L'Irccs-Piemonte: "Mai firmato documento per chiedere modifica del decreto"

L’Irccs-Piemonte: “Mai firmato documento per chiedere modifica del decreto”

L’Irccs-Piemonte: “Mai firmato documento per chiedere modifica del decreto”

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mercoledì 21 Giugno 2017 - 05:58

"L'unica proposta firmata congiuntamente alle altre aziende ospedaliere risale all'ottobre 2016, prima cioè che venisse varata la Rete ospedaliera". Così i vertici dell'Irccs-Piemonte in una precisazione che smentisce quanto dichiarato dal deputato regionale Giuseppe Laccoto in un comunicato stampa.

In merito alla nota di Laccoto con la quale il deputato regionale invitava l'assessore regionale alla sanità Gucciardi a "fare suo un documento congiunto firmato dalle 4 aziende ospedaliere", riceviamo e pubblichiamo la precisazione dei vertici dell'Irccs-Piemonte che evidenziano come l'unico documento congiunto firmato risalga all'ottobre 2016, in data antecedente alla predisposzione della Rete ospedaliera e come il compito di programmazione spetti alla Regione e non alle aziende ospedaliere.

"Ci è doveroso precisare che ci ha destato non poco stupore la notizia di essere firmatari insieme alle altre Aziende Sanitarie cittadine di un “nuovo” documento volto a chiedere la modifica della rete ospedaliera siciliana, approvata appena qualche mese fa- si legge nella nota- Va chiarito per rispetto della verità che l’unico documento o meglio proposta organizzativa, questo IRCCS lo ha sottoscritto insieme alle altre Aziende nel mese di Ottobre 2016, cioè molto prima dell’emanazione del D.A. sulla attuale rete ospedaliera che supera modelli organizzativi e situazioni che vedevano inappropriatamente l’Istituto Bonino Pulejo classificato in toto come semplice presidio Ospedaliero di base.

La legge Balduzzi prevede infatti che gli IRCCS siano presidi di II livello anche se la Regione Siciliana ha classificato in questa prima fase il nostro Istituto, unico di natura interamente pubblica, come DEA di I° livello. Riteniamo infatti che proprio per le funzioni svolte dall’IRCCS di Messina, lo stesso non debba essere considerato e valutato su una dimensione cittadina o provinciale, ma per la sua peculiare attività assistenziale e di ricerca debba avere una valenza di bacino almeno regionale. Lo sviluppo di una rete regionale di riabilitazione che ci vede fortemente impegnati quale Hub e che sta vedendo nascere numerosi centri spoke nelle altre provincie della nostra Regione Siciliana è la più evidente dimostrazione di quanto sopra affermato. Pertanto si ribadisce che nessuna partecipazione a tavoli tecnici dell’Assessorato della Salute in merito a revisione della rete ospedaliera, vi è stata da parte del management di questo IRCCS, ma semmai l’adesione ad una convocazione da parte degli uffici dell’Assessorato in merito a proposte o suggerimenti che erano la sintesi di valutazioni maturate con il contributo dei collegi dei sindaci e delle parti sindacali e strettamente limitate all’assetto organizzativo della nostra Azienda. Nella consapevolezza altresì che la funzione di programmazione e controllo attiene all’Assessorato della Salute della Regione, non riteniamo di sostituirci ad essi, ma di svolgere la nostra missione di assistenza e ricerca a favore dei pazienti e dello loro famiglie che ci deriva dal mandato consegnatoci dalla Regione Siciliana e dal Ministero della Salute".

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