è una grande responsabilità, e sappiamo bene che la vera sfida non è quella elettorale ma quella successiva, di Governo. Il difficile inizierà il 30 marzo, ed è già su questo che stiamo lavorando: una sfida che ci impegna tantissimo ma ci piace e ci affascina e siamo convinti di riuscire a vincerla“. E allora Scopelliti è entrato nel merito del programma e, punto per punto, ha spiegato cosa vorrà fare se sarà eletto Governatore:

“Innanzitutto dovremo risolvere le emergenze. Sanità e Ambiente. Poi l’occupazione”

“Erediteremo – continua Scopelliti – una Calabria in condizioni critiche. Innanzitutto dovremo metter mano alle emergenze, e soprattutto a quella della Sanità che è la più importante. Rivoluzioneremo completamente il sistema. Loiero ha più volte annunciato il Piano Sanitario che però non ha mai visto la luce, mentre il debito ha superato abbondantemente la cifra di due miliardi euro e il piano di rientro, che maschera il nuovo piano sanitario regionale, non dà alcuna garanzia di riordino di un settore ormai al collasso. La sanità oggi in Calabria non è libera da quei condizionamenti politici che sono la causa vera degli sprechi e della malasanità. I manager e i primari non si scelgono per merito ma in base alle amicizie da accontentare, che poi tornano utili in termini di voti. E’ la vecchia politica della clientela. Noi invece siamo la nuova politica della meritocrazia. Rivoluzioneremo tutto il settore, cacciando i manager incapaci e sostituendoli con eccellenze competenti in materia. I nuovi incarichi di direzione saranno affidati con procedure trasparenti, in base alle capacità, alle professionalità e alle competenze specifiche. Valorizzeremo, inoltre, i centri di eccellenza attraverso programmi specifici per la ricerca e l’innovazione. Subito dopo metteremo mano alle altre emergenze, quelle ambientali legate all’inquinamento dei nostri mari e al dissesto idrogeologico dei nostri monti. Non possiamo permetterci coste inquinate, perchè dobbiamo puntare sul turismo che è la più grande risorsa della nostra regione, il più importante volano per lo sviluppo economico della Calabria. Loiero aveva chiesto scusa, nel 2005, per la sporcizia del mare e delle coste. In cinque anni cos’è cambiato? Siamo combinati peggio di prima! La Calabria è commissariata per ciò che concerne l’emergenza rifiuti: noi combatteremo il degrado, l’incuria e l’abusivismo realizzando politiche di salvaguardia ambientale e programmando interventi per il riequilibrio idrogeologico delle zone a rischio, incentivando l’utilizzo dell’energia pulita e rinnovabile, potenziando i sistemi di depurazione, sostenendo iniziative di green economy. Dopo aver affrontato le più gravi emergenze, ci dedicheremo agli altri problemi di questa terra, che sono tantissimi. Innanzitutto l’Occupazione: investiremo su innovazione, tecnologia e università. Punteremo molto sul rilancio per le imprese, vero motore di sviluppo per la Calabria. Poi le infrastrutture: il Ponte, l’A3, la SS106 e altri snodi fondamentali di trasporto che devono accorciare le distanze interne alla nostra Regione ed esterne con il resto del Paese e del mondo“.

“Lo scenario futuro della Calabria è il Mediterraneo”

Dopo aver elencato in modo dettagliato gli interventi da realizzare subito dopo l’eventuale vittoria elettorale, il candidato Governatore del centro/destra ha lanciato uno sguardo al futuro, spiegando di aver individuato una strategica via di sivluppo per la Calabria. “Tutti ci dicono che siamo il sud dell’Italia, e l’estremo sud dell’Europa. Ma in pochi ancora hanno capito che siamo il baricentro del Mediterraneo, un’area geopolitica sempre più importante tanto da attirare gli investimenti del mondo Asiatico. La Calabria, in prospettiva, deve diventare di fatto quella piattaforma logistica che è per posizione naturale, sfruttando le proprie risorse valorizzando le infrastrutture per consentire di attirare gli investimenti e le occasioni di sviluppo, occupazione, crescita e benessere. Faremo di tutto per affermare la nostra centralità Mediterranea come già abbiamo fatto governando Reggio negli ultimi anni, portando la città fuori dall’isolamento degli anni precedenti“.

