Report sui 100 giorni di Accorinti, pioggia di polemiche su metodi e contenuti

Report sui 100 giorni di Accorinti, pioggia di polemiche su metodi e contenuti

Rosaria Brancato

Report sui 100 giorni di Accorinti, pioggia di polemiche su metodi e contenuti

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mercoledì 06 Novembre 2013 - 11:05

Pioggia di polemiche sul report dell'Osservatorio per la democrazia partecipativa sui 100 giorni di Accorinti. Se Scoglio ironizza sui 100 messinesi scelti come campione, la Barrile difende l'operato del Consiglio comunale e Enzo Garofalo e Felice Calabrò aggiungono: "La figura di Accorinti non si discute, è giusto che il giudizio sia positivo, ma l'analisi si deve fare sull'operato di un'amministrazione e con il tempo"

Si va dall’ironico commento di Gianfranco Scoglio, alle analisi lucide di Enzo Garofalo e Felice Calabrò, fino alle precisazioni dettagliate del presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile.

Il report sui 100 giorni della giunta Accorinti, (in allegato) presentato ieri dall’Osservatorio sulla democrazia partecipativa del Dipartimento Scienze Umane e sociali, frutto del lavoro di una serie di ricercatori coordinati dal professor Tonino Perna, sta già iniziando a suscitare le prime reazioni. Per analizzare il fenomeno Accorinti sono stati sottoposti ad alcune domande 100 messinesi di varie zone della città (su una popolazione di oltre 240 mila persone) e dalle loro risposte è emerso che oggi, a distanza di 100 giorni il sindaco avrebbe lo stesso consenso, ovvero, sarebbe nuovamente eletto. Lo studio si sofferma poi sulle delibere esitate dalla giunta e sull’attenzione riservata dalla stampa all’attività dell’amministrazione, nonché sulla figura di Accorinti, al punto da concludere: “Nessuno parla della giunta o del movimento Cambiamo Messina dal Basso, la figura di Accorinti polarizza l’intero discorso politico”, fatto questo che apre la strada a diverse riflessioni.

Ma le conclusioni del report dell’Osservatorio del Dipartimento scienze umane e sociali, del quale come docente di pedagogia interculturale fa parte l’assessore alla pubblica istruzione Patrizia Panarello, hanno fatto balzare sulla sedia la presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile nella parte relativa ai lavori dell’Aula. Secondo lo studio mentre la giunta avrebbe esitato in 21 sedute 210 delibere (delle quali 122 relative ai contenziosi), il Consiglio si sarebbe riunito solo 6 volte per 12 delibere.

“E’ una falsità- commenta la Barrile- Il Consiglio comunale si è riunito 11 volte e non 6. Quanto poi alle delibere di giunta, vorrei ricordare all’Osservatorio che non è compito del Consiglio comunale, ma della giunta, avviare la macchina amministrativa. E questa giunta, in Aula, ha portato al massimo 5 delibere. Non è colpa nostra se portano in Consiglio una delibera e il giorno dopo la ritirano. Peraltro portano delibere incomplete e si limitano a farne la semplice esposizione, salvo poi sospendere i lavori, ritirare il provvedimento o non sapere fornire i chiarimenti richiesti. Sarebbe bene che l’Osservatorio valutasse i fatti per come sono”.

Un’analisi generale e lucida del report la fa il parlamentare del Pdl Enzo Garofalo, che è stato tra i candidati a sindaco alle amministrative, distinguendo il giudizio tra la figura di Accorinti e l’operato dell’amministrazione: “E’ giusto che il giudizio dei messinesi su Accorinti sia positivo. Io stesso posso solo parlarne bene, così come ho fatto sin dall’inizio. E’ una persona che non si discute, quanto ad onestà, valori, statura morale. L’Osservatorio si è soffermato sulla persona, ma nel tempo dovrebbe essere chiesto un giudizio sull’operato dell’amministrazione. Io penso che l’analisi su un politico debba essere fatta su quel che ha fatto o meno. Se è stato eletto sindaco in base alla sua storia, nelle fasi successive si deve chiedere se ha fatto bene il sindaco o meno”.

Anche l’altro candidato a sindaco, nonché contendente al ballottaggio, Felice Calabrò non discute la figura di Accorinti, e preferisce soffermarsi sull’operato di una giunta: “Premetto che ritengo prematuro cimentarsi in studi su quanto ha fatto l’amministrazione. Cento giorni sono pochi per emettere un giudizio. In ogni caso ritengo che quest’amministrazione finora non ha affrontato adeguatamente le problematiche più gravi di questa città, Atm, bilancio, rifiuti, ed è su questi temi che la gente è rimasta delusa, non sulla figura di Accorinti. Se continua così da qui ad un anno non ci sarà più Palazzo Zanca. Non ho competenze scientifiche ma l’Ateneo potrebbe anche occuparsi di problematiche più gravi”.

