40 minuti di lavoro al giorno e 100 euro di stipendio, sciopero del settore pulizie al Genio Civile

40 minuti di lavoro al giorno e 100 euro di stipendio, sciopero del settore pulizie al Genio Civile

40 minuti di lavoro al giorno e 100 euro di stipendio, sciopero del settore pulizie al Genio Civile

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venerdì 20 Febbraio 2015 - 09:33

Scioperano le lavoratrici impegnate nel servizio di pulimento dei locali del Genio civile di Messina indetto dalla Filcams-Cgil. Il sindacato denuncia che a causa del taglio dei fondi da parte dell’assessorato regionale alle Infrastrutture le addette si sono viste ridurre il loro orario da tre ore a 40 minuti giornalieri con il relativo taglio alla retribuzione mensile.

Drastica riduzione dell’orario di lavoro e consistente taglio allo stipendio. Lavorare per soli 40 minuti al giorno e avere uno stipendio mensile che non supera i 100 euro. Sembra un paradosso e invece è la realtà contro cui oggi scioperano le lavoratrici impegnate nel servizio di pulimento dei locali del Genio civile di Messina indetto dalla Filcams-Cgil. Il sindacato denuncia che a causa del taglio dei fondi da parte dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, pari a circa due terzi dell’ammontare economico precedentemente stanziato, le addette si sono viste ridurre il loro orario da tre ore a 40 minuti giornalieri con il relativo taglio alla retribuzione mensile.

“Una situazione – incalza Francesco Lucchesi della Filcams – che costringe le quattro lavoratrici ad avere uno stipendio da poco più di 100 euro, una grave situazione di disagio non tollerabile che lede la dignità di ogni singolo lavoratore. Chiediamo che venga trovata una soluzione, reperendo le risorse aggiuntive, per ripristinare le giuste condizioni economiche per chi ogni giorno si reca diligentemente sul posto di lavoro e per garantire ancora un servizio efficiente”.

La riduzione delle prestazioni, infatti, produce anche inevitabili disservizi per il personale del Genio civile e l’utenza.

La Filcams-Cgil torna ad evidenziare le situazioni precarie in cui continuano ad operare gli addetti degli appalti dei servizi (pulizie, ristorazione, vigilanza), annunciando la costituzione di un coordinamento di lavoratori e una piattaforma di rivendicazioni che sarà sottoposta alle istituzioni per superare quei disagi che producono un peggioramento delle condizioni lavorative e di vita.

La Cgil a livello nazionale si è già fatta promotrice di una proposta di legge di iniziativa popolare per la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici; per il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese; per la tutela dell'occupazione nei cambi di appalto.

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