Il ‘Modello-Reggio’ esteso su un territorio più vasto

E allora Scopelliti passa orgogliosamente in rassegna gli ultimi 8 anni da Sindaco della Città più importante e popolosa della Regione: “Quando abbiamo iniziato a governare Reggio, nel 2002, la città era sporca, triste, spenta e isolata. I pochi alberghi chiudevano anche d’estate. Adesso è tutta un’altra cosa: la città è pulita e ordinata, come riconoscono tutti coloro che vengono da fuori. E’ una città culturalmente vivace, ricca di punti di riferimenti come il Teatro Comunale, la Pinacoteca Civica, il Castello Aragonese, Villa Zerbi ecc. ecc. Abbiamo investito su iniziative che, per quanto siano state criticate dalle sinistre, hanno amalgamato la comunità cittadina dando vita a veri e propri momenti di aggregazione che hanno fatto esaltare l’amore per la propria terra. Reggio oggi è una città nuova, diversa, vivace, con tante attività turistiche che fino a pochi anni fa ci saremmo sognati solo di pensare. Il nostro è stato un modello di governo vincente che vogliamo esportare su un territorio più grande come quello della Regione“.

Provincialismi, Campanilismi e Capoluogo: “I Reggini che votano Loiero sono dei venduti”

Scopelliti ha poi analizzato il sentitissimo tema dei provincialismi e dei campanilismi Regionali, spiegando che “sarò il Governatore della Regione, di tutte e cinque le Province. Lavorerò bene per tutte le Città della Calabria. Loiero dice che voglio andare a Catanzaro per riportare a Reggio il capoluogo, ma ancora non ha capito che a Reggio ormai non importa nulla del capoluogo perchè lo sviluppo di questa Città è quello della Città Metropolitana e dell’Area Integrata dello Stretto con Messina. Dopotutto Loiero nei confronti di Reggio sprizza odio da tutti i pori: quando abbiamo ottenuto lo ’status’ di Città Metropolitana non ha neanche avuto il coraggio e la bontà di complimentarsi con noi, non era felice, evidentemente gli rodeva. Odia Reggio e semina odio provinciale e campanilistico. Io sarò il Governatore di tutta la Calabria, con cinque Province che devono sempre più amalgamarsi intorno a Catanzaro che è il capoluogo. Il tentativo di Loiero è vergonoso: lui odia Reggio e prova a dividere la Regione a livello campanilistico. Certo è che se ci saranno Reggini che voteranno Loiero, significa che sono dei venduti“.

La lotta alla ‘ndrangheta

E proprio prendendo spunto dall’accusa a Loiero di voler dividere la Regione a livello campanilistico, Scopelliti ha concluso il proprio intervento dicendo che “la nostra unica divisione, invece, è quella che facciamo tra la stragrande maggioranza dei Calabresi che sono gente per bene, e quella minoranza di malavitosi ‘ndranghetisti che vogliamo combattere e che riusciremo a sconfiggere con il buon governo, con la meritocrazia, con particolare attenzione e trasparenza“.

S’è così concluso l’intervento di Scopelliti che ha passato subito il testimone al Ministro Ignazio La Russa: il Ministro dopo un commosso abbraccio con il Sindaco di Reggio e candidato Governatore, ha lanciato al massimo quello che è non solo un collega di partito, ma anche un amico di giovinezza.

