ResQ, passa da Palmi l'appello per una nuova cooperazione internazionale

ResQ, passa da Palmi l’appello per una nuova cooperazione internazionale

Redazione

ResQ, passa da Palmi l’appello per una nuova cooperazione internazionale

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giovedì 22 Luglio 2021 - 15:15

Falcomatà: «Messaggi che vanno amplificati e replicati, affinché divengano opportunità per allargare e rinforzare la rete della solidarietà internazionale»

«Una splendida serata, un modo per affermare ancora una volta che la nostra è una terra accogliente e solidale con chi si trova in una condizione di difficoltà». Così il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, dopo aver preso parte alla Villa Mazzini di Palmi alla presentazione del progetto ResQ (in inglese si legge rescue, “salvare”, ndr) promossa dall’attivista Enzo Infantino.

«Da Palmi – così ancòra Falcomatà – parte un messaggio di speranza che lega i popoli del Mediterraneo, attraverso la rete di solidarietà messa in piedi grazie all’impegno di tanti volontari e organizzazioni internazionali che lavorano quotidianamente per la salvezza delle persone che attraversano il mare in cerca di un futuro differente per sé e per i propri figli. Ringrazio Enzo Infantino per aver organizzato questo momento di incontro, credo sia stata una splendida occasione per raccontare quanto di buono si sta facendo, attraverso messaggi che vanno amplificati e replicati, affinché siano a loro volta un’opportunità per allargare e rinforzare la rete della solidarietà internazionale».

Con Falcomatà e Infantino erano della partita il sindaco palmese e consigliere metropolitano Peppe Ranuccio, il magistrato Antonio Salvati e ovviamente i rappresentanti del progetto ResQ (Luciano Scalettari, Corrado Mandreoli e Michela Sfondrini). Ospite d’eccezione, uno strepitoso attore calabrese di fama internazionale come Peppino Mazzotta.

Evidenzia per parte sua Infantino come sia stato bello raccontare sogni diversi ma affini: «Quello della nave ResQ che presto salperà in direzione Mediterraneo centrale con l’obiettivo di salvare vite umane e quello di Masum che ha potuto abbracciare tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto il suo viaggio verso una nuova vita lontano dalla guerra». Con la possibilità di «raccontare la bellezza della umanità e il valore che dà gioia alle nostre anime: la solidarietà».

E fa presente tra l’altro, Giuseppe Falcomatà, che solo pochi giorni fa la MetroCity ha sottoscritto la Carta di Palermo, insieme ad altre 100 città, incluse capitali europee quali Parigi o Atene o città del continente comunque d’enorme importanza, da Monaco a Barcellona passando per Amsterdam.

«Abbiamo sottoscritto un accordo – rileva tra l’altro il sindaco metropolitano – che mette avanti il tema della solidarietà e della cooperazione internazionale, per richiamare l’attenzione delle massime istituzioni internazionali sulle tragedie umane che ancora oggi avvengono tra le acque del Mediterraneo, ma anche sul tema dell‘inclusione, dell’opportunità di accogliere chi fugge da scenari di guerra e disperazione garantendo la possibilità d’inserirsi in un circuito legale, avere un lavoro e costruirsi un proprio futuro».

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