L'urlo inascoltato dei No Tares, finito contro il muro dei cancelli e delle assenze

L’urlo inascoltato dei No Tares, finito contro il muro dei cancelli e delle assenze

Rosaria Brancato

L’urlo inascoltato dei No Tares, finito contro il muro dei cancelli e delle assenze

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lunedì 13 Gennaio 2014 - 09:10

La manifestazione di ieri merita una serie di riflessioni. Sottovalutare una piazza che protesta contro un'ingiustizia sarebbe non solo un errore politico, ma equivarrebbe a sconfessare le basi stesse sulle quali si poggia l'amministrazione Accorinti. L'urlo del popolo No Tares si è scontrato contro il muro dei cancelli chiusi e delle assenze, che pesano. L'Accorinti che abbiamo conosciuto in 40 anni ieri sarebbe stato in piazza, per ascoltare e parlare ai manifestanti.

Premessa 1- La Tares è stata voluta dal governo nazionale

Premessa 2– La vecchia politica ha spolpato la città e i 44 milioni di euro l’anno del servizio sono dovuti a una gestione passata dissennata e clientelare.

Fatte queste evidenti premesse, tocca però alla politica fare le scelte. Altrimenti, se amministrare dovesse equivalere solo a fare i passacarte non avrebbero senso le elezioni, basterebbe affidare i Comuni ai burocrati. Fermarsi solo alla fase di scaricabarile sulle colpe non è una scelta politica, è una lamentela.

Detto questo passiamo alla protesta NO TARES, perché quanto accaduto ieri a Piazza Municipio, con quasi tremila messinesi indignati, merita attenzione e deve fare riflettere un’amministrazione che è nata per stare al fianco degli ultimi, dei dimenticati, degli inascoltati, dei movimenti spontanei.

LA PROTESTA:

Alle 10.30 si sono presentate in piazza le persone normali, quelli che la domenica vanno a Messa, o a passeggio, o portano i dolci al pranzo dei figli sposati. Una folla di persone che abitualmente non si vede alle manifestazioni. Tantissimi i pensionati, i disoccupati, i precari, i “padri di famiglia”, molti i commercianti, i piccoli imprenditori, i liberi professionisti. Era il popolo che paga la Tares, non quello che evade,ma quello che ha sempre pagato e che si è visto recapitare “cartelle pazze” o cifre esorbitanti rispetto ad un servizio inesistente e che pertanto, per la prima volta ha reagito contro quella che ha vissuto come un’ingiustizia. Il fatto che in piazza mancassero i giovani è la prova della drammatica crisi di una città dove i giovani continuano a vivere, perché senza lavoro o perché studiano fuori, con gli anziani genitori. La manifestazione è durata poco più di un’ora, poi, i più se ne sono tornati a casa, alla domenica in famiglia. E’ stata una protesta trasversale ed atipica. Ad unire tremila messinesi, che solitamente non vanno in corteo, è stata l’indignazione, non contro il sindaco, ma contro una tassa che brucia sulla pelle. Non esistono piazze di serie A e di serie B, ogni protesta ha valore, a maggior ragione deve aver valore per questa giunta. Sottovalutare, o peggio, ignorare, la portata della manifestazione non sarebbe solo un errore politico, ma equivarrebbe a sconfessare i principi stessi sui quali si basa l’amministrazione Accorinti.

In piazza c’erano gli ultimi di Messina, intesi come quelli che stanno pagando le conseguenze di decenni di malapolitica e dell’assenza del welfare.

I CANCELLI DEL COMUNE CHIUSI E L’ASSENZA DEL SINDACO

Quello che più ha colpito è stata l’assenza del “Palazzo”, l’assenza di un sindaco che ha la protesta per i diritti e il senso di giustizia nelle vene e nel Dna.

Iniziamo dai cancelli chiusi di Palazzo Zanca, presidiati dai vigili urbani, così come è stato loro richiesto, mentre fuori infuriava la protesta.

