Inceneritori, da Renzi arriva l'ultimatum a Crocetta

Inceneritori, da Renzi arriva l’ultimatum a Crocetta

Giovanni Passalacqua

Inceneritori, da Renzi arriva l’ultimatum a Crocetta

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mercoledì 07 Settembre 2016 - 09:16

Il governo regionale avrebbe dovuto presentare il nuovo piano rifiuti entro agosto. Così non è stato; ora, il Ministero dell'Ambiente chiede spiegazioni. “E chissà che questo non serva a tutelare la realizzazione dell’impianto di San Filippo del Mela, tanto caro al governo…” – aggiunge Santi Formica

Agosto doveva essere il mese delle proposte per il governo Crocetta, chiamato a elaborare un nuovo piano rifiuti regionale che contemplasse la termovalorizzazione. Il piano, però, non è arrivato, riaccendendo lo scontro tra Regione e governo centrale: è di pochi giorni fa la lettera con cui Mario Grillo, dirigente generale del Ministero dell’Ambiente, ha sollecitato il dirigente regionale Maurizio Pirillo a relazionare sullo stato di applicazione dell’intesa Stato-Regione, firmata in occasione dell’ultima emergenza rifiuti. I toni sono quelli, perentori, di un ultimatum; e l’emergenza è sempre dietro l’angolo.

Proprio per questo, c’è molta attesa per l’incontro previsto venerdì a Roma tra il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente Crocetta e l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto. Secondo l’intesa firmata a giugno, il governo regionale avrebbe dovuto presentare un nuovo piano rifiuti entro agosto, così da poter avviare i bandi di gara per la costruzione dei termovalorizzatori entro ottobre. L’intesa prevedeva inoltre un aumento del 3% di raccolta differenziata in tre mesi. Obiettivi che sembrano lontani. “È impossibile che i bandi per gli inceneritori siano pronti entro l’autunno” – ha dichiarato l’assessore Contrafatto – “prima è necessario un piano rifiuti e un accettabile livello di differenziata. Non possiamo continuare ad abbancare rifiuti in discarica, in barba alle normative europee, né possiamo pretendere di bruciare coi termovalorizzatori tutte le 6000 tonnellate di rifiuti che produciamo”.

Lo scontro è politico, e particolarmente aspro sul tema degli inceneritori, che vede contrapposti gli stessi vertici regionali, politici e amministrativi. Nonostante gli annunci di Crocetta, non è ancora chiaro nemmeno quanti saranno – si era parlato di sei impianti, ma il presidente ne vorrebbe otto – né dove potrebbero essere ubicati. “L’obiettivo sarà far viaggiare meno possibile i rifiuti in giro per la Sicilia” – spiega ancora Contrafatto – “ma le modalità e le tempistiche potranno essere stabilite solo dopo l’approvazione di un nuovo piano rifiuti. Di certo sinora non ha funzionato l’ufficio speciale unico istituito dal presidente Crocetta”.

Non resta che attendere ulteriori sviluppi. “Viene spontaneo chiedersi se questa intromissione a gamba tesa del ministero in un settore di competenza regionale non abbia a che fare con il progetto del mega termovalorizzatore di San Filippo del Mela, che tanto sta a cuore al governo Renzi” – scrive Santi Formica, presidente della Commissione ambientale d’inchiesta sulla valle del Mela – “il governo siciliano ha finalmente battuto un colpo, annunciando la prossima adozione di un piano rifiuti che preveda piccoli impianti di termovalorizzazione o pirolisi, destinati a bruciare la frazione avanzata dalla raccolta differenziata e ubicati nelle discariche attuali o dismesse. Ma ecco che, puntuale, giunge il monito da Roma: il governo regionale faccia presto, altrimenti l’intesa raggiunta questa estate diventerà carta straccia. Una minaccia in piena regola. Noi, per parte nostra, non smetteremo di vigilare”.

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