Nonostante sia stato assolto dall'accusa di associazione mafiosa, sulle sue proprietà pende ancora il sequestro dei beni definitivo
REGGIO CALABRIA – Da questa mattina, un uomo ha deciso di salire sulla gru del cantiere del nuovo Palazzo di Giustizia, a circa 30 metri di altezza, minacciandosi di gettarsi, se non otterrà giustizia, come scritto su uno striscione che ha portato con sè: “Giustizia giusta, la voglio e la cerco”. Si tratta di Francesco Quattrone, di Gallina, imprenditore reggino, titolare di Arca di Joli, Luxury, Albergo Arca e Unicità, arrestato nel 2010 per associazione mafiosa e nonostante assolto cinque anni più tardi, sulle sue proprietà pende ancora il sequestro dei beni definitivo.
Se vuole giustizia mi sa che ha sbagliato nazione, meglio rivolgersi altrove.