IL CANCELLO DEL COMUNE E’ APERTO LA DOMENICA, PERCHE’ C’E’ IL POSTO FISSO DEI VIGILI. Da anni è aperto il primo varco sia la domenica che la sera, dal momento che lì c’è il presidio della Polizia Municipale. Fatto questo comprovato in anni di professione giornalistica e confermato dal Comando di Polizia Municipale. Ieri è stato chiuso anche l’unico cancello che resta aperto la domenica in seguito a precise disposizioni. L’ultima volta che è accaduto al Comune c’era il commissario Croce. Da tutti ci si poteva aspettare un provvedimento simile, tranne che da un sindaco che come primo atto ha eliminato i tornelli di Palazzo Zanca ed ha sempre detto (ed in effetti fino a ieri era stato così) che il Comune sarebbe stato un Palazzo aperto a tutti. Così è stato, ma fino a ieri mattina. Tra l’altro Accorinti, sabato mattina in conferenza stampa aveva dichiarato: “sarò il primo io a scendere in piazza a protestare”. L’occasione, se non di protestare, almeno di essere al fianco dei cittadini, di ribadire le motivazioni del provvedimento, c’era. Ma il sindaco che per oltre 40 anni ha manifestato contro ogni ingiustizia, ieri non c’era. Conosco e stimo Accorinti da anni e l’Accorinti che conosco io ieri mattina sarebbe stato in prima fila, sia come manifestante che come sindaco. Avrebbe parlato alla gente, spiegato, cercato una soluzione. La sua assenza e quella di altri componenti della giunta, assume lo stesso peso delle assenze di altri in passato. Nessuno pretende che indossi la maglietta No Tares, ma la sua presenza, anche solo per aprire le porte, incontrare una delegazione, avrebbe avuto un sapore diverso. In Italia ci sono amministratori locali che hanno detto no ad una tassa che schiaccia i più deboli, si sono schierati con i cittadini e non con il governo. E’ un atto di coraggio che l’Accorinti che ho conosciuto avrebbe fatto. Appena due mesi fa, il 4 novembre, Accorinti ha sfidato i Palazzi e le Istituzioni con un gesto coraggioso in nome della pace. Dall’Accorinti del 4 novembre i messinesi No Tares si sarebbero aspettati qualcosa di più della frase “Non è colpa nostra”. E’ ovvio che non è colpa di questa giunta, ma amministrare vuol dire fare scelte, sia popolari che non. Se decidi di fare una scelta popolare è la via più facile, ma se decidi di fare una scelta impopolare la devi difendere. La politica è scegliere: in una direzione, quella della continuità, o in un’altra, quella del cambiamento. La politica è chiamata a trovare soluzioni. Un sindaco che in nome dell’Area dello Stretto vuol protestare a Roma insieme agli altri sindaci, a maggior ragione, può protestare perché è seduto su una pila di macerie ed è costretto a far pagare i suoi concittadini. La politica è scegliere la continuità o la rivoluzione. L’assenza in piazza, i cancelli chiusi, ce li saremmo aspettati dalla vecchia politica, dalla stessa che ha devastato Messina. Non da questa giunta.

Rosaria Brancato

32 commenti

  1. è facile fare il galletto con la protesta ma è difficile mantenere quanto si è detto con la protesta,quando diventi tu il protestato.forse mi sono confuso,ma con Accorinti sindaco,c’è da chiedersi: era lui che protestava? o faceva finta?

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  2. Rosaria per la seconda volta Le faccio un plauso di approvazione : clap clap

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  3. CastorinaCarmelo 13 Gennaio 2014 10:43

    Molta di quei concittadini erano onesti e in buona fede.
    Molti altri non ci dovevano essere vuoi anche per il fatto che avevano accettato il buono benzina,o la raccomandazione per un loro congiunto per fare il precario all'”ATO3″ od altro…, così erano abituati a fare con le precedenti Amministrazioni e non vedono l’ora che ritornino i loro “comparelli”…così potranno implorarli per pagare di “meno” o niente di TARES sempre fatto “aumma..aumma” e a buon rendere con regalie o, voto di scambio.
    Altri per cavalcare la tigre del malcontento fine a se stesso.
    Solo pochi,avevano le “carte in regola” per protestare per questa iniqua tassa quelli che hanno sempre pagato le persone oneste i veri Messinesi e non i “buddaceddi”
    Il sindaco e la Giunta sicuramente per motivi comprensibili di Ordine Pubblico non c’era alla manifestazione, ma statene certi: terranno conto del malcontento generale.