Chi invece usa l’ironia è Gianfranco Scoglio, anche lui candidato alla poltrona di sindaco, e che si sofferma su Fb sulla metodologia utilizzata per la ricerca: “Ma guarda un po' su un campione di 100 persone Accorinti rivincerebbe le elezioni. Ora capisco perché la nostra Università e' all'ultimo posto nelle graduatorie nazionali….”.

Rosaria Brancato

13 commenti

  1. Una bufala su commissione, una nuova buffonata.
    Non ha nessuna valenza, visto che sono tutti seguaci di Accoriniti.

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  2. puzza di bruciato 6 Novembre 2013 11:30

    Certo che con le pochissime risorse miracoli “nisba”!!!!
    Noto, però, in molti elettori(come me) che hanno dato fiducia ad Accorinti un certo senso di diffidenza dettato dalla sufficienza
    con la quale vengono affrontati i problemi..Esempio: la pulitura dei tombini, che sò, la sistemazione delle radici degli alberi sul viale italia, il servizio fantasma dell’Atm oppure le ruspe tampone sul torrente papardo basso.. tralascio i commenti sui tir!!!
    Insomma il cittadino messinese si aspettava e si ASPETTA di più da un sindaco che ha stravolto un’elezione già annunciata!!!!
    Dai renato: meno visibilità più fatti…

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  3. Calabrò ancora che parli? Ma statti mutu che è meglio. Io faccio io farò a vatinni a travaghiari..

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  4. Premesso che pure accorinti abbia i suoi difetti non c’erano altri candidati accettabili. Calabrò rappresentava i soliti noti che avevamo provato in tutte le altre precedenti votazioni in ogni comune ed in ogni regione e come dice il vecchio adagio cuocila come vuoi ma sempre cocuzza è. In prima avevamo preso in considerazione m5s ma dopo aver meglio conosciuto alcuni referenti locali siamo stati praticamente costretti a rinunciare. Non conosco i dettagli ma è impossibile che accorinti abbia sbagliato alla festa delle forze armate. Senza nulla togliere agli eroi che si sono distinti in tutte le guerre devo dire che oggi la difesa è solo una potenza politica e commerciale al 90% completamente inutile. Non è vero che l’ultima grande guerra sia finita. Le guerre con le armi tradizionali si combattono ancora solo nei paesi più primitivi e tribali. La guerra moderna si combatte schiavizzando i paesi più deboli distruggendo la loro economia. Infatti perchè ammazzare la gente quando sono più utili da quasi schiavi? Perchè distruggere con le bombe delle risorse che puoi utilizzare anche tu? Siamo stati invasi e continuiamo ad esere invasi sono solo dei migranti inoffensivi ma sono anche la piccola avanguardia di un grande esercito!Dobbiamo aiutare a tutti i costi quella gente disperata ma dobbiamo farlo allargando le nostre ambasciate con dei campi per profughi o cercando di creare delle piccole zone sicure nel loro stesso territorio.

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  5. Ma chi se ne frega di report e sondaggi? Vogliamo essere amministrati da un sindaco o no? Bene, abbiamo scelto Accorinti. Bisogna dargli il tempo necessario. Oltre ad essere uno fuori dal coro, fuori dal classico partito politico è anche uno che amministra da 100 maledettissimi giorni. Accorinti è uno di noi come direbbero allo stadio. E’ uno di noi ma che al contrario di noi si è messo in gioco pur sapendo, dall’alto delle sue numerose battaglie, di non stare giocando. Non è un dio, anzi ha diversi difetti, ma non ha quello di stare ad aspettare il superuomo di turno. Gli altri, compresi i commissari straordinari, hanno amministrato per anni. E i risultati, come amava dire il barcellonese buzzanca, sono sotto gli occhi di tutti. Accorinti fino ad ora ha fatto benino ma sono convinta che farà sempre meglio. E’ uno di quelli che alla lunga fanno la storia. Per adesso ha comunque portato vitalità contro la piattezza che è stata la nostra peggior nemica degli ultimi trenta anni.
    In quanto a Scoglio, l’ironia che si può fare su lui è alquanto scontata; basta vedere i voti che ha preso e ancor di più, i risultati che ha ottenuto da amministratore.

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  6. Personalmente non condivido il giudizio dell’Onorevole Garofalo sulla persona del Sindaco. Ritengo che ci sono alcuni episodi nella sua gestione che mi fanno dubitare della sua onestà intellettuale. Due in modo particolare mi sembrano piuttosto evidenti. Il primo riguarda la casa del portuale e il secondo la vicenda della nomina del Segretario Generale. Nel primo caso siamo di fronte ad una legittimazione consapevole di un reato; nel secondo ad un abuso di potere che si è perpretato a danno di una intera categoria (essendo stato individuato il Dr. Le Donne prima ancora che fosse stato pubblicato il bando). Tanti altri episodi, anche personali, sono parimenti discutibili e inducono a pensare che poi il Sig. Accorinti non è quello che vuol far credere ne quello che, ipocritamente, descrive l’Onorevole Garofalo.

