Rometta, 16 anni fa la strage della Freccia della Laguna

Rometta, 16 anni fa la strage della Freccia della Laguna

Salvatore Di Trapani

Rometta, 16 anni fa la strage della Freccia della Laguna

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venerdì 20 Luglio 2018 - 06:35

Sono trascorsi 16 anni dal disastroso deragliamento a Rometta Marea. Furono 7 le vittime, numerosi i feriti. Ricorre oggi l’anniversario della tragedia

A 16 anni dal disastro, Rometta e i comuni limitrofi ricordano ancora con forza la tragedia della Freccia della Laguna.

Ancora tristemente presenti le immagini di quel giorno, i nomi delle vittime e il loro ricordo. Erano le 18.50 del 20 luglio 2002 quando, al km 210,47 poco prima della stazione di Rometta Marea, il treno deragliò dai binari a causa del cedimento di un giunto. La locomotiva E.656.032 uscì dai binari colpendo la casa cantoniera, di lì a poco deragliarono le prime carrozze mentre il locomotore ruotava di 180° e finiva la sua corsa su una scarpata nella quale rimaneva in precario equilibrio.

Furono gli stessi romettesi a dare i primi soccorsi e ad allertare le forze dell’ordine. Un’intera cittadina unita dall’unico intento di salvare quanti più possibile dalle macerie. Sul posto intervennero vigili del fuoco da diverse stazioni della zona, centinaia di carabinieri, ambulanze, militari e uomini della polizia.

Nel deragliamento persero la vita 7 persone tra cui anche il macchinista Saverio Nania, di San Filippo del Mela. Morirono anche Ali Abdelhakim, Hanja Abdelhakim, Miloudi Abdelhakim e Fatima Fauhreddine, un’intera famiglia che lasciò solo due bambini miracolosamente salvatisi. Persero la vita anche il 76enne Placido Caruso, di Milazzo, Stefano La Malfa, impiegato comunale di Milazzo, e la 22enne Giuseppina Mammana, siciliana d’origine ma trasferitasi da tempo in Germania.

I nomi delle vittime sono impressi nella pietra, oltre che nella memoria. In loro ricordo venne realizzata una lapide commemorativa presso Villa Martina, situata a pochi metri di distanza dal luogo del disastro. Nel 2016 vicino alla lapide è stato piantato un albero d’ulivo, simbolo di pace ma anche di speranza per il futuro affinché la sicurezza divenga sempre più efficace e simili tragici eventi non abbiano più a ripetersi.

Accadeva 16 anni fa, ma ogni anno è come se fosse oggi per chi ha vissuto quegli attimi drammatici. Oggi, nel giorno dell’anniversario di uno degli eventi più terribili verificatisi nella zona, si ricorda il dolore della perdita e ci si riunisce in cordoglio.

Salvatore Di Trapani

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