Nella (ex?) discarica di Portella Arena il degrado continua ad avanzare

Nella (ex?) discarica di Portella Arena il degrado continua ad avanzare

Nella (ex?) discarica di Portella Arena il degrado continua ad avanzare

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mercoledì 22 Giugno 2011 - 00:58

Le immagini dimostrano come nel sito della zona nord regni ancora l’incuria. Documento severo della quinta Circoscrizione. L’assessore Amata assicura: «La Regione ha ultimato il progetto da 1 milione di euro». E un privato fa causa al Comune per 156 mila euro

Bomba ecologica era e bomba ecologica rimane. Anche se forse qualcosa inizia a muoversi. Ma quando si parla di Portella Arena è d’obbligo essere come San Tommaso: toccare per credere. Parliamo di quella che in teoria dovrebbe essere solo una “ex” discarica (fu realizzata come “sito emergenziale” nel 1972) ma che nei fatti, nonostante nel passato sia stata protagonista di eventi tragici (le tre vittime dell’alluvione del ’98), lo è ancora, seppur abusiva. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo, documentato con FOTO e VIDEO. E abbiamo potuto verificare che poco o nulla è cambiato. Da noi interpellata, l’assessore all’Ambiente di Palazzo Zanca Elvira Amata ci conferma che ormai i tempi per la bonifica e messa in sicurezza sono strettissimi. «A Palermo – ci spiega – mi hanno confermato che il progetto è pronto e che verrà inviato prima a Sviluppo Italia e poi al Comune. Rassicurazioni mi sono state date anche sulle somme, circa 1 milione di euro, che serviranno ad eseguire i lavori». Staremo a vedere. Intanto giova ricordare gli ultimi passaggi “burocratici” consumatisi attorno al sito di Portella Arena. Nell’agosto 2008, poche settimane dopo l’insediamento, l’assessore all’Ambiente Elvira Amata convoca un tavolo tecnico su Portella Arena, invitando la quinta Circoscrizione e i tecnici dell’Arpa. Nel 2009, spendendo poco meno di un milione di euro, vengono effettuate le indagini di consistenza e stabilità della enorme massa di materiale della discarica, che produce ettolitri di percolato che cola a valle, sul torrente Pace. Poco dopo vengono individuati gli interventi di massima da realizzare ai piedi della discarica, versante Pace, con delle grandi vasche di raccolta del percolato. Nel frattempo, senza che si vada oltre i primissimi passaggi preliminari, a Portella Arena la situazione peggiora giorno dopo giorno. Da diversi sopralluoghi, anche “notturni”, effettuati dalla quinta Circoscrizione viene fuori che alcuni mezzi scaricano nottetempo inerti edilizi e materiale vario, alcuni provenienti da insegne commerciali, cantieri stradali e ex teatri/ cinema (tutto documentato fotograficamente). Di fatto l’area di Portella Arena viene utilizzata come discarica abusiva: vi si ritrova anche eternit e rifiuti pericolosissimi come , i manti di catrame che sono usati come fondo per i campi di calcetto. Messinambiente ha effettuato nei mesi scorsi qualche intervento, ma il “ristoro” è sempre stato solo temporaneo. Fino a che, a fine 2010, l’Autorità giudiziaria non impone al Comune la chiusura, con sigilli, dell'area dell'ex discarica, a seguito di denunce e scoperte di discarica abusiva. I sigilli vengono posti, ma vengono violati all’inizio di quest’anno. Messinambiente colloca dei semplici catenacci per chiudere i cancelli, ma noi stessi abbiamo potuto constatare (il video e le foto lo dimostrano) che oggi entrare nell’ex discarica è di una facilità estrema. L’ultimo documento, molto forte, della quinta Circoscrizione risale a pochi giorni fa ed è rivolto all’assessore Amata ed al responsabile del procedimento, Salvatore Saglimbeni. Il Quartiere chiede informazioni su: «stato di avanzamento dei lavori propedeutici iniziati nel 2008-2009; stato di avanzamento della progettazione della bonifica e messa in sicurezza dell'opera; impegno dell'amministrazione a scongiurare qualsivoglia ipotesi di riapertura di discariche, anche solo “urbane” o “non pericolose” sul vasto fronte del sito di Portella Arena; impegno dell'amministrazione a realizzare, sulla pregevole area di Campo Italia, un parco urbano, così come sempre richiesto dalla quinta Circoscrizione sin dal lontano 1998, durante la giunta Providenti, per risarcire le contrade di Annunziata e Pace del grave scempio ecologico costituito dalla discarica; impegno e calendarizzazione certa sui canali di finanziamento necessari ad aprire il cantiere di messa in sicurezza e bonifica dell'area, sui quali, ad oggi, nessun esponente di giunta ha proferito parola, in maniera inspiegabile». Ma c’è di più. Il Comune è stato di recente citato in giudizio dalla proprietaria di un terreno confinante con l’ex discarica per ben 156 mila euro: due terzi della cifra corrisponde a quanto la proprietaria ha dovuto pagare per eliminare le «notevoli quantità di materiale pietroso e rifiuti solidi che, scavalcando gli argini di contenimento», hanno invaso la il terreno della signora. Che se la prende, ovviamente, col Comune. Non è bello ritrovarsi il giardino pieno di rifiuti ad ogni pioggia. Manco fosse una discarica.

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