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  4. Stamattina ho sentito suonare le campane a morto! Annunciavano che se n’era andata un’altra nostra amica,un’anziana signora, dopo una vita di lavoro, di stenti,di sacrifici e di sofferenze.Dopo il primo immediato sentimento di dolore e di partecipazione con i figli, i familiari ed i parenti, ho istintivamente pensato,alla vicenda TARES che la nostra città sta vivendo in questi giorni. Ho riflettuto che per i nostri amministratori, la nostra cara amica defunta verrà virtualmente tenuta in vita per tutto il 2014, pur avendo cessato di vivere il 12 gennaio, e le faranno pagare la sua quota. I loro familiari, oltre alle spese notevoli del funerale, dei loculi,se li trovano,dovranno provvedere a pagare anche per lei questo ingiusto balzello, come se ancora lei mangiasse,sporcasse, si lavasse! Come lei, anche l’altro signore morto l’altro ieri 10 gennaio. Per citare solo quelli di cui ho conoscenza diretta! Come loro, per il nostro comune, saranno tenuti in vita tutti quei cittadini che da qui al 31 dicembre dovessero venire a mancare. Lo stesso discorso vale per chi,soprattutto giovani, in questi primi giorni dell’anno deciderà di trasferirsi in un altro comune,per cercare un lavoro che qui non si riesce assolutamente a trovare. Questo ed altro ancora di cui si è discusso e ridiscusso in queste settimane,e che ieri è stato gridato a gran voce da migliaia di cittadini esasperati e stanchi di essere vessati e tartassati da uno stato sprecone,vorace, famelico e corrotto, e da una amministrazione ahimè,sorda, insensibile e distante, mi hanno portato a ritenere che le campane a morto che ho sentito suonare stamattina, suonavano in effetti anche per la definitiva scomparsa della Democrazia,della Libertà,della Equità e della Giustizia!

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  5. Tutto fumo e niente arrosto….Accorinti sta dimostrando di non essere capace ad essere vicino ai Messinesi da amministratore…. voglio vedere se un domani avrà ancora la faccia tosta a protestare….!!!!

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  6. mah… a me questi signori (gli amministratori) non piacciono per nulla, ma devo dire che nel caso specifico io credo che il sindaco sia semplicemente mal consigliato.

    non lo conosco e non mi va di conoscerlo, posso dire con una certa serenità che provo quasi disprezzo per le sue battaglie passate, ma nel caso di specie sono davvero convinto che, fosse stato per lui, sarebbe andato in piazza a parlare con i cittadini.

    mi pare però entrato in un vortice per lui ingestibile. ormai sembra una bandiera al vento. appare stanco e probabilmente neppure lui è convinto delle scelte che, per il ruolo che ricopre, è costretto a difendere.

    dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro. oppure di “reagire” in modo dirompente dando torto a chi, come me, lo considera un “inadeguato al ruolo”.

    rottura vuol dire fare le cose per cui è stato eletto…

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  7. Il Comune di CATANIA, governato dal PARTITO DEMOCRATICO, il sindaco è Enzo BIANCO, bravo anche lui a strumentalizzare la TARES, preso ad esempio dai suoi compagni di partito messinesi, che abbiano trasformato una manifestazione spontanea, di chi voleva chiarimenti e fare proposte, nella cagnara di ieri, ha mantenuto il regime TARSU, una beffa per i catanesi. Un catanese a Messina, con abitazione di mq 81 e due componenti il nucleo familiare, avrebbe pagato TRIBUTO mq81x1,80=€145(quota fissa)+ €170,59(quota variabile) = €316,39; TRIBUTO PROVINCIALE 316 x 0,05= €15,6; MAGGIORAZIONE mq 81×0,30= €24,3. TOTALE € 356. Il catanese dell’esempio a Catania,in regime TARSU, ha pagato due rate di acconto di €112 cadauno, in totale €224, pari al 70% della TARSU dell’anno precedente, nei mesi di luglio e settembre 2013, mentre a dicembre il saldo è stato di €152 (128+24(maggiorazione).Facciamo la somma, in totale €376, €20 in più rispetto a Messina. Il vero problema per la Sicilia è l’elevato COSTO DEL SERVIZIO, a fronte di città sudicie per favorire gli oscuri interessi della discarica e la raccolta differenziata dei privati, che giustamente abbiano coperto il vuoto lasciato dai Comuni. Caro Sindaco in pectore, Felice CALABRO’, PRENDI INCASSA E PORTA A CASA

