Migranti al PalaNebiolo, il sindaco Accorinti incontra il prefetto Trotta

Migranti al PalaNebiolo, il sindaco Accorinti incontra il prefetto Trotta

Eleonora Corace

Migranti al PalaNebiolo, il sindaco Accorinti incontra il prefetto Trotta

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martedì 22 Ottobre 2013 - 15:53

Il Sindaco Renato Accorinti ha incontrato questa mattina il Prefetto di Messina, all'ordine del giorno al situazione dei Migranti accolti al PalaNebiolo. Il Comune ha proposto altre soluzioni abitative e ha chiesto un incontro con il Vescovo. Intanto Rifondazione Comunista chiede un tavolo tecnico in Prefettura per garantire la dovuta accoglienza e la giusta assistenza ai rifugiati

Migranti a Messina. Ennesimo incontro tra il Prefetto e il sindaco Accorinti per fare il punto sulla situazione. Si è parlato, nel corso del vertice di questa mattina, della permanenza al PalaNebiolo dei migranti, del loro eventuale trasferimento in strutture più idonee all’accoglienza e della dovuta assistenza giuridica fornita ai richiedenti asilo. “La prefettura ha confermato la temporaneità della struttura – ha dichiarato di ritorno dall’incontro il sindaco Renato Accorinti – Il Ministero ha detto che verranno successivamente spostati in altri luoghi. Il prefetto ha garantito che hanno avuto tutti la giusta assistenza legale per fare la richiesta di asilo, infatti sono tutti richiedenti asilo”.Polemiche aveva sollevato nei giorni scorsi la denuncia di un ente di tutela come l’Arci, al cui avvocato, Carmen Cordaro, non è stato concesso di entrare nel centro (vedi articolo allegato). Molti dei ragazzi africani, inoltre, nonostante abbiano inoltrato la richiesta di asilo politico, non sembrano avere ben chiaro l’iter giuridico-amministrativo che li attende, con tanto di verifica finale di fronte ad una commissione. Per spostare in una struttura più idonea i migranti che si trovano “ospitati” in una palestra, erano state segnalate diverse opzioni dal comune e molti isituti privati si erano fatti avanti. Primo tra questi ad ufficializzare la richiesta il residence turistico Le Dune. “Per il trasferimento alle Dune – racconta il Sindaco – ci sono delle incertezze soprattutto dal punto di vista giuridico-normativo. Noi come Comune stiamo valutando altri posti che potrebbero essere idonei, abbiamo suggerito, ad esempio, l’Hotel Europa. Io ho anche chiesto un’incontro con il Vescovo, vediamo cosa possiamo fare.”

Interviene sull’argomento, però, anche Rifondazione Comunista, con un lungo comunicato di denuncia verso le politiche rivolte all’immigrazione a livello nazionale ed Europeo: “Vince, al momento, la cattiva politica, quella degli accordi bilaterali che l’Italia e l’Europa sottoscrivono con i nuovi regimi dell’altra sponda del Mediterraneo, resta la famigerata legge Bossi- Fini e perdura la solita “accoglienza” con la cabina di regia delle prefetture. Non solo in Europa non cambia nulla riguardo ai temi del rispetto dei diritti umani e dell’accoglienza, ma rendiamo legali i sistemi di un controllo più ferrato ed infernale in cui stritoliamo le vite di tutte le persone che riescono a giungere nelle nostre coste e che cominciano a vivere un ulteriore calvario” . Duro il giudizio, però, anche nei confronti del ruolo svolto dal Comune di Messina nell’accoglienza riservata agli ottanta ragazzi africani provenienti da Agrigento e Pozzallo: “

Ci si aspettava altri tipi di interventi e soprattutto si sperava che il comune di Messina non avrebbe lasciato questa gestione solo alla prefettura. Ci si aspettava la convocazione di un tavolo con tutte le forze sociali e di difesa dei diritti che da anni a Messina lavorano su questo campo. Le soluzioni devono essere quelle di predisporre delle strutture pubbliche e nel centro cittadino, affinché questi giovani in attesa della convocazione della commissione per i richiedenti asilo, stiano in contatto con quelle realtà che possono aiutarli e supportarli in un percorso di inclusione linguistica e sociale.

E’ grave che il Comune di Messina abbia eseguito e appoggiato la gestione di un luogo ancora non ben definito, sulla base delle richieste della prefettura di Messina senza alcuna critica a questo sistema di accoglienza. Il Comune di Messina non può sottrarsi ad intervenire per promuovere una politica dell'inclusione contro la fabbrica delle leggi che rinforzano gli interventi di Frontex e dell'operazione di mare nostrum.

Per questi motivo come partito della Rifondazione Comunista chiediamo subito un incontro urgente con la Prefettura e con i referenti degli assessorati del Comune di Messina, affinché si costruisca un piano di intervento sulle questioni dell’accoglienza e delle vere necessità di vita dei giovani ospiti al Pala Nebiolo. Con la stessa forza intendiamo opporci alla politica italiana ed europea che propone i caccia e i droni contro l’umanità che arriva dalle sponde del Sud del Mediterraneo.

Chiediamo, in generale, a gran voce che si aprano dei canali umanitari per accogliere coloro che subiscono guerre e persecuzioni, e a livello locale di operare in una direzione diversa da quella finora messa in atto”.

Nel frattempo, dopo il commiato alle vittime dell’ultima Strage del Mare di ieri e le dichiarazioni del Ministro Alfano – “non possono entrare tutti”- è scoppiata oggi una rivolta al CARA di Mineo, portata avanti da chi, secondo le leggi italiane, non ha avuto il buon gusto di annegare nel Mediterraneo. (Eleonora Corace)

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