Torregrotta, i consiglieri di minoranza sulla TARI: “Accuse infondate. Caselli si dimetta”

Torregrotta, i consiglieri di minoranza sulla TARI: “Accuse infondate. Caselli si dimetta”

Salvatore Di Trapani

Torregrotta, i consiglieri di minoranza sulla TARI: “Accuse infondate. Caselli si dimetta”

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venerdì 06 Novembre 2015 - 12:53

Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dall'amministrazione e dopo gli ultimi botta e risposta che avevano visto additare le cause dell’attuale situazione di criticità alle azioni dell’opposizione arriva la replica. I Consiglieri di minoranza rigettano le accuse e dichiarano: “Comportamento strumentale. Caselli si dimetta”.

Ancora un botta e risposta sulla bocciatura del Piano TARI a Torregrotta e sulla conseguente sospensione del servizio di raccolta rifiuti che nei giorni scorsi aveva scatenato diverse polemiche. Dopo le dichiarazioni dell’amministrazione, che vedevano indicare come responsabili dei disagi verificatisi negli ultimi giorni i consiglieri di minoranza, arriva la replica.

Ai cittadini di Torregrotta l’Amministrazione Caselli non fa mancare proprio nulla. Si va avanti da quattro anni con Sindaco ed Assessori che portano in Consiglio proposte di aumento di tariffe e tributi ed i consiglieri di minoranza che propongono invece la riduzione o cercano di impedire altri aumenti a danno dei cittadini –si legge nella nota rilasciata dai consiglieri Rosalia Bernava, Domenico Grasso, Giuseppe Ordile, Giuseppe Pavone, Giuseppe Polito, Giovanni Scaglione e Nicola SpadaTutte le volte che il Sindaco è riuscito a trovare i numeri in Consiglio –proseguono i consiglieri- della minoranza non si parla, viceversa la minoranza viene additata come unica responsabile dei disagi o dei disservizi. Ricordiamo, ma non è stata certo l’unica, la campagna denigratoria nei nostri confronti condotta tra il personale precario quando, coi voti dei consiglieri di minoranza, era stata ridotta l’aliquota Tasi: un espediente per procedere alla immediata revoca ed aumentare di nuovo la tassa. La storia si è ripetuta anche in questi giorni in cui è stata interrotta la raccolta dei rifiuti. Interruzione che poteva e doveva essere evitata semplicemente se si fosse provveduto in tempo utile, visto che era notorio che l’affidamento alla Ecolandia scadeva il 31 ottobre. Fra l’altro siamo ancora senza bilancio quindi con possibilità di programmazione per consentire la prosecuzione del servizio che, a nostro parere tra l’altro, non viene pagato in maniera congrua rispetto ai servizi resi. Puerile addebitare colpe alla minoranza che proprio per essere tale non governa. Comportamento strumentale proprio di coloro che non riuscendo nei propri intenti, per nascondere incapacità a gestire ed inadeguatezza a programmare, confondono le acque gettando in pasto all’opinione pubblica un ghiotto bocconcino da tirare in ballo all’occorrenza”.

I Consiglieri di minoranza si esprimono anche sulle cause che hanno portato alle attuali problematiche relative alla raccolta rifiuti denunciando una mancata lungimiranza nella redazione del piano di raccolta differenziata “Non solo siamo l’ultimo comune dei dintorni ad avere avviato la raccolta differenziata ma, se il Sindaco avesse fatto la convenzione coi centri di raccolta vicini, i cittadini sarebbero stati autorizzati a conferirvi i rifiuti alleggerendo così i cassonetti e già da due anni si sarebbero ridotti considerevolmente i costi e quindi anche le bollette per i cittadini. Ma alle proposte di buon senso della minoranza il sindaco Caselli fa orecchio da mercante. Non sarà casuale che non arrivi mai nessuna proposta dell’Esecutivo al vaglio delle Commissioni consiliari così in Aula arrivano proposte preconfezionate pronte per il voto. Senza alcun coinvolgimento dei Consiglieri il Sindaco non ha che da fare il mea culpa sulle scelte sue e della sua Giunta. Scelte rivelatesi tutte fallimentari, a cominciare dal lungomare crollato alle prime intemperie con spreco di denaro pubblico, così come la struttura geodetica, così come il Piano regolatore eternamente in itinere e il depuratore inefficiente. Tutte le scelte importanti che avrebbero dovuto valorizzare il territorio e le scelte inadeguate ai bisogni della Comunità dimostrano che i responsabili del governo della Città hanno fallito. L’Amministrazione Caselli ha fallito sin dalle prime battute di questa legislatura quando la maggioranza uscita dalle urne perde la compattezza, né l’ha mai ritrovata neanche a seguito dell’operazione di trasformismo attingendo ai banchi della minoranza. Ma pur definendolo momento storico di rilancio della sua azione politico-amministrativa di miglioramenti non se ne sono visti, piuttosto prove di forza e il Sindaco Caselli non ha più ritrovato stabilità, né compattezza e convergenze”

I Consiglieri rigettano tutte le accuse e rilanciano: “Deploriamo la campagna denigratoria nei nostri confronti condotta in ogni occasione e rigettiamo le accuse tanto inopportune quanto inverosimili. Rivendichiamo l’autonomia delle nostre scelte, legittime e ragionate, tese a ridurre la pressione fiscale sulle tasche dei cittadini, valutate sempre col senso di responsabilità col quale esaminiamo ogni atto portatoci in Consiglio. Il Paese si governa con lealtà e trasparenza certamente non con lo scarica barile. Non è mai troppo tardi per prendere coscienza ed assumersi le proprie responsabilità davanti al Paese: Caselli si dimetta”.

Una dichiarazione molto forte, così come la richiesta stessa delle dimissioni del sindaco Caselli. La Bocciatura del Piano TARI, come avevamo anticipato, continua ad alimentare il dibattito politico e ancora una volta si pone alla base delle dichiarazioni di opposizione e maggioranza. Se da un lato, dunque, c’è l’amministrazione che dichiara un impossibilità di abbassare i costi a causa del conferimento rifiuti presso la discarica di Catania e difende le proprie scelte, dall’altro c’è chi invece rigetta al mittente ogni accusa di responsabilità. Una cosa, ad ogni modo, è certa: la questione non può ancora dirsi conclusa.

Salvatore Di Trapani

2 commenti

  1. Il problema di questi personaggi, oggi alla minoranza, è che negli anni hanno più badato a fare la guerra a Caselli (alcuni ne erano pure alleati) che l’interesse del paese. Da loro mi aspetterei meno critiche e guerra e più progetti, soprattutto in vista delle elezioni.

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  2. Il problema di questi personaggi, oggi alla minoranza, è che negli anni hanno più badato a fare la guerra a Caselli (alcuni ne erano pure alleati) che l’interesse del paese. Da loro mi aspetterei meno critiche e guerra e più progetti, soprattutto in vista delle elezioni.

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