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  8. Dopo 20 anni c’è un piano di ammortamento…. chiaro e visibile… che porterà una riduzione nei prossimi anni… vedo che ci sono idee per organizzare qualcosa dalle macerie… non ingrassiamo piu i privati delle discariche… abbiamo gia pagato da anni.. i compromessi dei consiglieri o per sistemare il figlio o l’amico… signori 42 milioni di euro..i nostri soldi!!!! perche non li pagano i signori delle amministrazioni passate… siandaci e compani… vergogna!!!
    un camion in discarica 1500 euro da pazzi.. chi si è arrichito??? perche nessuno manifesta??? adesso i soliti politici qua qua ra qua.. dicono che è giusto o sbagliato .. sono la peggior specie prima votano poi criticano… atteggimaneto vioscido… certo devono tenersi il xxxx nella poltrona…!!
    bah non facciamo la lotta dei poveri….
    siamo quello che ci meritiamo!
    siamo quello che ci meritiamo!
    siamo quello che ci meritiamo!
    siamo quello che ci meritiamo!

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  9. Ma Calabrò protestava contro se stesso?
    C’è l’avete fatta una bella intervista?

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  10. Mi consenta sig.ra Brancato ma lei da giornalista ha per caso “indagato”, ha “chiesto” PERCHE’ il sindaco (che aveva assicurato la sua presenza) NON C’ERA?
    Ha avuto dei contrattempi indifferibili?
    E’ stato mal consigliato?E da chi?
    Gli è stato “intimato” dalla digos (o chi per loro)di non partecipare?.
    Piuttosto, pensa invece che la presenza in piazza dell’ex candidato a sindaco avv.Calabrò sia stata una mossa “mediaticamente” positiva?
    O piuttosto “provocatoria”, visto che costui:
    a)era parte integrante del vecchio consiglio comunale (pur essendo all’opposizione);
    b)Il partito di cui fa parte, il PD, aveva votato a gran maggioranza la delibera Tares comunale.
    c) Il partito di cui fa parte – sempre il PD – aveva votato in Parlamento l’odiosa Tares (aspettando con ansia il nuovo balzello TASI).

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  11. EVIDENTEMENTE IL SINDACO HA GIA’ SCELTO DA CHE PARTE STARE, NON CERTAMENTE DALLA PARTE DEI CITTADINI !

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  12. La verità è che chi ha un reddito elevato può permettersi senza battere ciglio di pagare la salatissima TARES.
    I cittadini che hanno un reddito basso, spesso pensionati che devono devono mantenere più figli disoccupati e che hanno difficoltà a mettere il piatto in tavola, non hanno la possibilità economica di pagare…..
    Sono loro, i meno abbienti ad essere colpiti….non come prima….più di prima….molto più di prima……
    La stessa tassa, per il pensionato a 500 euro e figli trentenni disoccupati a carico ed il professionista a 20.000 e passa euro al mese con figli regolarmente sistemati nel lavoro e la moglie impiegata…..
    Le passate gestioni….il debito accumulato…..ma questo provvedimento e di oggi…Colpiano Messina in basso…ha colpito….i messinesi più poveri….free Messina ….

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  13. Concordo in pieno c’e una politica robotizzata da un unico sistema!

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  14. Uomo della protesta vicino alle fasce deboli e dimenticate dalla vecchia classe dirigente , trova la soluzione , altrimenti verrai smascherato .
    Non devi scaricare colpe e responsabilità devi trovare l’alternativa .