Le origini politiche di Scopelliti e l’idea di candidarlo a Governare la Regione

La Russa infatti ha spiegato che “Scopelliti è stato, da giovanissimo, segretario nazionale del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile del Movimento Sociale Italiano in cui militavamo tanti anni fa. I segretari nazionali di quel movimento erano sempre stati romani o, solo qualche volta, milanesi. Scopelliti è stato l’unico che è venuto fuori da un’altra realtà e che già da giovanissimo aveva fatto capire di che pasta era fatto”. Il Ministro della Difesa, nonchè coordinatore nazionale del Pdl, ha inoltre confermato che la candidatura di Scopelliti non è mai stata in discussione: “Ricordate tutti che, sin dal primo momento, solo due nomi erano venuti fuori con certezza: Formigoni in Lombardia e Scopelliti in Calabria. Quando, mesi e mesi fa, ci incontrammo con Berlusconi per la prima riunione in cui decidere le candidature in vista delle Regionali ormai vicine, io a Gasparri ci eravamo preparati per proporre la candidatura di Scopelliti e convincere Berlusconi ad accettarla. Avevamo paura che non volesse, che dovessimo persuaderlo. Ma, ancor prima che aprissimo bocca, lui stesso parlando della Calabria ci disse testualmente ‘lì c’è Scopelliti, diteglielo subito e che non gli venga in mente di rinunciare per rimanere Sindaco a Reggio: spiegategli che il partito gli vuole affidare una missione ancor più importante, governare l’intera Regione’. Così è nata la candidatura di Scopelliti“. E così, La Russa, chiosando pochi minuti su Loiero e sul centro/sinistra Calabrese dicendosi “scandalizzato dalle tattiche e dai ragionamenti di questi personaggi, dovrebbero vergognarsi di alcuni determinati comportamenti che vogliono dividere la Regione città per città e provincia per provincia. Qualora ci fosse davvero uno 0,1% di popolazione animata da questi sentimenti, dovrebbero contrastarli e allontanarli“, abbandona il campo locale e si tuffa sulla politica nazionale. Dopotutto l’ha già detto anche Berlusconi, queste Regionali avranno anche un significato politico e La Russa ha voluto raccontare passo per passo tutte le attività del Governo, spiegando innanzitutto com’è nato un nuovo modo di fare politica.

“Il Governo del Fare”

