Federalberghi insiste: «La tassa di soggiorno va modificata o abolita»

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Federalberghi insiste: «La tassa di soggiorno va modificata o abolita»

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giovedì 31 Gennaio 2013 - 16:31

Con nota protocollata e recapitata a ciascuno dei 45 consiglieri comunali, il presidente Minniti chiede ai rappresentanti del Civico Consesso di «riconsiderare la delibera »

Verba volant, scripta manent. Dopo essere stata, nei giorni scorsi, “a colloquio” con alcuni consiglieri comunali (vedi correlato), la Ferderalberghi Messina ha deciso di formalizzare e mettere per iscritto la richiesta di modificare o abolire del tutto la tassa di soggiorno, la cui introduzione è stata approvata pochi mesi fa dal Consiglio comunale (vedi correlato). Con nota protocollata e recapitata a ciascuno dei 45 consiglieri comunali, il presidente dell’associazione di categoria, Giuseppe Minniti Traina, chiede ai rappresentanti del Civico Consesso di «riconsiderare la delibera che ha istituito tassa in oggetto, riportandola quantomeno ai valori che essa aveva in sede di concertazione», vale a dire: euro 0,50 per gli Hotels a 1 e 2 stelle ed i camping o villaggi turistici; euro 0,75 per gli Hotels a 3 stelle e tutte le strutture extra- alberghiere; 1 euro per gli Hotels a 4 stelle; e 2 euro per gli Hotel a 5 stelle».

Minniti e tutti gli albergatori non nascondono che, per loro, la soluzione migliore sarebbe quella di abolire la tassa di soggiorno, che sta creando «danno» alle imprese , in quanto induce i turisti a scegliere «altre località di dimora, anche poco distanti rispetto a quelle all’interno del Comune di Messina». Tuttavia, rendendosi conto che la strada dell’abolizione della tassa non è facilmente percorribile, la Federalberghi invita il Consiglio comunale a prendere un impregno preciso in merito alla destinazione del gettito dell’imposta, che deve andare «prevalentemente o esclusivamente ad interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali; interventi a favore della promozione turistica, da concordare – in sede di programmazione – con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative».

Gli albergatori , oltre all’aumento delle tariffe concordate durante vari incontri durante l’amministrazione Buzzanca , contestano la decisione del Consiglio comunale di destinare – tramite apposito emendamento presentato dal Pd – il 50% degli introiti della tassa di soggiorno al trasporto pubblico locale , cioè all’ Atm, al fine di agevolare gli spostamenti dei turisti all’interno del perimetro urbano. Per Federalberghi si tratta, invece, di un malcelato e poco incisivo tentativo di portare risorse nelle casse asfittiche dell’azienda trasporti, a discapito dei visitatori e degli operatori del settore turistico- alberghiero. Da qui la “rivolta” contro la tassa di soggiorno. (Danila La Torre)

Un commento

  1. Non è la sola tassa di soggiorno che crea danno alle imprese alberghiere!

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