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  15. In questi giorni sono depresso , mi sento in colpa , si , provo risentimento verso mio padre che si è spaccato la schiena per mandarmi a scuola , odio quella stronza di mia madre che mi ha dato insegnamenti religiosi , mi guardo allo specchio e mi odio,per aver vissuto da persona civile .
    IL mio Sindaco si impegna per tutti , meno che per quelli come me , colpevoli di essere cresciuti in famiglie sane.

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  16. Bisogna dividere il reddito per il numero dei componenti della famiglia….perché ci sono persone che hanno lavorato una vita, hanno fatto studiare i figli, continuano a mantenerli ancora con la loro misera pensione, perché manca il lavoro….figli disoccupati e tassati …..perché esistono….solo per pagare….o meglio per far pagare i padri..e togliere alla famiglia anche quel minimo indispensabile per sopravvivere.

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  17. CARA MARIEDIT, stai diventando veramente patetico ! Non perdi occasione di dire contumelie sempre su una persona che non c’entra e cioè col Sindaco, in pectore, CALABRO’ che deve PRENDERE IN CASSA E PORTARE A CASA! Però al tuo (mio ex)RENATOSINDACO non rimproveri mai nulla come se fosse lui in pectore!! Dei cancelli chiusi NEL PALAZZO CHE DOVEVA ESSERESEMPRE APERTO A TUTTI I MESSINESI CHE NE PENSI? DELL’INCENERITORE DI PACE CONTESTATO PRIMA DA RENATOSINDACO E DA IALACQUA CHE NE PENSI? DEI RESIDENTI CHE DEBBONO PAGARE 30 EURO MENSILI PER PARCHEGGIARE LA NOTTE NELL’ISOLA PEDONALE CHE NE PENSI? DELLA POPOLARITA’ DI ACCORINTI CHE SECONDO IL SOLE 24 ORE E’ IN NETTO CALO CHE NE PENSI? DEI SOLI 5 DIPENDENTI TRASFERITI PER RINFORZARE IL DIPARTIMENTO TRIBUTI MENTRE IL SUO UFFICIO DI GABINETTO E’ STRACOLMO DI DIPENDENTI CHE NE PENSI? IMMAGINO LA TUA RISPOSTA: MA E’ TUTTA COLPA DELLA MANCATA OPPOSIZIONE DI CALABRO’!!!!!!! Fra non molto resterai tu solo ad osannare RENATOSINDACO, il grande bluff di Messina!!!!!!!!! Termino con i complimenti a Rosaria Brancato per i contenuti del mirabile articolo PECCATO CHE IN PASSATO LEI SI E’ SOBBARCATO L’ONERE DI FARE L’ADDETTO STAMPA DEL SINDACO IN PECTORE FELICE CALABRO’ ( Sicuramente l’ultima parte di questo periodo rispecchia quello che pensa MARIEDIT).

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  18. “Il vero problema per la Sicilia è l’elevato COSTO DEL SERVIZIO, a fronte di città sudicie per favorire gli oscuri interessi della discarica e la raccolta differenziata dei privati, che giustamente abbiano coperto il vuoto lasciato dai Comuni. Caro Sindaco in pectore, Felice CALABRO’, PRENDI INCASSA E PORTA A CASA”

    Per questo va dichiarato immediatamente il dissesto e RENATO SINDACO, cercando di evitarlo, non farà un favore ai messinesi che sta tartassando, ma all’intera classe politica che lo ha causato, oltre che rendersi complice. Calabrò non avrebbe fatto diversamente, perchè come ho detto in un precedente commento, sia l’uno che l’altro, sono le facce di una stessa medaglia. Non vedo per quale motivo devo contribuire a pagare gli stipendi degli assunti a gogò a Messinambiente e all’Ato, ovviamente senza concorso e non certo per meritocrazia. Abbiamo una città che è peggio persino di Napoli (come sporcizia), ma cosa peggiore, tutti coloro che hanno votato Accorinti al ballottaggio, me compreso, si sono resi conto del grossolano errore commesso, dando fiducia a chi non è in grado di rappresentare, nè di amministrare una Città. Il dissesto è necessario perchè consente di SPAZZARE VIA UN’INTERA CLASSE POLITICA.
    Azzeriamo tutto e dopo iniziamo a discutere.
    Possibile che non vuole capire nessuno che continuando a pagare, si continuerà con la malagestione?
    Se tutti quanti facessimo lo sciopero fiscale, gli stessi signori che oggi assurgono a paladini ed hanno le risposte e soluzioni pronte, si darebbero una mossa. Continuando a pagare, ci considereranno solo delle pecore, di cui disporre a proprio piacimento.
    Il discorso vale sopratutto a livello nazionale.