La Russa ha detto che “dopo l’insediamento del nostro Governo nel maggio 2008 abbiamo deciso di intraprendere un nuovo modo di fare politica: individuare un problema, andare sul posto a renderci conto di come stanno le cose, trovare le soluzioni ponendo dei tempi e tornando di persona a verificare cos’è accaduto eventualmente prendendoci le nostre responsabilità. Abbiamo avuto il coraggio di metterci la faccia, ovunque. Abbiamo fatto il Consiglio dei Ministri a Napoli, abbiamo trovato le soluzioni per l’Emergenza Rifiuti che sembrava insormontabile e quando siamo tornati a Napoli l’abbiamo trovata pulita. Abbiamo saputo affrontare l’emergenza del Terremoto in Abruzzo come mai nessuno aveva fatto nella storia del nostro Paese e degli altri Paesi dopo eventi così tragici e drammatici. Avevamo promesso che gli Aquilani avrebbero avuto nuove case prima dell’inverno e così è stato. Lì non ci sono più le tende: adesso ci criticano perchè ancora non abbiamo rimosso le pietre delle macerie, ma abbiamo preferito dare la precedenza ai cittadini mentre in Irpinia, Marche e Umbria dopo terremoti di decenni fa c’è ancora chi vive nei container e nelle tende. Anche lì ci abbiamo messo la faccia. Abbiamo affrontato le grandi emergenze, dando vita alla nuova Alitalia che è oggi efficiente e promuove il turismo e l’economia Italiana nel mondo. Abbiamo affrontato il problema della sicurezza, con grandissimi successi contro la criminalità organizzata e l’immigrazione clandestina. Ce ne hanno dette di tutti i colori, che avremmo militarizzato il Paese ecc. ecc. ma la nostra cultura è quella che stima le forze dell’ordine e i militari, che li rispetta e in cui ha fiducia. Sin da piccolo mi hanno insegnato che solo i ladri, i criminali, i delinquenti e qualche estremista di sinistra hanno paura delle divise. La gente ci chiedeva sicurezza, gliel’abbiamo data. Da quando ci siamo noi, inoltre, non sbarcano più clandestini nelle nostre coste. Neanche uno. E’ il nostro ennesimo successo, il successo della nostra politica. E poi abbiamo affrontato la crisi, in modo anche impopolare soprattutto all’inizio ma con ottimi risultati. Abbiamo messo dietro di noi tantissimi Paesi che, in tutti gli indicatori economici, ci stavano davanti. Dov’è finito il mito della Spagna? E l’Inghilterra? In Italia siamo stati più bravi, con interventi a fianco delle famiglie, con pù forza alle imprese e meno burocrazia. Abbiamo programmato investimenti da record per le grandi opere e per le riforme fondamentali per il Paese, avviando quella per scuola e università dove stanno tornando serietà e meritocrazia. Inoltre abbiamo completamente rivoltato la pubblica amministrazione considerandola una risorsa per l’Italia, non solo con la lotta contro i fannulloni ma con una riforma che consente più innovazione e servizi in modo tale da aumentare la produttività e far crescere l’economia. Abbiamo abbattuto l’evasione fiscale e abbiamo rilanciato l’immagine dell’Italia facendola tornare protagonista in Europa e nel mondo, con grandi successi in politica estera tra cui la mediazione nella crisi tra Russia e Georgia, l’accordo con la Libia, l’azione per la pace in medio oriente, la scelta del segretario generale della Nato, il G8 a L’Aquila, la moratoria per il pacchetto clima dell’Europa, la linea Italiana di non far fallire le banche per affrontare la crisi economica, il riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia, il sostegno alle missioni di pace e l’azione di diplomazia commerciale“.

Il centro/destra porta sfiga?

La Russa ha concluso l’incontro con un simpatico aneddoto: “l’altro giorno, analizzando la storia dell’ultimo decennio, ho pensato che il centro/destra portasse sfiga alle sorti del mondo. Infatti, appena siamo stati eletti nel 2001, dopo pochissimi mesi c’è stato l’attentato alle torri gemelle con tutto ciò che ne è conseguito a livello di equilibri internazionali, e subito dopo l’emergenza dell’influenza aviaria: tutte cose che hanno limitato le nostre attività e i nostri propositi pre-elettorali, programmati in tempi di vacche grasse. Poi, quando ha governato Prodi in meno di due anni tra 2006 e 2008 l’economia del pianeta ha ripreso a girare, e inoltre l’Italia ha vinto i mondiali di calcio facendo aumentare tantissimo il Pil, con numerosi risvolti positivi anche a livello politico ed economico. Poi, quando a maggio 2008 abbiamo vinto nuovamente le elezioni, subito dopo è iniziato il crack finanziario che ci ha trascinato in questa difficile crisi e che, anche qui, ci ha costretto a ridimensionare i nostri intenti pre-elettorali, per non parlare delle catastrofi naturali, i terremoti e le alluvioni, e un altro allarme sanitario ancor peggiore dell’aviaria: la suina. Insomma, m’è davvero balenato in mente che potessimo portare sfiga. Ma poi sono riuscito subito a darmi una risposta, e ho capito che in realtà è il buon Dio che ci fa governare nei periodi più difficili per evitare di aggiungere a tutti i drammi del mondo anche la tragedia delle sinistre al governo“.

A proposito di sfiga, però, forse se il Ministro avesse saputo cosa sarebbe accaduto, poche ore dopo l’incontro di Reggio, alla sua Inter in quel di Catania, avrebbe evitato questo tipo di esternazioni …

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