Reggio. Scavi piazza Garibaldi, per il primo lotto ora c'è il cronoprogramma

Reggio. Scavi piazza Garibaldi, per il primo lotto ora c’è il cronoprogramma

Redazione

Reggio. Scavi piazza Garibaldi, per il primo lotto ora c’è il cronoprogramma

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giovedì 03 Febbraio 2022 - 06:55

Il sindaco facente funzioni Brunetti e l'assessore Calabrò: puntiamo sulla valorizzazione archeologica, ma pure sull'innovazione urbanistica del luogo

REGGIO CALABRIA – Novità alle porte per i resti archeologici di piazza Garibaldi.

Ieri a Palazzo San Giorgio l’Amministrazione comunale ha incontrato i rappresentanti della ditta aggiudicataria della gara relativa al primo lotto dei lavori. Hanno preso parte al vertice il soprintendente al Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia Fabrizio Sudano (con la funzionaria Michelangela Vescio), per il Comune erano presenti il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, gli assessori Rocco Albanese (Lavori pubblici) e Irene Calabrò (Bilancio, Cultura, Turismo) e il dirigente ai Lavori pubblici Demetrio Beatino.

L’incontro è servito per tracciare il cronoprogramma entro cui si svilupperà l’intervento (che fa capo ad una linea di finanziamento dei Patti per il Sud pari a circa 1,4 milioni di euro) nell’importante piazza del centro cittadino in cui, com’è noto, nel 2016 sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici. L’obiettivo condiviso è realizzare un’opera che possa valorizzare al meglio il patrimonio storico che l’area di Piazza Garibaldi custodisce e, al tempo stesso, rendere funzionale e accessibile tale spazio da un punto di vista urbanistico e della mobilità.

«Abbiamo svolto un primo punto operativo rispetto a quanto dovrà essere fatto – affermano Paolo Brunetti e Irene Calabrò –, osservando da vicino le carte e il progetto complessivo che interessa tutta la piazza. Le nostre attenzioni, in questa fase preliminare, – hanno aggiunto i rappresentanti di Palazzo San Giorgio – sono tutte concentrate sui vari passaggi preparatori rispetto a quello che dovrà essere l’area di cantiere che, in un primo momento, interesserà la zona a monte della piazza. Successivamente, si aprirà la fase di scavo che servirà anche a valutare, passo dopo passo, se nell’area sono presenti altri elementi o reperti archeologici di pregio che occorre tutelare, operando sempre di concerto con la Soprintendenza».

Tutto, osservano gli amministratori reggini, muovendosi sempre «secondo due direttrici parallele ma fra di loro perfettamente coerenti, ovvero da un lato dar vita ad un vero e proprio cantiere all’aperto, un under construction di grande rilievo culturale, fruibile dalla collettività e dunque aperto ed accessibile a studenti, ricercatori e visitatori. Al tempo stesso, l’intervento punta a rendere la piazza un’area finalmente innovativa da un punto di vista urbanistico e pertanto rispondente alle diverse esigenze che in essa insistono, pensiamo solo alle tante attività commerciali, al semplice passeggio da parte dei cittadini e alla mobilità dei tanti utenti e pendolari della Stazione centrale». E con un peculiare sguardo in chiave turistica.

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