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  19. hanno ragione oltre ogni ragionevole dubbio …. per ora conviene così, domani si vedrà

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  20. Un boomerang per Accorinti questa odiosa Tares che si ritorcerà contro di lui! Ha preferito, se nn erro, rifugiarsi tra le mura della RTP piuttosto che stare in piazza accanto alla sua gente!

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  21. comunisti, non sanno fare altro

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  22. Demagogia…quando si muore si paga ( esempio tassa di successione )sempre . Certo gli eredi si incazzano ma questa è un’altra storia: visto che i messinesi hanno scoperto il senso civico per tasse esose mi aspetto una manifestazione contro i loculi costosi ed introvabili e la tariffe mortuarie delle società funerarie di cui non si conoscono le tabelle. Questo senso civico spero non si limiti alla protesta e lo si veda davanti al cassonetto buttando solo il necessario differenziato e non il salotto di famiglia..

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  23. Premesso che non sono un accorintiano sfegatato e che l’ho votato per disperazione, mi chiedo: dove erano tutti questi che adesso manifestano quando le precedenti amministrazioni da loro votate, portavano la città al disastro di cui ora si pagano le conseguenze? Questa giunta può essere accusata di eccessiva improvvisazione forse, non certo di ciò che ora si deve pagare (sempre meno di quello che si paga da anni in posti più civili). Ma si sa, il messinese è così, vuole tutto gratis e possibilmente pure guadagnandoci. Propongo una cosa: niente Tares e la spazzatura dentro le case.

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  24. è sicuramente vero,ma per vari motivi la gente davvero esasperata da 1000 tasse, non ha digerito la tares senza tra l’altro ricevere alcun servizio, specialmente voluta da una giunta che a chiacchiere diceva adi essere dalla parte della gente e di voler cambiare le cose. Bene, sono passati quasi 7 messi e mi dica lei, se un minimo è stato fatto senza dare colpe al passato

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  25. si è dimostrato un codardo:doveva parlare alla gente facendo un regolare comizio e portando sul palco tutta la deputazione messinese regionale e nazionale per decidere insieme cosa fare. NON RICEVENDO IL SUPPORTO DOVUTO,SI DOVEVA DIMETTERE passando cosi la palla a loro e trovare la soluzione o a palermo o a roma se non sei all’altezza vada a rampicarsi sul pilone

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  26. Carissima Rosaria BRANCATO, i tuoi articoli sono animati dallo spirito della giornalista di razza, una spina nel fianco di chi governa, oggi lo sei di RENATO sindaco, domani, Madonnina e TAR non voglia, di Felice CALABRO’, di cui si stata l’addetto stampa. Forse non sai, che una buona parte dei sindaci del PARTITO DEMOCRATICO abbiano strumentalizzato la TARES, lo ha fatto alla grande Enzo Bianco, in un commento ho dimostrato che la TARSU della città etnea, per una famiglia di due componenti e abitazione di mq 81, sia più cara di VENTI EURO. Il sindaco di Ravenna del PD, città pulitissima, ha calvalcato la protesta dell’unico leghista in Consiglio, dicendosi favorevole alla permanenza nel regime TIA, facendo pagare solo la maggiorazione. Conosco benissimo la città romagnola, e so che la TIA finanzia da anni il costo totale del servizio, così come fa la TARES. Secondo te, i romagnoli come finanziano una delle più aziende di servizi di igiene ambientale d’Europa, il gruppo HERA? Catania, Ravenna, Felice CALABRO’ stessa strumentalizzazione, sai è facile quando i cittadini ignorano e la crisi morde le caviglie, ma TempoStretto ha come missione informare, dire che i responsabili delle bollette salatissime sono l’alto costo del servizio e l’evasione del tributo, semmai dovremmo rimproverare RENATO sindaco di non aver portato sindaci e consigli comunali del passato da Guido Lo Forte, il sognatore concreto crede ancora nella politica. Aprire i cancelli ai tanti cittadini venuti per avere chiarimenti e protestare oppure allo sparuto gruppo di provocatori, sparsi per la piazza per aizzarla contro RENATO sindaco? Certo RENATO sindaco,doveva cercare l’incontro, stessa cosa vale per il comitato spontaneo, veramente spontaneo?

