150 anni dal giorno in cui San Marco si riprese l'antico nome "d'Alunzio"

150 anni dal giorno in cui San Marco si riprese l’antico nome “d’Alunzio”

Daniele Ferrara

150 anni dal giorno in cui San Marco si riprese l’antico nome “d’Alunzio”

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martedì 14 Novembre 2017 - 08:26

La ricorrenza è stata celebrata con un incontro per ricordare le radici e la storia del Comune

Centocinquant’anni sono passati da quando l’antica Alunzio si riprese il suo nome dopo essere stata nota per secoli semplicemente come San Marco, un nome che non rendeva giustizia alla sua storia. Questo l’anniversario che il 10 Novembre è stato onorato con una conferenza per iniziativa del Consigliere Andrea Monici, svoltasi nella Badia Grande alla presenza del Sindaco Dino Castrovinci, della Presidente del Consiglio Comunale Lucia Priola, dell’Assessora alla cultura Valeria Latino e del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci; nella conferenza sono intervenuti il professor Albino Rocco, il Parroco Salvatore Miracola e lo stesso Monici che hanno raccontato la storia di Alunzio dagli inizi fino ai tempi più recenti. Il comune di San Marco d’Alunzio sorge sulle alture che anticipano i Nebrodi lungo la parte orientale della costa tirrenica, dominando la stessa, un punto che sin dall’antichità risultava ottimamente strategico. L’abitato nacque alla fine dell’Età del Bronzo (1200 a.C. circa) e almeno nel IV secolo a.C. portava proprio il nome di Alontíon, era una fiorente città siciliana e si diceva vi abitassero ancora alcuni discendenti dei Troiani seguaci di Enea. All’indomani dell’invasione musulmana fu chiamata Demenna (cioè “Perdurante” nella resistenza) e divenne capoluogo dell’omonimo Val Demone, una delle tre divisioni amministrative della Sicilia; d’allora entrò in una lenta decadenza. Durante la liberazione della Sicilia intrapresa dagli avventurieri normanni, gli Altavilla la scelsero come base e la ribattezzarono San Marco; secoli dopo fu governata dalla casa d’Aragona e poi dai Filangieri, che la risollevarono e le riconsegnarono il suo splendore. Dopo circa novecento anni, l’evento oggi commemorato: nel 1867 il Consiglio Comunale di San Marco rinominò finalmente il comune San Marco d’Alunzio, con l’approvazione del Re d’Italia Vittorio Emanuele di Savoia, restituendole il suo nobile e ancestrale nome attraverso la sua deformazione latina Aluntium. La serata è stata allietata dalla voce di Alessia Librizzi con l’inno Il Canto degli Aluntini di Basilio Graziano arrangiato dal maestro Salvatore Crimaldi ed eseguito dalla San Marco Wind Band, e dalla proiezione di un vecchio documentario della RAI sulle donne aluntine che ancora nel ’50 sceglievano le pietre per le costruzioni nell’alveo del fiume Rosmarino. La città ha vissuto un’occasione magnifica per rievocare il suo passato attraverso la celebrazione del proprio nome. Facciamo i migliori auguri ad Alunzio e agli Aluntini, con la speranza che la città sempre risplenda.

Daniele Ferrara

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