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  7. Per il gigantesco Gianfranco SCOGLIO e il delicato Felice CALABRO’ tutti sunnu scassi, tranne i loro amici intimi, intimissimi, che in questi anni abbiano contribuito a devastare le colline e a prosciugare le finanze del Comune di Messina, Peppino detto il BUZZANCA e Francantonio detto il GENOVESE. NON C’E’ LIMITE ALLA SPUDORATEZZA.

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  8. MessineseAttento 6 Novembre 2013 15:34

    Ogni ricerca lascia il tempo che trova, specialmente quando il campione è così esiguo. Su circa 245000 abitanti, si dovevano interpellare almeno 5000 persone. Fermo restando che, anche in questo caso, si tratterebbe di un risultato senza alcuna valenza scientifica.
    Premesso questo, permettetemi di fare una battuta su Scoglio, che ho avuto modo di elogiare appena qualche giorno fa, in occasione del suo intervento per l’impiego dei soldi del ponte.
    Caro Scoglio, ho impiegato qualche minuto per capire il senso delle sue affermazioni sull’unime; scaturiscono dall’antico principio secondo cui il male comune è mezzo gaudio. Come dimenticare, infatti, l’operato dell’amministrazione di cui lei faceva degnamente parte e che ha condotto Messina all’ultimo posto?!

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  9. Se Garofalo e Calabrò fanno parte dei soliti noti , Accorinti ha creato il cerchio degli ignoti .
    Con l’amministrazione Accorinti è in atto lo scongelamento di figure , che mai e poi mai avrebbero potuto ambire a ricoprire una carica pubblica .
    Cari Messinesi che polli che siete , il sondaggio è stato tirato fuori nel momento giusto, quando la popolarità di Accorinti era in forte calo per via della questione traghetti,tir etc…..
    Ahahahahaahahhahahahaah

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  10. Eviterei commenti sulla persona che andrebbero a investire anche fatti privati di cui non tutti possono valutare, ma che rientrano in quella sfera che per completezza ti da la misura della coerenza .Quanto ai vari candidati vorrei dire che per la verità non c’era una grande scelta. Renato è un contestatore e la città ha scelto di farsi rappresentare dalla protesta perché ridotta in ginocchio e massacrata da tutti i suoi ex rappresentati e dai loro tira piedi. Devo dire purtroppo che non credo che andremo lontano con quest’amministrazione ma non saremmo andati comunque da nessuna parte. La città con questa elezione ha lanciato un messaggio ma il sindaco non ha avuto e non ha la forza necessaria per essere veramente libero e non ha vicine persone libere. Ad oggi non ha dimostrato di essere in grado di attuare quella rivoluzione che tanto si attendeva e che non può essere ricondotta solo alla affermazione di alcune idee senza una azione concreta amministrativa.

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  11. MessineseAttento 6 Novembre 2013 19:08

    Non vorrei darle uno shock, ma le devo rivelare che coloro che hanno votato l’attuale amministrazione, l’hanno fatto proprio con lo scopo di NON rivedere, per l’ennesima volta, le solite cariatidi politiche puntualmente riciclate.
    A questo proposito mi viene in mente un esempio, a mio avviso calzante: se avesse vinto Calabrò (esso stesso riciclato) ci saremmo ritrovati al potere (perchè no assessore) una certa Elvira Amata, che le ricordo essere stata l’assessore all’arredo urbano e cimiteri dell’amministratore Buzzannca.
    Credo sia inutile aggiungere altro.

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  12. Per la lettura del fenomeno A non ci vogliono studi particolari, a scienze politiche farebbero bene ad applicarsi su altro e a rivedere le proprie conoscenze in campo statistico, perché se si presentano con questi dati… Comunque, con buona pace di tutti, se continua così l’alternativa alle prossime è non andare a votare.

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  13. FRANCESCO TIANO 8 Novembre 2013 11:39

    I primi 100 Giorni della nuova Amministrazione Comunale:

    E’ inaccettabile e senza significato dare giudizi affrettati riguardo l’operato del nuovo Sindaco. 100 giorni di mandato possono dare soltanto una visione distorta dell’impegno amministrativo e dei risultati, mi auguro positivi, che l’intera giunta con il contributo del consiglio riusciranno a produrre.
    Si può soltanto analizzare l’immaginario collettivo, che non serve alla causa comune ma eventualmente a soddisfare le attese di quei partiti che vorrebbero, erroneamente, un fallimento della più alta amministrazione cittadina, per trarne benefici di parte nella conquista del potere.
    Immagino una città matura, consapevole e capace di operare in maniera trasversale e produttiva.
    Anche da parte di chi Governa si nota la difficoltà d’interagire serenamente con la città intera, causata sembrerebbe da condizionamenti provenienti spesso da flange di attivisti che pongono l’aspetto ideologico alla base dell’operato costruttivo del territorio.
    Messina ha bisogno di essere amata e migliorata da tutti, attraverso l’impegno quotidiano. Soltanto quando riscontreremo una unità d’intenti verso l’azione amministrativa finalizzata al raggiungimento del bene comune, avremo la certezza che, comunque vada, la città è cambiata, ha operato con onesta ed abnegazione con l’intento di migliorare le condizioni di un territorio che si lecca ancora tante ferite.

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