Regione Calabria / Ecco i vertici delle 8 Commissioni: l'Ente può andare a pieni giri

Regione Calabria / Ecco i vertici delle 8 Commissioni: l’Ente può andare a pieni giri

mario meliado

Regione Calabria / Ecco i vertici delle 8 Commissioni: l’Ente può andare a pieni giri

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venerdì 24 Dicembre 2021 - 09:18

REGGIO CALABRIA – Uno dei punti cruciali della seduta di ieri del Consiglio regionale era certamente l’elezione dei vertici delle Commissioni consiliari, le 6 “permanenti” e le 2 “speciali” (Anti-‘ndrangheta e Vigilanza, quest’ultima solitamente attribuita alle forze d’opposizione per la sua natura d’organo di controllo).

Il presidente dell’Assemblea Filippo Mancuso, peraltro, l’aveva annunciato una dozzina di giorni fa: «Il presidente Roberto Occhiuto ci ha chiesto di “correre” come fanno lui e la sua Giunta, ma per farlo dobbiamo avere gli organi dell’Ente completi e funzionanti. L’esecutivo è stato nominato, adesso sono stati indicati tutti i capigruppo; manca la definizione delle Commissioni consiliari. Per cui, provvederemo in una prossima seduta, certamente prima della fine dell’anno». E in effetti, proprio questo è stato l’adempimento che, tra la fine del pomeriggio e la serata, ha “sigillato” l’estenuante seduta del Consiglio regionale: ora l’Ente può andare “a pieni giri”.

Ecco i Presidenti di Commissione

La Prima commissione “Affari istituzionali” sarà guidata da Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia); vicepresidente sarà Ernesto Alecci (Pd), segretario Valeria Fedele (Forza Italia).

Un meloniano anche alla guida della Seconda commissione “Bilancio”, Antonio Montuoro; alla vicepresidenza Raffaele Mammoliti (Pd), segretario Francesco De Nisi (Coraggio Italia).

La Terza commissione “Sanità” avrà al timone il forzista Michele Comito; eletta vicepresidente Amalia Bruni (Gruppo misto), segretario Simona Loizzo (Lega).

Un leghista, Pietro Raso, guiderà la Quarta commissione “Ambiente”; il suo vice sarà il piddino Mimmo Bevacqua, elezione a segretario per l’azzurra Pasqualina Straface.

La sorpresa arriva alla Quinta commissione “Riforme”, che avrà nel palmese Giuseppe Mattiani (Forza Italia) – che fino a mercoledì sera si pensava destinato alla desiderata presidenza della Sesta commissione “Agricoltura e Foreste” – la sua giovane guida; vicepresidente sarà un altro piddino, Franco Iacucci, mentre toccherà al capogruppo di Forza Azzurri Giacomo Crinò la carica di segretario.

L’ex vicesindaco di Cosenza Katya Gentile (Forza Italia) va invece al timone della Sesta commissione “Agricoltura e foreste”; eletto suo vice Davide Tavernise (Movimento Cinquestelle), segretario Pino Graziano (Udc).

Quanto alle due commissioni consiliari “speciali”, La Commissione “Anti-‘ndrangheta” sarà presieduta da Giuseppe Gelardi (Lega), di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Tirrenica reggina; il vicepresidente è stato individuato in Amalia Bruni (Gruppo misto), mentre svolgerà il ruolo di segretario Antonio Montuoro (Fdi).

All’opposizione, come da tradizione – sebbene “spezzata” in più d’una consiliatura – la Commissione consiliare di Vigilanza: la guiderà il pentastellato Francesco Afflitto. Vicepresidente sarà Antonio Loschiavo (de Magistris Presidente), segretario Pasqualina Straface (Fi).

Gli scontenti non mancano…

Naturalmente, è altrettanto interessante – se non di più – “entrare dentro” ciò che queste indicazioni comportano.

Intanto, ci sono almeno quattro liste non molto contente per le designazioni dei presidenti: a bocca asciutta tre componenti di maggioranza – la pur votatissima Forza Azzurri, Coraggio Italia e Udc – e “l’altra opposizione”, cioè i civici di de Magistris Presidente. Con l’aggravante che proprio gli uomini dell’ex pm di Catanzaro e lo Scudocrociato erano già stati esclusi dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea.

Chiaro che, da adesso, in particolare i rapporti tra “le due minoranze” (centrosinistra composto da Pd+M5s da un lato, civici di de Magistris dall’altro) radicalizzano le tensioni esistenti fin dalla campagna elettorale.

Due le donne “al vertice”

C’è poi un dato di genere che va esplorato, visto che le “quote rosa” per legge in questo caso non esistono (diversamente che per la composizione delle liste e dell’esecutivo) e, per calmare qualche “appetito”, in teoria la maggioranza avrebbe potuto indicare parecchi uomini. Ma l’incrocio fra la cooptazione in Giunta e i consensi ottenuti nelle tre circoscrizioni elettorali calabresi ha consentito di raggiungere un equilibrio meno precario: su 8 Presidenze, 6 “parlano al maschile” e 2 “al femminile”, dato ulteriormente mitigato se si guarda al 5-2 realizzato nel solo centrodestra.

Si poteva sicuramente fare di più; anche guardando ad alcune consigliere – Amalia Bruni per il centrosinistra, Pasqualina Straface nel centrodestra – che assommano invece la prima due vicepresidenze, la seconda due incarichi da segretario di Commissione. E se ci si concentra sulla Bruni, poi, si potrebbe anche aggiungere che all’ex candidata alla Presidenza si poteva riservare un trattamento diverso. Forse, azzardiamo…, con un riconoscimento ad personam da parte della stessa maggioranza.  

Territori, sostanziale equilibrio

Si può poi sviscerare un dato territoriale, che riflette un complessivo equilibrio.

Due sono infatti i presidenti di Commissione espressi dal Reggino, Mattiani (Riforme) di Palmi e Gelardi (Anti-‘ndrangheta) di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Due quelli proiezione del Cosentino: De Francesco (Affari istituzionali) e Gentile (Agricoltura e Foreste), entrambe donne, entrambe di Cosenza città. Quattro quelli provenienti dall’articolata “circoscrizione elettorale Centro”, e più analiticamente: due del Catanzarese, cioè Montuoro (Bilancio) di Marcellinara e Raso (Ambiente) di Lamezia Terme; uno del Vibonese, Comito (Sanità), del capoluogo di provincia Vibo; e arriva invece da Cirò, nel Crotonese, l’unico presidente di Commissione espresso dall’opposizione, Afflitto (Vigilanza).

Età media 50 anni, 3 gli under 40

La curiosità concerne poi magari l’anagrafe.

L’età media dei Presidenti di Commissione eletti ieri a Palazzo Campanella è di 50,6 anni.
In tre casi siamo di fronte a under 40: sicuramente un buon segno di rinnovamento generazionale.
In termini d’età individuale, si va dai 36 anni di Giuseppe Mattiani – il più giovane fra tutti i presidenti di Commissione – ai 69 di Francesco Afflitto, al quale per motivi anagrafici era anche toccata una brevissima parentesi  da “Presidente reggente” del Consiglio regionale nei primi minuti della prima seduta d’Assemblea, quale consigliere anziano, fino al momento di passare il testimone al presidente eletto Filippo Mancuso.

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