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  27. I servizi ci dovrebbero essere quando entreranno soldi nelle casse comunali, finora drammaticamente svuotate dalle precedenti amministrazioni. Se dopo il pagamento della Tares passeranno altri mesi con la città ancora sporchissima, allora darò ragione a quelli che si scagliano contro Accorinti. Nel frattempo sospendo il giudizio perché, lei mi insegna caro Napoleone, senza soldi non si canta la messa.

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  28. L’aspetto più stravagante di questa storia tutta messinese è l’atteggiamento di chi non ha votato Renato Accorinti,come la nostra Rosaria Brancato,questi nostri concittadini indossano la maglia di ultras di Renato NO PONTE,tifano affinché il sognatore concreto si spogli dell’aggettivo concreto,rimanga solo un sognatore,e davanti alle televisioni di tutto il mondo,dia fuoco al Piano Finanziario Rifiuti 2013,come hanno fatto con i bollettini,uno sparuto gruppo di provocatori di Piazza Municipio,scusate volevo scrivere sognatori.Il gradimento nei sondaggi balzerebbe alle stelle,il sogno dei messinesi avverato:al posto dell’odiata TARES la TARSU 2012, con l’aumento del 22%,deliberato da Peppino Buzzanca,senza nessuna protesta della gente e del PARTITO DEMOCRATICO di Felice CALABRO’.Ma forte del nuovo e rumoroso consenso,la situazione sfugge di mano a RENATO sognatore,davanti alle telecamere,il sognatore non più concreto,come lo vogliono chi non l’ha votato,non si contiene più,urla a muso duro,ai messinesi di MessinAmbiente e ATOMe3,la riduzione del numero di ore lavorate pro capite a quelle previste dal contratto nazionale,36ore x 52,14settimane= 1877 ore,e non quelle inserite nel Piano Finanziario (applausi e urla di approvazione dei nuovi ultras),galvanizzato dal tifo sfegatato,RENATO sognatore si spinge oltre ogni limite, annuncia di eliminare dal piano finanziario le previsioni dell’ultimo trimestre, per ridurre i costi di 10 MILIONI DI EURO,bastano e avanzano i soldi previsti per i primi nove mesi del 2013,per gente che accarezza la strada,si ammala con facilità e ci restituisce una città sudicia da fare schifo. I neofiti di RENATO sognatore sono incontenibili,una TARES minore della TARSU 2012,addirittura un ritorno a quella del 2011,tutti felici,ancora di più i 25.000 utenti censiti alla sin fa sol.RENATO sognatore non più concreto si avvierebbe a diventare sindaco a vita,e con lo stipendio di insegnante avremmo pure un bel risparmio rispetto a Felice CALABRO’ sindaco in pectore.

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  29. allora si prepari, perchè dopo l’estate le cose saranno esattamente come sono ora

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  30. MARIEDIT, che trabocchi sapere da tutti i pori, impara a mettere al posto giusto l’indicativo e il congiuntivo: HANNO e NON ABBIANO! ROSARIA BRANCATO chiedi scusa a MARIEDIT se hai sostenuto come sindaco Calabro’! Fai bene a pubblicare i suoi commenti così dimostri ai tanti lettori di Tempostretto a che punto può arrivare la faziosità di un commentatore che certamente non è messinese.

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  31. MARIEDIT LO VEDI CHE DICI SEMPRE M….TE! MA CHE BEL RISPARMIO CON LO STIPENDIO DI INSEGNANTE!!!! SEI SICURO CHE PERCEPISCE QUELLO? INFORMATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  32. MA LO SAPPIAMO TUTTI CHE LA MONNEZZA E’ AFFARE MILIONARIO E MAFIOSO…..PER CUI DI COSA STIAMO PARLANDO…….

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